VINICIO CAPOSSELA: ancora una volta è riuscito a sorprenderci (Recensione)
VINICIO CAPOSSELA
29 ottobre 2021
JazzMi 2021
Blue Note
Milano
Vot: 8
Testo e foto: Giorgio Zito
Accompagnato da un trio di splendidi musicisti, Vinicio Capossela sale sul palco del Blue Note di Milano per il terzo dei soli quattro concerti previsti a Milano per questo spettacolo dal titolo “Round One Thirty Five”. Un titolo che richiama il mitico Round Midnight cui si rifaceva il titolo del suo disco d’esordio “All’una e trentacinque circa”, che usciva il 12 ottobre di trentun anni fa: infatti, questo è un trentesimo anniversario celebrato in ritardo a causa covid.
Per questa riprosizione Capossela ha scelto di circondarsi di un trio di musicisti eccellenti che a quel disco avevano lavorato o che con lui hanno condiviso i momenti degli esordi: Antonio Marangolo al sax e batteria, Enrico Lazzarini al contrabbasso e Giancarlo Bianchetti alla chitarra e batteria. Musicisti eclettici, di evidente formazione jazz e colta, in grado non solo di accompagnare, ma di arricchire le canzoni. Lo spettacolo studiato da Capossela non è solo l’occasione per riascoltare i brani dell’esordio, ma anche per raccontare una parte di se stesso e del mondo che allora lo circondava. E sono eloquenti le parole con cui introduce il concerto sedendosi al piano: “Stasera qui ci sono trent’anni di vita, che è valsa la pena di vivere”.
La prima parte del concerto è dedicata interamente a quel disco, che lo fece scoprire al grande pubblico, conquistando anche la Targa Tenco come disco d’esordio. Si inizia con “Resta Con Me” e “Stanco e Perduto”, e già s’intuisce che il jazz sarà il filo conduttore musicale della serata, con ampi spazi per gli assoli di Marangolo al sax, che in “Quando Ti Scrivo” sembrano rasentare l’improvvisazione, con un dialogo continuo con il piano di Vinicio.
Spostandosi al centro palco, imbraccia la fisarmonica e recita “Nocturno De Mi Barrio” (di Annibale Troilo) cui fa seguire, esattamente come faceva all’epoca, una splendida “Scivola Vai Via”. E’ il lato più intimo di Capossela, e forse anche quello più autobiografico, che riemerge anche in “I Vecchi Amori” e “Una Giornata Senza Pretese”, e in più di un’occasione lo stesso artista sembra sinceramente emozionato dai ricordi.
Con “Pogo Sbronzo” il concerto vira verso uno swing travolgente, scoprendo il lato quello più ironico, divertente e “bevuto” del cantautore, con il sax di Marangolo che ancora fa scintille. E quando arriva “All’una e Trentacinque Circa” il Blue Note si trasforma in un juke joint, con Capossela che chiama il coro del pubblico nel ritornello, e i tre musicisti che, a turno, si lanciano in assoli di sax, chitarra e contrabbasso.
Chiuso il ricordo del disco d’esordio con il suo brano più celebre, c’è ancora tempo per la festa con “Agita” (brano di Nick Apollo Forte contenuto nella colonna sonora di Broadway Danny Rose di Woody Allen) dedicato ai momenti post pasto, visto che al Blue Note si è soliti cenare, e per una versione da manuale di “Che Coss’è l’Amor” (con citazione di Bésame Mucho).
In questa serata di festeggiamenti, Capossela ricorda più volte i tempi passati e soprattutto gli amici, da quelli che ci sono ancora, come il contrabbassista Enrico Lazzarini che lo accompagnava ai tempi dell’esordio e stasera è ancora sul palco con lui, cui è dedicata “Il Mio Amico Ingrato”, a quelli che non ci sono più, come il produttore Renzo Fantini e il giornalista Gianni Mura, cui dedica un’emozionante versione italiana di “L’assenza” (da L’absent di Louis Amade e Gilbert Bécaud), per finire con i musicisti che l’hanno ispirato, come il pianista italo americano Tony Castellano, a cui dedica una versione slow jazz di “Estate” (di Bruno Martino). Si chiude in festa, con il bis di “All’Una e Trentacinque Circa”, il pubblico che canta e lo acclama, e lui che scende a salutare gli amici tra i tavoli.
Se Vinicio Capossela ha dovuto attendere un anno per festeggiare i trent’anni del suo esordio, il suo pubblico ha atteso ancora di più per riascoltarlo come non lo si sentiva da tempo, spogliato dell’aspetto più teatrale degli ultimi tour e completamente dedicato alla musica, che fa riemergere anche il primo Tom Waits, sua principale influenza dell’epoca. Ancora una volta Capossela è riuscito a sorprenderci.
Setlist
1 Resta con me
2 Stanco e perduto
3 Quando ti scrivo
4 Suite delle quattro ruote
5 Notturno de mi Barrio / Scivola vai via
6 Pogo sbronzo
7 I Vecchi amori
8 Una giornata senza pretese
9 All’una e trentacinque circa
10 Il mio amico ingrato
11 Che coss’è l’amor
12 Agita
13 L’assenza (L’absent) (Louis Amade/Gilbert Bécaud)
14 Estate (Bruno Martino)
BIS
15 All’una e trentacinque circa
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