C’ERANO UNA VOLTA I CONCERTI: ALLMAN BROTHERS BAND – 1970
ALLMAN BROTHERS BAND
23 Settembre 1970
Fillmore East
New York
Quello che proponiamo oggi è un concerto abbastanza corto: sono 25 minuti e 18 secondi. Se però abbandoniamo il metro del tempo e lo sostituiamo con un “intensimetro” il valore che ne ricaviamo è assolutamente elevato. Infatti il concerto della Allman Brothers Band arriva nel momento di massima crescita della band americana, non ancora falcidiata dai tremendi lutti che la segneranno negli anni successivi.
The Allman Brothers Band
Sul palco troviamo i due fratelli Allman (Gregg all’organo e Duane chitarra e voce), Dickey Betts, alla chitarra e voce, Berry Oakley, al basso, Butch Trucks e Jai Johanny Johanson, alle batterie e Tom Doucette all’armonica.
La breve scaletta propone tre soli brani: “Don’t Keep Me Wonderin’ ”, “Dreams” e “Whippin’ Post” (dall’esibizione originale manca – purtroppo – “In Memory Of Elizabeth Reed”). Brani diversi tra loro ma tutti emozionanti, in particolar modo la versione di “Whipping Post” che è dimostrazione di fluido e perfetto sincronismo tra musicisti, con una base ritmica filante ed incessante su cui s’intrecciano le chitarre.
L’unica nota stonata è la qualità audio, non certo perfetta, della voce di Gregg. Ciò tuttavia non diminuisce il valore documentale del video e la qualità emotiva della performance
Un set televisivo
Quel set fu dovuto ad un’occasione particolare. Le relative immagini che la rete mette a disposizioni e che qui vediamo, sono estratte da un programma televisivo dal titolo “Welcome To The Fillmore East”, dove per l’occasione Bill Graham, il patron della struttura teatrale newyorkese, mise insieme un cast stellare, tra cui, appunto, gli Allman (tra gli altri c’era anche Van Morrison).
Il mitico Cd Live
Pochi mesi dopo, nel marzo del 1971, la band dei fratelli Allman tornerà nello stesso teatro (che chiuderà nel giugno 71) per tre date. Le registrazioni di quei concerti comporranno il favoloso doppio album “The Allman Bros Band – Live At Fillmore East”, il terzo della loro produzione nonché uno dei più belli ed importati dischi live della storia della musica