LINEA 77: contaminazione ed energia restano forti anche con gli ospiti sul palco. Recensione
LINEA 77 Live Milano
06 Novembre 2019
Alcatraz
Milano
di Luca Trambusti
Voto: 7,5
LINEA 77 Live Milano
Per presentare “Server Sirena” il nuovo disco (un Ep di 6 brani con numerosi feat.) i Linea77 hanno scelto una città diversa dalla propria Torino. La loro “linea” ha bucato il capolinea, andando lungo, proseguendo sino a Milano, per una data unica. Ad attenderli nella città un gran pubblico che ha dimostrato fedeltà ed amore per la band raggiungendo la città da molte parti d’Italia (molti ovviamente da Torino).
Gli ospiti
L’occasione era ghiotta (più di tutti gli altri appuntamenti live con la band). Per presentare la loro ultima produzione infatti i Linea 77 hanno deciso di chiamare sul palco molti dei partecipanti al disco. Sono cosí saliti Hell Raton, Slait, Subsonica, Samuel, Ensi, Jack The Smoker, Axos, The Bloody Beetroots.
Oltre a quel disco ci sono 21 anni di discografia e 24 di attività da ricordare e ripercorrere. Così non solo le nuove tracce ma anche un viaggio tra i loro successi. Ad accompagnare le composizioni del nuovo disco i relativi ospiti (o quasi), la “sola” band invece a riproporre il vecchio repertorio.
Potente e serrato
Quello che va in scena è un concerto potente, serrato. La musica della band torinese arriva forte, ma ancor più le parole “rappate” da Nitto e Dade che si “adagiano” su una base musicale fatta di ritmo, di bassi profondi e di energici riff di chitarra. Una bella fusione tra rap ed alternative metal che determina un’amalgama musicale devastante per potenza e contenuti testuali. Da sempre schierati i Linea 77 sono molto sull’attualità, osservatori e narratori (con il loro stile) di ciò che li circonda in un misto di rabbia e protesta. L’occasione milanese non manca di seguire questo filone.
Protagonista la band
In un Alcatraz (nella configurazione ridotta) imballatissimo i Linea 77 hanno messo in scena la loro devastante potenza sonora. Gli ospiti, che salivano sul palco senza essere annunciati, non hanno spostato l’attenzione, si sono inseriti alla perfezione nel contesto e sono scesi loro sul territorio della band portando così un prezioso e personale contributo nella realizzazione finale del pezzo.
Salmo non c’è.. si rimedia
L’esecuzione di “Ak77” vede su disco il featuring di Salmo, il quale però per l’occasione milanese non poteva essere presente. Così i Linea 77 decidono di coinvolgere il loro pubblico nell’esecuzione e chiamano sul palco tre spettatori i quali prendono il posto del rapper sardo eseguendo (con discreta dignità e molta passione) le sue parti. E’ una sorta di gioco che dimostra però quale sia il legame con il loro pubblico. Dimostrazione di come la band riesca ad abbattere la barriera palco/pubblico. C’è infatti molta sintonia tra i due protagonisti del concerto (band/audience). Lo show è coinvolgente e partecipato. Sotto il palco in più occasioni passano spettatori che “nuotano” sulle braccia dei presenti. Spesso si vedono piedi che si trovano sopra le teste. Il pogo è feroce, nella migliore tradizione.
Ad accompagnare l’esibizione tutta la liturgia ormai comune dei concerti: “Ciao Milano!!!” “Facciamo esplodere questo cazzo di Alcatraz”, “Non vi sento!!! Più forte” “Su quelle cazzo di mani!!!” …. e così via, con il pubblico ad assecondare con approvazione ogni singola richiesta.
Un concerto fisico, da contatto
Ma, data anche la grande affluenza e gli spazi ristretti, questo è un concerto “fisico”, di contatto. Lo è perché la platea asseconda la musica dei Linea 77 che ha anche una sua componente ritmica e lo è perché nel muoversi il contatto fisico diventa inevitabile, parte stessa del “gioco”.
Da segnalare anche un interessante light show ad accompagnare tutto il concerto: molto in line acon l’atmosfera generale dell’esibizione.
Grande apprezzamento per la presenza prima di Samuel (che, come su disco duetta in “Cielo Di Piombo”) e poi con un “concentrato” dei Subsonica con cui propongono il “vecchio successo” (2003) “66 (Diabolus in musica)”. Sono ovviamente i nomi e volti più noti, quelli più “pop” e quindi meglio accolti dalla platea. C’è da notare che sebbene “Server Sirena” sia ancora recente il pubblico ne cantava già le canzoni, dimostrando di averlo già quasi assimilato.
Un bel proseguimento live di un disco interessante
Nel complesso i Linea 77 hanno dato un bel proseguimento live di un disco interessante. Una contaminazione che è integrazione e unione di stili ed anime. Non si sono fatti schiacciare dalla presenza di ospiti più o meno illustri. La loro “sferragliante” proposta musicale non ha ceduto il passo a niente e nessuno. Un concerto dal punto di vista generale perfetto, riuscito, apprezzato dai fan della band ma gradevole anche per chi non ne manda a memoria le canzoni. Coinvolgente nella sua potenza sonora e nella visceralità della loro musica, anche se a volte affiora una certa ripetitività (tipica della formula). Sicuramente da ascoltare anche per la valenza dei testi che assumono un peso rilevante.