ASAF AVIDAN: Un musicista dotato, capace di intrattenere e ammaliare una sala piena. Recensione

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ASAF AVIDAN recensione concerto Milano
The Study On Falling – Solo Tour
05 maggio 2018
Auditorium Verdi
Milano

Voto: 8
di Giorgio Zito

ASAF AVIDAN recensione concerto Milano

Come ormai consuetudine per il cantautore israeliano, anche quest’anno al tour elettrico di presentazione del nuovo album “The Study On Falling” ha fatto seguire un tour in solo acustico, la cui data milanese fa tappa in un luogo prestigioso per la musica, l’Auditorium Verdi, sede dell’Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi.

Asaf Avidan Live Milano
Solo sul palco

Attorniato da quattro chitarre, una piccola postazione con percussioni elettroniche, la pedaliera ed una loop station, Avidan apre il concerto con una prima parte più intima, accompagnandosi solo con la chitarra acustica: si susseguono così la dolce e delicata “No Stone Unturned”, l’acustica “To Love Another”, la bluesata “Holding on to Yesterday”, il racconto di amori giovanili che introduce “My Old Pain”, la ballad dagli accenti dylaniani “Poet of the Wind”, la splendida e rock “Sweet Babylon” in una versione quasi rabbiosa, e il brano che intitola il nuovo lavoro, “The Study On Falling”. E’ una parte di concerto acustico e intimo, anche se già con il secondo brano, l’intensa “Gold Shadow”, Asaf Avidan inizia a sfoderare le qualità della sua voce, soprattutto sui toni alti.

Le diverse sfumature

Dopo la ritmata “Over My Head”, il concerto cambia marcia e prende il volo, tingendosi di blues e di elettricità con il capolavoro “Over You Blues”: introdotta da un talking blues con arpeggi di chitarra e armonica, è l’inizio della parte più elettrica e sperimentale del concerto. Per “Bang Bang” Avidan si sposta alle percussioni elettriche, ne campiona i suoni con la loop station e ci canta sopra con il solo accompagnamento percussivo e della cigar box guitar, e il brano assume mille colori, dal blues al rock ai sapori mediterranei.

Una versione splendida, come la seguente “Her Lies” che diventa quasi un gospel, in cui il cantautore si accompagna solo con la sua voce campionata in loop e le percussioni elettroniche, imitando anche un solo di tromba con la voce. La splendida versione di “Rope and Chain” è aperta dai suoni elettronici prodotti dal telefono cellulare, accompagnata con le percussioni elettriche e cantata con la voce filtrata, e dimostra che quando osa ed esce dai canoni classici della canzone, Avidan convince e centra in pieno il bersaglio.

Asaf Avidan Live Milano
Si torna all’acustico

 Dopo questa parte davvero trascinante, per la fine del concerto si torna all’acustico con una bella versione del suo primo hit single “Reckoning Song”, e la bluesata “Your Anchor”, dove ancora una volta si accompagna con la chitarra in loop, sfoderando nel finale un bel solo di slide. Per i bis chiede al pubblico di scegliere tra alcune canzoni che propone: si parte con un’esecuzione molto bella di “Love It or Leave It”, per proseguire con una “Devil And Me” per solo voce e chitarra acustica, una grande interpretazione in cui si permette il lusso di scherzare con la propria voce con acuti da opera lirica, trascinando il pubblico in un hand clapping spontaneo, e chiude con una splendida “Different Pulses”: suoni in loop in sottofondo, la ritmica fatta con i campanelli legati alla caviglia, e la voce che sale verso vette che ci colpiscono in profondo. L’ennesimo capolavoro di un concerto perfetto.

Capace di intrattenere e ammaliare

Per ringraziare il pubblico, si avvicina al proscenio, raccoglie gli applausi e saluta con un piccolo discorso che appare davvero sentito, su quanto siano importanti per lui le parole, la musica e l’arte, e sulla sincerità che mette in esse. Ancora una volta Asaf Avidan si è dimostrato musicista dotato, capace di intrattenere e ammaliare una sala piena per oltre due ore con la sola forza della sua incredibile voce e con la capacità, da vero musicista, di creare suoni con pochi strumenti.

La Scaletta

No Stone Unturned
Gold Shadow
To Love Another
Holding on to Yesterday
My Old Pain
Poet of the Wind
Sweet Babylon
The Study On Falling
Over My Head
Over You Blues
Bang Bang
Her Lies
Rope and Chain
Reckoning Song
Your Anchor

Bis:

Love It or Leave It
Devil And me
Different Pulses


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