FANTASTIC NEGRITO Un vitale e coinvolgente campionario di black music. Recensione
FANTASTIC NEGRITO vitale coinvolgente
06 Giugno 2018
Parco Villa Tittoni
Desio (Mb)
Voto: 8
Di Luca Trambusti
FANTASTIC NEGRITO vitale coinvolgente
La vita, artistica e non, di Fantastic Negrito, Xavier Amin Dphrepaulezz all’anagrafe, è incredibile. Ha vissuto tra spaccio ed arte, ha firmato un contratto milionario grazie al manager di Prince, è stato in coma a causa di un incidente stradale, ha visto il fondo dell’abisso, è finito anche in carcere, ha coltivato marijuana, è rinato artisticamente ed ha vinto un Grammy. Alla vigilia del nuovo ottimo album dal titolo “Please Don’t Be Dead” disponibile dal 15 giugno (pubblicato da Cooking Vinyl), Fantastic Negrito torna in Italia per una manciata di tre date (Vedi calendario a fondo pagina)
La grande vitalità
Quello che va in scena è uno spettacolo di grande vitalità, di ritmo e di teatralità. Si parte alla grande e si capisce subito quale sarà almeno una delle diverse pieghe di questo spettacolo: un viaggio nelle molteplici sfaccettature della black music. Si capisce subito anche chi sono i maestri di Fantastic Negrito. Sono tutti i grandi colossi della musica nera. Si muove sul palco come fosse James Brown, o giù giù sino a Michael Jackson.
A volte canta come Prince e ti porta a spasso tra soul, funk, blues ed hard blues, sino ad arrivare all’hip hop, un po’ come faceva Gil Scott Heron. Il tutto è condito con una grande attitudine punk, da cui attinge la grinta e la propensione alla costruttiva “rabbia” che segna tutto lo spettacolo. Rispetto al suono della produzione discografica FC punta ancora di più al black sound smorzando un po’ l’anima rock ma aggiungendo una grande visceralità che solo il live, inteso come combinazione tra musica ed aspetto scenografico, sa dare.
Sono brani a volte lunghissimi, con continui cambi di ritmo, tanta energia e potenza sonora. Sul palco una classica ed essenziale formazione composta da basso, batteria (che pompano costanti), le tastiere ed una chitarra alla quale si aggiunge a volte quella del protagonista. Se il frontman si muove incessantemente la band è molto più statica, quasi, dal punto di vista scenografico, un passo indietro rispetto al “capo”. Si viaggia tra vecchi brani e nuove composizioni del disco di prossima uscita. Ma i titoli poco importano, quello che conta è il ritorno dal palco, il coinvolgimento che la musica regala in alcuni momenti a “carrettate”.
Il ghetto ed altre storie
Oltre all’aspetto musicale c’è anche la propensione teatrale di Fantastic Negrito, che racconta storie, intesse discorsi in cui ricorda la sua infanzia/gioventù con storie personali, familiari o di “ghetto” oppure si lascia andare a piccoli sipari teatrali con incredibili introduzioni alle canzoni. Questi aspetti, che fanno sempre parte del personaggio, in alcuni punti prendono il sopravvento e portano il concerto in una dimensione diversa, più teatrale. Ecco allora che oltre al parlato ci sono dilatazioni sonori, pieno e vuoto si alternano. Sono momenti di minor concretezza, sono circostanze in cui FC si perde via, mettendo vitalità e musica in secondo piano a favore di un approccio più “concettuale”.
Lo spettacolo
Quando però la musica è la protagonista, quando la sua comunicativa passa attraverso l’energia più “tradizionale” delle sette note “ordinate e strutturate” lo spettacolo che FC mette in scena é decisamente di qualità superiore. Lo dimostra il fatto che sono bastate poche note, si è arrivati a fatica al secondo brano, per far si che il pubblico si alzasse entusiasta dalle sedie e si accalcasse sotto il palco a ballare e seguire lo spettacolo sudando come FC. Coinvolgente ed energico il concerto di Fantastic Negrito riconcilia con la musica, con lo spettacolo e ci riporta nei territori della black music, ambito che bisognerebbe sempre tenere a mente e frequentare con maggior assiduità
FANTASTIC NEGRITO vitale coinvolgente
6 giugno, Desio (MB), Parco Tittoni, Hello Folks Festival
7 giugno, Bologna, Covo Summer Club
8 giugno, Roma, Monk