JOY CROOKES: in concerto a Milano con il debut album
JOY CROOKES
Domenica 27 febbraio 2022
Magnolia
Milano
Nata e cresciuta nel quartiere Elephant and Castle di Londra, la cantautrice e strumentista multiplatino 23enne JOY CROOKESarriva in Italia con il suo debut album “SKIN”, pubblicato il 15 ottobre 2021.
Figlia di madre bengalese e padre irlandese, è cresciuta ascoltando un eclettico mix di generi che le hanno permesso di sviluppare un sound universalmente accattivante.
Con tre Ep e singoli di successo alle spalle come “Since I left You”, “London Mine”, “Anyone But Me” e l’iconica “Power”, è arrivata nella prestigiosa rosa dei candidati del 2020 per il BRIT Rising Star Award.
“Skin“
“Feet Don’t Fail Me Now“: https://youtu.be/xLFCcnYSCyE
“When You Were Mine“: https://youtu.be/3BUzRO6J4gE
e “Trouble“: https://youtu.be/CpjiSV3NwlA sono i primi singoli condivisi.
Joy Crookes è una stella nascente nel panorama musicale inglese.
Il suo album di debutto, “Skin”, è una dichiarazione di sé, il DNA di ciò che la rende Joy Crookes, nonché un esame delle relazioni che l’hanno plasmato. Nell’album Joy parla dell’amore familiare, del trauma generazionale, della Brexit e della politica, rendendo omaggio a tutti coloro che l’hanno accompagnata e dato preziose lezioni di vita su come elaborare tutto questo.
Sull’album dice: “Questo è il lavoro di cui ho sono più orgogliosa. È un lavoro autobiografico, l’album è composto da canzoni che ho scritto da quando avevo 15 anni fino a 22. Questo è un album sul mio identità”.
“Skin” è un mix perfetto di R&B, Nu-Soul blueseggiante che ben si integra con le sue radici bengalesi ed irlandesi.
Il 2020 le ha dato modo di fermarsi e riflettere su se stessa. Invece di fare “cose banali da 21enne come fare festa con gli amici”, si è trovata immersa in un profondo stato di introspezione. “Invece di cavalcare le emozioni portandole fuori a bere o a fare festa, per così dire, abbiamo effettivamente dovuto sederci con i nostri pensieri” spiega. Ma, determinata a trasformare un aspetto negativo in qualcosa di positivo e di crescita, ha reso tutto ciò un’opportunità creativa.
“Alcune persone non si siedono con i loro pensieri fino a quando non raggiungono una certa età. Noi non avevamo però questa scelta. Eravamo faccia a faccia con noi stessi. Penso che questo abbia fatto crescere la mia creatività e autoconsapevolezza”.
Oltre a trovare ispirazione nel suo ambiente, Joy è sempre pronta a citare i musicisti che l’hanno preceduta. Paragonata spesso a Amy Winehouse, dice di trovare ispirazione nelle figure femminili della musica jazz.
“Quando avevo 14 anni ho scoperto le cantanti jazz nere su YouTube ed è stato come se qualcosa si fosse lacerato dentro di me. Mi è stata diagnosticata la depressione da giovane e queste donne potevano salire sul palco e cantare delle profondità più oscure delle loro anime. La mia radice sono quelle donne: Ella Fitzgerald, Sarah Vaughan, Nina Simone. Non esisteremmo senza quelle donne”.
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