ENRICO RUGGERI: il nuovo tour tra club e teatri, energia e tranquillità. Intervista

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ENRICO RUGGERI intervista
ALMA TOUR
Dopo il disco arriva un tour dalle due anime: elettrico ed acustico
Al via il
4 Aprile 2019
Teatro Mascagni
Chiusi (Si)

Intervista di Luca Trambusti
Foto Angelo Trani

ENRICO RUGGERI intervista

Con il nuovo album in uscita (“Alma”, disponibile dal 15 Marzo 2019) Enrico Ruggeri parte per un nuovo tour che avrà una doppia anima: una acustica (nei teatri) ed una elettrica (nei club).

Enrico Ruggeri

Il 35° disco di studio del cantautore milanese risente e si nutre musicalmente dell’esperienza dei due dischi con i ritrovati Decibel (Fulvio Muzio e Silvio Capeccia) che s’innesta sulla sempre viva vena cantautorale di Ruggeri. Un disco intenso, elegante (in stile con il suo autore), vitale, in cui si ritrova la poetica di Ruggeri (sempre ispirato da letteratura, cinema e cultura in genere), attento al corretto uso della lingua italiana ma al contempo, dal punto di vista musicale, presenta alcuni interessanti novità.

ENRICO RUGGERI intervista

Ecco cosa racconta Enrico Ruggeri a proposito del disco e del tour.

“Alma” sembra avere recepito molto dalla recente esperienza con i Decibel. E’ così? E cos’è rimasto di quel ritorno con la band?

A tre anni di distanza dal mio precedente disco da solista volevo fare un album “non Decibel”, originale, cosa non facile. Di tutto mi è rimasto il coraggio incosciente di Fulvio e Silvio che non si occupano della musica di oggi, non ne conoscono nulla, sono rimasti fermi nel tempo, con una propria visione e concezione. Un’altra lezione è stata sulla strumentazione ed i relativi suoni non realizzati con il computer ma con strumenti elettronici. Così ho sfruttato tutto questo ed ho imparato dal loro candore e l’esperienza Decibel, in questo disco, é presente in forma cantautorale, che é il mio bagaglio. Poi Silvio e Fulvio sono anche presenti come autori in tre brani.

Tu hai sempre suonato live in studio per registrare i dischi. E’ stato così anche per questo?

Questo è il disco più live in studio che abbia mai fatto. Io suonavo alla band le canzoni nuove che non conoscevano e poi iniziavamo a costruirle insieme registrando sino a trovare la versione definitiva. Avendo un mio studio posso gestire al meglio il tempo e le registrazioni, senza fretta e pressioni, trovando i momenti migliori, quelli più creativi. Abbiamo lavorato per tre mesi ma non full time. Musicalmente è un disco rivoluzionario con un approccio diverso, la scoperta di un altro me, con degli arrangiamenti costruiti a sottrazione quindi molto simili a delle versioni live, con pochissime sovraincisioni.

ENRICO RUGGERI intervista
A proposito di live, il tour che partirà avrà due anime: una acustica ed una elettrica. Come sarà?

Nei teatri suoneremo acustico e sul palco ci saranno Davide Brambilla (fisarmonica e tromba), Francesco Luppi (pianoforte e tastiere) e Paolo Zanetti (chitarra), quindi senza la base ritmica. Nei club invece porteremo una versione elettrica, con Francesco Luppi (pianoforte e tastiere), Paolo Zanetti (chitarre), Fortunato Saccà (basso) e Alessandro Polifrone (batteria). In entrambe le versioni presenteremo le canzoni del nuovo disco ed il repertorio.

Quale delle due anime è quella che preferisci?

Quella elettrica è divertente, mi piace fare la rockstar ma allo stesso tempo mi dà benessere anche la dimensione più rarefatta, quella acustica. Il pubblico che mi segue capisce la mia schizofrenia. Sono appunto il “Il Falco ed il Gabbiano” (suo album del ’90)

Con 35 album all’attivo come si costruisce una scaletta?

Poiché sono contrario ai concerti di 3 ore e mezza, una scaletta ha solitamente 24/25 canzoni per cui di 10 album non suonerò nemmeno i singoli. Ci sono necessariamente le canzoni nuove, quelle obbligatorie e quelle che voglio fare io. Insomma, è difficile scrivere la scaletta ed impossibile fare 3 concerti con la stessa scaletta, ci sono sempre aggiunte o modifiche nel corso del tour

Qual è il tuo rapporto con le “canzoni obbligatorie”?

Io penso che ci siano canzoni che hanno avuto fortuna eccessiva ed altre, belle uguale, che non l’hanno avuta per niente. Questa è una cosa comune per tutti i cantautori. Quando sono in sala prove per preparare il tour non ho voglia di farle, quando è il momento di suonarle esco e vado a telefonare, le lascio suonare alla band (Ride). Quando sei sul palco è diverso, vedi la gioia della gente ed allora capisci che vanno fatte anche per far contenti gli altri. Insomma, io da pubblico se andassi ad un concerto di Ruggeri e non sentissi “Il Mare D’Inverno” non la prenderei bene.

Quali sono invece le tue canzoni che hanno avuto minor fortuna e che tu apprezzi?

“Ulisse” (da “Fango e Stelle” del 96) è il mio brano preferito. Poi ad esempio: Frankestein (album del 2013) non è andato certo a ruba, il pubblico non l’ha premiato eppure secondo me era un lavoro interessante dal punto di vista letterario. Penso che quello sia il mio album migliore ma la storia gli dà torto.

In questi anni e nella tua carriera hai mai sofferto della crisi del live?

Sin dal secondo album ho capito che non avrei mai fatto San Siro ma anche che non sarei scomparso. Ho capito di avere delle buone caratteristiche ma non per 70 000 persone tutte insieme. Su questa idea ho costruito la mia carriera live. Ho fatto tanti sold out ma non sempre. Allora muovendomi in una dimensione circoscritta non ho mai rischiato il disastro economico. Se non riempi San Siro è un dramma, mentre se in un teatro di 1400 persone ce ne sono 900, va bene lo stesso.

Nel disco e nel live manca Luigi Schiavone. Eravamo abituati a vederlo al tuo fianco, come mai questa assenza?

L’anomalia è l’aver lavorato così tanti anni con lui: dall’81 al 2016. Lui ora sta facendo altre cose, diverse da me. Ha fatto il suo disco da solista ed sta suonando a teatro con Ale e Franz.

E’ possibile un suo rientro?

Forse ci sarà modo di tornare, come con i Decibel

ENRICO RUGGERI intervista
Ecco il calendario del tour:

4 aprile la data zero al Teatro Mascagni di Chiusi (Siena) – ACOUSTIC TOUR
6 aprile al Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) – ACOUSTIC TOUR;
9 aprile al Teatro Cristallo di Bolzano – ACOUSTIC TOUR;
13 aprile all’Athena Live Club di Ponte Dell’Olio (Piacenza) – ELECTRIC TOUR;
27 aprile al Teatro Sociale di Sondrio – ACOUSTIC TOUR;
4 maggio alle Officine Cantelmo di Lecce – ELECTRIC TOUR;
10 maggio alla Latteria Molloy di Brescia – ELECTRIC TOUR;
11 maggio al Fabrique di Milano – ELECTRIC TOUR;
24 maggio al Teatro Colosseo di Torino – ELECTRIC TOUR.

I biglietti sono disponibili sul circuito Ticketone e nelle prevendite abituali.


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