ALTROCONSUMO: scrive ai Ministeri per la questione voucher/rimborsi.
ALTROCONSUMO
Concerti rinviati o annullati
La lettera e le richieste a favore dei consumatori
Come ben sappiamo l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 ha completamente stravolto, oltre che la vita delle persone portando con se anche numerosi lutti, i calendari dei concerti e di molte altre forme di spettacolo. Da qui si è innescata una grave crisi economica che ha coinvolto gli artisti e tutti coloro che lavorano nel settore dello spettacolo.
Ma da questa tempesta non sono rimasti esclusi nemmeno gli spettatori, i fruitori finali di concerti e spettacoli.
Da parecchi anni ormai è abitudine mettere in vendita biglietti “a lunga scadenza” per concerti che si svolgeranno molto avanti nel tempo. Per diversi motivi, sono inoltre lievitati anche i prezzi del live, in particolar modo quelli dei grandi show.
Tra le misure che il Governo ha messo in campo per sostenere l’economia del nostro paese c’è anche quella che riguarda proprio il problema dei biglietti acquistati per concerti che purtroppo sono stati rinviati o cancellati.
L’acquirente del tagliando ha due possibilità: o mantenere il ticket per il concerto riprogrammato (solitamente di un anno) oppure ottenere un voucher di pari importo utilizzabile per un altro concerto, a piacere, dello stesso organizzatore. Il voucher è spendibile entro 18 mesi. Una scelta penalizzante per lo spettatore/consumatore.
A queste due possibilità se ne aggiunge una terza per i biglietti nominativi: usare le apposte funzioni delle piattaforme di ticketing on line, dove sono stati acquistati tempo prima, per “scambiare” i titoli attraverso il cambio di nominativo dello stesso tagliando.
La soluzione del voucher, in caso di annullo dello show, porta con se alcune problematiche: se ho acquistato un biglietto per un concerto vorrei vedere QUEL concerto. A questo si può obbiettare che la possibilità di assistere uno o più concerti favorisce la conoscenza e lo sviluppo di altri artisti. Bisogna però vedere se le proposte possono essere in linea con quanto originariamente “acquistato” e desiderato. Inoltre i tempi di utilizzo del buono (18 mesi) non sono lunghissimi, anche in relazione ad una spesa elevata originariamente sostenuta per il concerto desiderato, ovvero ci sono così tanti artisti o concerti a cui posso essere interessato da “coprire” l’intero buono?
Di questo problema se ne sta facendo carico Altroconsumo, l’associazione a difesa dei diritti dei consumatori, che ha deciso di inviare una lettera alla Presidenza del Consiglio e al Ministero per lo Sviluppo Economico per sollevare la questione in sede istituzionale.
Dopo aver analizzato il problema con un chiaro esempio (i concerti di Paul McCartney) l’associazione richiede l’introduzione di disposizioni di maggiore tutela dei consumatori sul tema.
Queste le proposte avanzate da Altrocunsumo:
1. la possibilità di scelta tra voucher e rimborso in denaro in capo al consumatore;
2. la previsione di voucher/rimborso anche in caso di evento rinviato e non solo di evento annullato (in realtà questo è già possibile);
3. una durata di almeno 24 mesi del voucher (estendendo i 18 mesi attualmente previsti dal decreto Rilancio del 19-5-2020, a 24 mesi);
4. la possibilità di trasferimento del voucher ad altro soggetto utilizzatore;
5. la rimborsabilità in denaro in caso di mancato utilizzo dopo i 24 mesi;
6. la creazione di fondo che garantisca la solvibilità del voucher in caso d’insolvenza o fallimento dell’organizzatore dell’evento.
Inoltre Altroconsumo ha aperto un form per una petizione destinata a mobilitare i cittadini a sostegno di queste richieste e raccogliere le denunce di chi deve rinunciare al concerto del proprio artista preferito senza un adeguato rimborso.
A questo link i dettagli: https://www.altroconsumo.it/azioni-collettive/rimborsi-concerti
Dall’inizio dell’emergenza coronavirus Altroconsumo ha ricevuto quasi mille richieste di assistenza per l’annullamento di spettacoli e concerti.
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Sono una di quelli che hanno acquistato biglietti per il concerto di paul Mc Cartney e ho richiesto agli organizzatori il rimborso in denaro. In risposta alla mia raccomandata ho ricevuto una mail da ticket one che il rimborso consiste in vaucher. Come avete detto bene voi a me interessa vedere quel concerto e non altri. Voi a parte i suggerimenti espressi nella vostra lettera potete fare qualcosa per aiutare il fruitore finale a recuperare i soldi?
Ciao,
Ci spiace per quanto successo, problema che coinvolge alcune migliaia di persone che si sentono private di due diritti: uno economico ed un altro (senza prezzo) emotivo.
Noi purtroppo come https://www.musicadalpalco.com non possiamo fare niente, non è in nostro potere.
A seguito della polemica sollevata da McCartney stesso (vedi qui
https://www.musicadalpalco.com/2020/06/10/paul-mccartney-non-ci-sta-post-per-il-mancato-rimborso-biglietti/
e qui
https://www.musicadalpalco.com/2020/06/10/paul-mccartney-arriva-la-risposta-dellorganizzatore-italiano-per-il-mancato-rimborso-biglietti/)
c’è stato l’interessamento del Ministro Franceschini per cercare di correggere la legge che permette il rimborso tramite voucher.
Altra alternativa è quella di aderire alla petizione di Altroconsumo per cercare di fare ulteriore pressione alle Istituzioni.