HEROES: un esperimento sul futuro dei live. Intervista
HEROES
Domenica 6 settembre 2020
Arena di Verona + Tramissione on line
di Luca Trambusti
LEGGI QUI LA RECENSIONE DEL CONCERTO
Con la “Settimana Della Musica”, che si sta svolgendo a Verona, la musica torna al grande pubblico muovendosi tra Tv e On Line. Domenica 6 settembre, dopo i tre appuntamenti via Digitale Terrestre con Seat Music Award (il 2, il 5 ed il pomeriggio del 6 settembre) dalle 18,50 per 5 ore, dall’Arena di Verona andrà “in scena” trasmesso in rete il concertone corale “Heroes – Il futuro Inizia adesso”. La messa on line sarà sulla nuova piattaforma www.futurissima.net ed i “biglietti virtuali” (a 9,90 euro) sono in vendita sul sito stesso e i suoi partner tra cui Ticketone.
Il cast
Sul palco dell’Arena, di fronte ad una ristretta platea “fisica” formata in parte da operatori sanitari, si esibiranno questi artisti elencati in ordine alfabetico: Achille Lauro, Afterhours, Aiello, Anastasio, Anna, Brunori Sas, Cara, Coez, Coma Cose, Diodato, Elodie, Eugenio In Via Di Gioia, Fedez, Frah quintale, Francesca Michielin, Franco126, Gaia, Gazzelle, Gemitaiz&Madman, Ghali, Ghemon, Ginevra, Levante, Madame, Mahmood, Margherita Vicario, Marlene Kuntz, Marracash, Mecna, Michele Bravi, Mostro, Nitro, Pinguini Tattici Nucleari, Priestess, Random, Rocco Hunt, Salmo, Selton, Shiva, Subsonica, The Kolors, Tommaso Paradiso, Willie Peyote.
Grande attesa poi per i featuring dell’ultimo momento di Elisa con Marracash, Ana Mena con Rocco Hunt, Ginevra con Ghemon, Annalisa con Achille Lauro, Zero Assoluto con Gazzelle. Inoltre la serata (per questo l’orario è anticipato dalle 19,00 alle 18,50) si aprirà con uno straordinario omaggio a Ennio Morricone realizzato da Alex Braga accompagnato sul palco dal soprano Rosa Feola e dal giovanissimo talento dell’arpa Kety Fusco.
Lo streaming
La visione on line del concerto avverrà sulla nuova piattaforma www.Futurissima.net che metterà a disposizione degli utenti un’innovativa modalità di trasmissione, multivideo, multifunzione ed interattiva. Ci saranno delle “stanze” dove gli “spettatori” potranno entrare ed assistere a eventi di “contorno”, come ad esempio le interviste a cui potranno contribuire inviando delle domande oppure incontrarsi in chat in diretta con altri fruitori, o mandare selfie che saranno trasmessi sui maxi schermi dell’Arena (e quindi on line). Il sito è già attivo e si possono ottenne informazioni sugli artisti che si esibiranno.
La solidarietà per i lavoratori dello spettacolo
Così come successo per “Seat Music Award” anche “Heroes” ha uno scopo benefico, infatti durante il concerto sarà possibile, con diverse modalità, fare delle donazioni al fondo gestito da Music Innovation Hub, struttura no profit fondata (prima del covid) da alcuni dei principali organizzatori di concerti italiani (Friends&Partners, Live Nation e Vivo Concerti). La cifra raccolta verrà ripartita tra i lavoratori del settore spettacolo (solo autonomi) in base a precise graduatorie stilate con rigorosi criteri (Isee, età, categoria professionale e tipo di contratto ed altri parametri). Già ora il fondo eroga ogni settimana un supporto a questi professionisti (dettagli qui https://www.musicinnovationhub.org/progetti/covid-19-sosteniamo-la-musica/).
Il futuro?
“Heroes” è l’evento culminante della settimana musicale di Verona che è stato un periodo sperimentale, un tentativo di scrittura del futuro con eventi che hanno dato indicazioni e segnalazioni di ciò che si può fare e ciò che potrebbe accadere al mondo della musica live. Oltre al valore solidale ciò su cui ci si deve concentrare è l’aspetto dell’online. Durante questa pandemia la rete ha assunto un valore fondamentale nella diffusione della musica live. Questo “Heroes” mette un sigillo su tale pratica, portandola ad un livello elevato, con soluzioni tecniche, operative ed organizzative nuove e uniche. Inoltre per realizzare tutto questo c’è stato un accordo tra le più grandi agenzie di live in Italia ed il supporto delle altre.
Può essere dunque questo il futuro del live? Difficile dirlo, ma abbastanza improbabile stando alle parole dei promoter: “Questa formula – dice Roberto De Luca di Live Nation – è un supporto al live fisico, ma non sostituisce la musica dal vivo, che è aggregazione compatta d’intenti e persone. Il live è sudore effusioni, saluti ed altro”. Clemente Zard (Vivo Concerti) rincara la dose aggiungendo: “Lo streaming è un palliativo, un’integrazione, ma non un sostitutivo.” Il traguardo potrebbe essere piuttosto il modello del calcio; una formula ibrida ovvero concerti con pubblico in presenza ma anche trasmessi in streaming a pagamento.
In questo primo approccio al “nuovo” si sta cercando di creare un modello di business che permetta una fattibilità di tali progetti. “Il modello esiste già – dicono dall’organizzazione – Lunedì (il giorno dopo il concerto) sapremo se è redditizio.” In questa occasione il profitto è dato dagli sponsor, dallo sbigliettamento (fisico e digitale) per assistere al concerto e da una serie di partnership (laFeltrinelli, McDonald, FIMI, SIAE, Soundreef tra gli altri). Un modello, che già ora, potrebbe essere replicato in altre occasioni.