PATTY PRAVO: scacciare con eleganza la noia della perfezione. Recensione
PATTY PRAVO Live Roma
“RED TOUR”
7 Maggio 2019
Auditorium Parco della Musica
Roma
Voto: 8
Di Francesca Amodio
Patty Pravo Live Roma
Festante e calorosa è l’accoglienza che il numeroso pubblico romano della Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica riserva alla mitica Nicoletta Strambelli, da oramai cinquant’anni in arte e in musica Patty Pravo.
Red in scena
Sulle scene teatrali per presentare il suo trentunesimo lavoro, dal titolo “Red”, uscito a tre anni di distanza dal penultimo “Eccomi”, il disco, prodotto e arrangiato da Diego Calvetti, è senza dubbio un punto d’arrivo importante per la mirabolante e camaleontica carriera della leggendaria ragazza del Piper, che come poche in oltre cinque decadi di musica ha saputo reinventare e reinventarsi, sempre a cavallo fra la più blasonata canzone d’autore e le tendenze contemporanee, senza mai perdere un briciolo della sua integrità e della sua classe.
Senza orpelli
Dotata di innate femminilità e sensualità, assistere ad un live di Patty Pravo oggi significa partecipare ad uno spettacolo senza inganni, senza orpelli, senza filtri. Accompagnata da una band ineccepibile, l’arte di Nicoletta risiede anche nello scacciare con eleganza la noia della perfezione, con una voce piacevolmente segnata dal tempo e dalle sigarette, che le hanno conferito quel graffio e quella profondità che tanto melanconicamente rimandano alla limpidezza della canzone italiana di quei Sanremo anni sessanta; meravigliosamente però si adagiano anche sulle sonorità pop slavate degli anni zero ed anche su una buona dose di rock. In fondo, così come il disco “Red”, il concerto del relativo tour è un magistrale scrigno e compendio di tutto ciò.
Tanti autori
Patty ripropone dal palco alcune canzoni di quel disco che presenta al suo interno composizioni firmate da alcune fra le firme più autorevoli della canzone nostrana: da Frank Del Giudice in “Io so amare così” – col testo meraviglioso di Franco Califano, lasciato in eredità alla Pravo nel suo testamento artistico – a Giovanni Caccamo in “Pianeti”. Ci sono anche Giuliano Sangiorgi in “Dove eravamo rimasti”, Ivan Cattaneo in “La carezza che mi manca”, Antonio Maggio in “Padroni non ne ho”, Fulvio Marras, Marco Rettani e lo stesso Calvetti. Questi ultimi due fra gli autori del successo dell’ultima edizione del Festival di Sanremo “Un po’ come la vita” (feat. Briga, ospite della serata), fino ad una splendida nuova versione live della memorabile “La bambola” di Mogol e Battisti. Patty la ripropone in occasione del cinquantesimo anniversario del pezzo che nel 1969 la RCA le affidò e che lei portò ad un clamoroso successo.
I classici
Il pubblico capitolino è letteralmente ammaliato e stregato dalle movenze, dal carisma e dalla voce di questa artista senza tempo così come i suoi indimenticati ed indimenticabili successi che arricchiscono il concerto: da “E dimmi che non vuoi morire”, scritto da Vasco Rossi, “Tutt’al più”, “Ragazzo triste”, “Pensiero stupendo”, “Col tempo”, “Se perdo te”, “Qui e là”, “Oltre l’Eden”, “Orient Express”, fino alla più recente “Cieli immensi”, altro successo sanremese del 2016. Colpiscono anche una commovente interpretazione del pezzo di Leo Ferré “Col tempo” e la chiusura affidata alla storica “Pazza idea”.
Ribelle e anticonvenzionale
Istrionica, da sempre funambolesca ed intrigante, elegantemente ribelle ed anticonvenzionale, Patty Pravo si conferma ad oggi una delle interpreti della canzone italica più ricercate e preziose, dal garbo d’altri tempi e dal talento connaturato che nel corso degli anni ha saputo riscrivere nuovi linguaggi con sapiente mutevolezza, regalando al suo fedele pubblico una musica sempre sincera, fatta di sentimenti schietti ed autentici.
Patty Pravo Live Roma