BASTILLE: il ritmo ed il pop. La band ha fatto ballare il Forum. Recensione Concerto Milano
BASTILLE
07 Febbraio 2017
Mediolanum Forum
Assago Milano
Voto: 6
di Luca Trambusti
Fuori impazza il primo appuntamento con il Festival di Sanremo 2017 ma per il pubblico (in verità non numeroso, come anche la stampa d’altronde) del Forum di Milano l’occasione della serata è un’altra: i Bastille sono sul palco.
Esplosi nel 2013 con il loro disco d’esordio, a fine estate hanno bissato il successo con il nuovo secondo album che ha ottimi riscontri di vendite e milioni di contatti su Internet. Il tutto grazie ad una manciata di azzeccati singoli ed una forma musicale che unisce ritmo, una spruzzata di rock e quanto basta di pop. Ritornelli fulminanti da condividere tutti insieme hanno fatto il resto (e scusate se è poco).
Con questo bagaglio la band inglese si è presentata al concerto milanese, che non delude nelle aspettative: quello che si è sentito è ciò che ci si poteva attendere.
Dall’impianto subito esce una massa enorme di note basse, che prendono allo stomaco e fanno tremare le seggioline del palazzetto. Questo imprinting sonoro sarà la costante delle due ore di show che la band mette in scena. Sui bassi si aggiunge un gran ritmo segnato dalla batteria.
Dietro questo muro si “agitano” e s’intuiscono gli altri strumenti. Ogni tanto dalle crepe del muro costruito dalle basse arriva il suono delle tastiere, raramente di una chitarra e più sorprendentemente di una sezione fiati (tromba e sax). Su questo muro poi si “schiantano” le melodie vocali di Dan Smith (il leader della band). Nel complesso la compattezza e la potenza sonora del live superano, nel bene e nel male, di gran lunga quelle del disco
Subito si capisce che il ritmo è il padrone della serata e così sarà, salvo alcune (poche) parentesi più intime. Ricercate e strutturate. Spesso occhieggiano i Depeche Mode, derive pop e momenti un po’ più rock. Il suono è però compatto, troppo “chiuso” dal muro dei bassi che nascondono e riducono “alternative” sonore. Ma tanto ritmo porta a tanto movimento ed è questo il desiderio della band che così centra l’obbiettivo. Il forum è una sorta di dancefloor, i ritornelli accattivanti coinvolgono e vengono ballati e cantanti a squarciagola dal pubblico.
Il limite dal punto di vista musicale sta nella poca varietà; alla lunga molte canzoni si sovrappongono ed il concerto al di là del ballo resta un po’ monocorde, con pochi spazi destinati ad una musica più “strutturata” e meno “cassadritta”
Ma per i Bastille la costruzione del concerto non si basa solo sulle musiche, un ruolo importante hanno le immagini e la grafica, un ruolo che supera l’immagine stessa dei componenti del gruppo. Infatti l’architettura dell’impianto luci e video è particolare. Alle spalle della band c’è un maxi schermo che occupa tutto il palco su cui vengono proiettate immagini, colori, visual di varia natura (spessissimo ricorre la Delta, logo della band) di cui molte “urban” ovvero scene metropolitane (incluse quelle di guerriglia). Con una tale esplosione di luci e colori alle spalle i componenti della band finiscono in “silhouette”, ombre che si muovono davanti allo schermo, anche perché le luci di scena non sono mai frontali ma anch’esse alle spalle della band o nella parte bassa delle pedane presenti sul palco. Incuriosisce poi la presenza di due manichini seduti sul top del palco.
Da parte sua stupisce Dan Smith. Il cantante si cammina avanti ed indietro per il palco, salta, incita il pubblico che resta sorpreso dalla sua lunga camminata nel parterre tra la gente (arriva sino al limite del pubblico e sale nel primo anello). Oppure lo ritroviamo nuovamente in platea per esibirsi con un timpano di batteria su un piccolo palco sopra il mixer. Il primo bis invece lo vede cantare alle spalle del pubblico, in faccia al palco, nella parte bassa del secondo anello. La folla lo acclama e lo applaude per questo “bagno” che ha voluto concedersi in mezzo ai fan. Inoltre Dan ha più volte dichiarato il suo amore per l’Italia ed anche spiaccicato alcune parole in italiano chiedendo (nella nostra lingua) scusa per il suo pessimo italiano.
Nel complesso il concerto dei Bastille è piacevole, con momenti esaltanti ed altri un po’ ripetitivi. Quello che però centrano è il coinvolgimento del pubblico, la partecipazione e l’entusiasmo che non mancano di certo (in particolar modo sulle loro hit). E’ praticamente impossibile restare impassibili, almeno il piedino batte incessante al pulsare del ritmo.
Target dello show: masse di genitori fuori dal Forum in attesa dei figli adolescenti. Ed è bello anche questo.