RON: Riporta Dalla sul palco. I protagonisti diventano due. Recensione
RON
Lucio! Il tour
RON Riporta Dalla live
06 Maggio 2018
Teatro Dal Verme
Milano
Voto: 7,5
di Luca Trambusti
RON Riporta Dalla live
Il rapporto artistico tra Ron e Lucio Dalla è sempre stato strettissimo. Un continuo scambio di idee, visioni della musica che ha portato alla scrittura a 4 mani di parecchi brani che interpretati da Dalla sono diventati dei successi e dei classici.
Ron rilegge Dalla
Così l’artista più legittimato ad omaggiare Lucio (giustamente a distanza di anni dalla sua scomparsa) non poteva che essere lui: Ron. E lo ha fatto nel migliore dei modi partendo da Sanremo dove ha presentato (raccogliendo il premio della Critica) “Almeno Pensami”, un inedito di Lucio a cui è seguito un disco dal titolo “Lucio!” in cui Ron ha preso una manciata di canzoni del cantautore bolognese e le ha riarrangiate, per lo più, “per sottrazione” ovvero con scelte sonore “semplici”, elettroacustiche e molto raffinate ponendo l’accento su una versione più intima, poetica e melodica rispetto agli originali. Ora l’ultimo passo di questo cammino di ricordo/tributo a Lucio lo compie scendendo sui palchi a riporre le canzoni di quel disco più una manciata di altre. Lo fa in chiave live mantenendo inalterato (a tratti identico) lo spirito e l’essenza di quel bellissimo ed emozionante disco.
La scaletta
Il tour è partito da Milano e proseguirà a Roma. A questa prima fase però si sono già aggiunte altre date in estivo incluso il Festival della Bellezza di Verona al Teatro Romano della città scaligera.
Sul palco erano insieme
RON Riporta Dalla live
Al Teatro Dal Verme è dunque andata in scena la prima esecuzione live di quel disco. Ad accogliere Ron e le canzoni di Dalla c’era il pubblico delle grandi occasioni. E quando il cantautore pavesino è salito sul palco è partito un doppio interminabile applauso. Doppio perché tributato a: Lucio Dalla per il ricordo e l’affetto del pubblico e Ron perché ha saputo rendere omaggio al collega/amico con grande passione e rispetto ed anche per la sua stessa opera artistica, sia con Lucio che da solista (i loro “pubblici” erano e sono contigui).
I contributi
Sul palco, ad accogliere il pubblico, campeggia una grande scritta che riassume i temi e protagonisti della serata “Ron Lucio!”. Ad anticipare l’inizio della musica viene proiettato un contributo di tanti colleghi, artisti e persone che hanno avuto a che fare con Dalla i quali ne raccontano la propria visione. Tra i volti noti: Pupi Avati, Renzo Arbore, Vincenzo Salemme, Francesco De Gregori ed altri illustri colleghi ed amici. I contributi video sono estratti da uno speciale tv dedicato a Lucio peraltro andato in onda in replica su rete Rai pochi giorni prima del concerto, quindi immagini già viste (recentemente).
Dopo il lungo applauso Ron inizia la sua esibizione partendo proprio dall’inedito sanremese, brano che rompe il ghiaccio con un elevato calore e che viene accolto dal pubblico con grande affetto.
Video e racconti
Ad introdurre le canzoni ci sono dei video e dei racconti di Ron ed estratti di letture che, oltre a raccontare la storia di alcuni dei brani, tracciano un profilo di Dalla, una sorta di agiografia che ne esalta la creatività al limite della stravaganza, la bravura come musicista (pur senza conoscere la musica) e come interprete. Il disco si focalizza su brani di grande successo, mentre il concerto può (e deve per motivi temporali) ovviamente dare spazio anche ad altri brani. Alle 12 tracce del disco si aggiungono altri 7 brani che spaziano nel repertorio di Dalla ed includono un estratto dal repertorio di Ron solista (“Il Cielo” del 67, “La casa in riva al mare” del 71, “L’ultima luna” del ‘79, “Rondini” del 90, “Se io fossi un angelo” , 85 e “Tutta la vita” dell’84 più “Anima” di Ron dell’82).
Il duetto virtuale
RON Riporta Dalla live
La formazione sul palco è diversa da quella del disco perchè a chitarra, basso, batteria e tastiere (oltre all’acustica di Ron) si aggiunge una violoncellista/voce narrante. Questo regala qualche piccola differenza negli arrangiamenti. In alcuni casi però i musicisti vengono sostituiti da delle basi. E’ il caso del duetto su “Piazza Grande” dove la voce registrata di Dalla duetta con Ron e la parte musicale è affidata ad un RVM audio video. Lo stesso su “Attenti al Lupo” eseguita con l’Orchestra di Budapest…. Ovviamente registrata.
Su “Com’è profondo il mare” invece il cantato è affidato all’originale di Lucio Dalla e Ron diventa musicista, mettendosi ancor più al servizio della canzone. Ancora basi per “Canzone” e “Cara” in versione molto orchestrale ed intensa e con una grandissima interpretazione di Ron. Tutto questo è dovuto ad esigenze artistiche ovvero alla necessità di rendere la versione uguale al disco, perché QUELLA è la versione giusta nella filosofia di rilettura del singolo brano, anche se toglie qualcosa alle “versioni” live….
Tanta roba
Per il resto, con una locuzione moderna, c’è “tanta roba”. Ci sono delle bellissime canzoni (sempre da brividi “Quale Allegria”), rilette con un’amore ed un rispetto totali da parte di un ottimo interprete. Ron durante tutto il concerto non fa altro che ricordare Lucio, la sua poetica, il suo mondo artistico. La musica accompagna, insieme alle immagini, in un viaggio all’interno dell’universo dalliano e lo fa con delle ottime riletture che, anche dal vivo, esaltano le canzoni stesse (da segnalare su tutte “Futura”, “Cara”, “Ultima Luna” in chiave rock e “Com’è profondo il Mare”).
No karaoke
E’ un concerto che affascina e che fa dimenticare l’effetto cover. Addirittura viene anche a mancare “l’effetto karake”, nessun coinvolgimento del pubblico nel canto ad alta voce e corale. La partecipazione diventa un momento intimo, autonomo, personale, un canto sommesso. Questo per rispetto delle canzoni e per l’attenzione che richiede l’ascolto e la scoperta di questi nuovi arrangiamenti (ed anche un po’ per l’altro volume del concerto).
Grande impatto e tanta bellezza
Dunque senza mettere ovviamente in discussione né scoprire ora la bellezza e la bravura di Dalla le versioni che ripropone Ron sono di grande impatto, di estrema dolcezza ed esaltazione della bellezza stessa di queste canzoni. Bravo a Dalla e bravo Ron che ci restituisce queste canzoni ormai patrimonio musicale italiano in una nuova emozionate chiave.
Da aggiustare solo qualche piccolo inconveniente tecnico sulle proiezioni.