FRANCESCO GABBANI: C’è altro mondo oltre la scimmia. Recensione Concerto Verona

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FRANCESCO GABBANI
19 Giugno 2017
Teatro Romano
Verona

Voto: 7
di Trambusti Luca

Il tour del successo

Si apre a Verona il tour “del successo” di Francesco Gabbani. Infatti il “Magellano Tour” è il primo giro di concerti (nel senso di spettacolo tutto suo e non partecipazioni varie) che segue il trionfo di Sanremo, il disco Magellano e sopratutto il tormentone sanremese Occidentali’s Karma. Insomma la scaletta si può arricchire di una serie di hit cantate da tutti, grandi e piccini. E così è!

E’ il Teatro Romano di Verona ad ospitare la prima di 42 date che vedranno il musicista carrarese protagonista sul palco. La location è suggestiva ed anche piena: i 1600 posti a sedere dichiarati dall’organizzazione sono esauriti. Tra il pubblico si notano differenti fasce di età, stile, approccio. Ci sono adulti, bimbi, ragazzi, ci sono i fan con la fascia sulla fronte come per le grandi popstar. E’ un mondo variegato, composito ma sopratutto appassionato.

Francesco Gabbani Live Verona 2017
Francesco Gabbani Live Verona 2017
Con Sanremo il successo

E’ alta dunque l’attesa per ciò che Gabbani farà dal palco, è il modo per capire quanto c’è di “vero” e quanto di “finto” in questo ragazzo (non più giovanissimo) che ha saputo costruirsi una carriera e che ora la sta gestendo bene. Gabbani è uno dei pochi artisti che è uscito a testa alta da Sanremo. La sua vittoria al Festival ha corrisposto poi ad un successo di pubblico (che non corrisponde inevitabilmente ad un successo di vendite). Certo la sua capacità (ricordiamo che lui non è il solo autore ma Illacqua, Chiaravalli e suo fratello Filippo sono complici) di costruire accattivanti canzoni pop con tutte le caratteristiche per diventare tormentoni, è tanta ma per sostenere un concerto ci deve essere anche altro.

Divertente, fresco ed energico oltre le hit

Quello che ha costruito Gabbani è un’esibizione dalle due anime complementari tra loro regalando uno show divertente, fresco ed energico.

L’anima principale è ovviamente quella delle hit, dei tormentoni. “Amen”, “Occidentali’s Karma” (in particolar modo) e l’ultimo singolo “Granite e Granate” sono i brani che fanno scattare in piedi il pubblico ma sono anche quelli che innescano l’effetto “Villaggio Vacanze” ovvero i suoi balli di gruppo e le sue cantante corali. Certo ci vuole abilità anche nel costruire queste canzoni (e peraltro Gabbani lo fa senza mai scadere nella banalità pura) ed azzeccare questi brani può far svoltare l’artista… come sa bene il buon toscano.

Pop d’autore di Francesco Gabbani

L’altra anima è quella più autorale, quel pop meno contagioso o d’impatto ma ugualmente fresco e coinvolgente. La cesura, il taglio, tra i due “mondi” è però evidente sopratutto nelle reazioni del pubblico. Ma tutto sommato anche nelle prove d’autore Gabbani riesce ad essere a fuoco

Francesco Gabbani Live Verona 2017
Francesco Gabbani Live Verona 2017

Il collante tra le due anima è l’energia, la leggerezza, l’allegria (ma non la superficialità) che Gabbani mette nelle sue canzoni e soprattutto nelle sue esecuzioni. Con il Magellano tour il carrarese vuole dare dimostrazione di un sè molto più ampio, che va oltre i tormentoni, spostando l’attenzione su tutto un mondo artistico più complesso e completo di quello delle hit. Ed in parte ci riesce, anche se alcuni episodi del concerto sono superflui e troppo scollati dal resto. (in particolar modo “La Strada” è mal posizionata in scaletta perché interrompe troppo ciò che la precede). La parte centrale è più intima con due brani dal repertorio del primo disco da solista (non certo un grande successo). Seduto al piano e con l’ausilio della sola voce Gabbani “ragiona” sull’amore (cosa abbastanza insolita per lui, che solitamente parla di altro). Ma già il terzo pezzo riporta l’ironia e si trasforma in una divertita invettiva contro i DJ che “Suonano i dischi”. Inoltre Gabbani vuole emergere anche in veste di musicista e così ecco le performance al piano, l’entrata con un timpano di batteria, gli assoli di chitarra elettrica (niente di che) ed il duetto batteria/percussioni con il fratello.

La musica che arriva dal palco è quella di un pop rock a momenti tirato con sintetizzatori e chitarre a far da protagonisti. Inoltre l’energia e la padronanza del palco che mette Francesco sono un giusto completamento dello spettacolo. Il meglio poi Gabbani lo da quando è smarcato dal “vincolo” della chitarra e può così muoversi ed agitarsi sul palco libero da ogni ostacolo. Sicuramente, l’avvio del tour, il suo momento di grazia e di successo contribuiscono ad amplificare il suo energico modo di stare on stage.

Celentano e Jannacci

Due sono le cover in scaletta: la prima è Susanna del repertorio di Celentano, già presente sul disco (una sorta di “scambio di favori” visto che Celentano ha interpretato con Mina un brano di Gabbani). L’altra è “Vengo Anch’io” di Jannacci in versione Norther Soul/Ska che si dimostra essere molto nelle corde del musicista toscano. Infine il secondo bis è proprio tale: infatti Gabbani manda tutti a casa sulla seconda esecuzione (ancora più caciarona di Occidentali’s Karma)

In conclusione quello di Gabbani è un concerto fresco, divertente, che gioca sulle sue hit (peraltro tutte “alte “ in scaletta, come a volersene liberare subito) ma allo stesso tempo mostra di avere in repertorio anche altro. Divertimento ed ironia potrebbero essere le parole che meglio descrivono l’ora e mezza di spettacolo. Si aggiunga anche la sua presenza scenica e la passione che il pubblico ha nei suoi confronti che innesca il precedentemente detto effetto “Villaggio” e/o nazionalpopolare che è la parte meno interessante (o forse più semplicemente scontata) dal punto di vista artistico/qualitativo.

FRANCESCO GABBANI – Live a Verona


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