UNA NESSUNA CENTOMILA: tutti bravi (Recensione)
UNA NESSUNA CENTOMILA
IL CONCERTO
11 giugno 2022
Arena RCF Campovolo
Reggio Emilia
Recensione di Luca Trambusti
Voto: 9
Per una serata 100.000 persone hanno contribuito ad una causa e hanno potuto ascoltare oltre cinque ore di musica di altissimo livello, messa in scena da sette artiste donne (più sette uomini) in sette diversi set.
È stata la magica serata alla RCF Arena Campovolo che una settimana dopo i festeggiamenti dei 30 anni di carriera di Ligabue ha riaperto le sue porta al mega evento “Una,Nessuna,Centomila. IlConcerto” (leggi qui le ragioni e i risultati “benefici” della manifestazione) che doveva svolgersi nel 2020 e finalmente trova la sua realizzazione.
Su un grande palco, accompagnate da un ottimo impianto (costruito e tarato apposta per la struttura fissa all’aperto, l’arena più grande d’Europa), le sette artiste protagoniste (Mannoia, Emma, Amoroso, Giorgia, Elisa, Nannini e Pausini) hanno cantato estratti del loro repertorio, avvicinandosi il più possibile alla tematica dell’evento: la lotta contro la violenza di genere.
Quando alle 19 30 lo show prende inizio il sole è ancora alto e subito si capisce che non sarà un semplice “concerto” ma un’evento, una di quelle occasioni in cui la musica e soprattutto il rapporto artista pubblico si scioglie nelle emozioni e nell’essenza stessa di questo concerto. Il tramonto, con i suoi colori, aggiunge altre emozioni al momento già intenso di suo.
Sotto il palco sembra maggiore la presenza femminile, ma forse (e lo speriamo) non è così: anche gli uomini partecipano e condividono l’idea contro la violenza di genere, perché gli uomini sono, in negativo, parte in causa in questa piaga. È a loro (a noi) che il messaggio si rivolge.
A partire da Fiorella Mannoia ogni artista mette in scena il suo set, aggiungendo l’energia e la felicità di essere lì per la musica e per un messaggio. Per alcune di loro è anche il ritorno sul palco, non avendo ancora ripreso i tour anche dopo che le condizioni sanitarie hanno riaperto le porte della musica live.
A loro volta gli ospiti maschili hanno dato un contributo importante in termini simbolici e “filosofici”, quanto artistici. Sono entrati nell’esibizioni delle colleghe duettando con loro su un brano dell’ospitante ed eseguendo uno del loro repertorio in collaborazione con la collega.
A dividere i cambi palco (ogni artista protagonista si esibiva con la sua band per un totale di oltre 50 musicisti in scena) gli interventi di otto radio network che intrattenevano il pubblico con le loro conduttrici di punta, accompagnate dai dj delle radio. Interventi a volte un po’ “tamarri”… Tra le band da segnalare l’intervento della chitarrista Anna Greta Giannetti che fulmina la platea con un travolgente assolo in puro stile rock. E poi tanta empatia con il pubblico: Amoroso e Giorgia hanno interrotto la loro esibizione per permettere di soccorrere alcuni spettatori colpiti da malore ed a cui le due star hanno direttamente portato acqua per rinfrescarle ed atteso che i soccorritori portassero via gli sfortunati.
È una vera maratona, una scorpacciata di musica con un parterre d’eccezione, sette artiste che non capita di vedere spesso unite su uno stesso palco. L’ultima a salire in scena è Laura Pausini che, prima di ospitare Eros Ramazzotti, apre la sua esibizione con la registrazione di una drammatica e reale telefonata al 112 di una donna che sta subendo violenza. In video appaiono Luca Argentero (che recita Shakespeare), Alessandro Cattelan e Roberto Bolle (che recita e non balla). Balla invece una giovane crew di ballerini che accompagnano Laura sul palco dove domina il colore rosso, come quello del sangue e simbolo della lotta e denuncia della violenza contro le donne.
A quel punto, dopo Eros Ramazzotti, sembra di aver visto tutto: ma non è così. A salutare i 100.000 della RCF Arena le sette protagoniste salgono tutte sul palco e insieme in maniera corale intonano “You’ve Got A Friend”, capolavoro del 1971 firmato da Carole King (portata al successo da James Taylor). è un momento topico, un messaggio di unità e di condivisione del mondo artistico al femminile e un invito alla lotta (per donne e uomini) contro la violenza di genere.
Un riuscito connubio tra musica e attenzione sociale. Nell’immediato non cambierà nulla, purtroppo le donne continueranno ancora a subire violenze fisiche e psicologiche ma anche questo evento ha aiutato a tenere accesa l’attenzione e anche a dare un contributo economico (di 2.000.000 di euro leggi qui) a favore di sette selezionati centri antiviolenza in Italia, strutture indispensabili per aiutare le vittime.
Brave.
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Serata memorabile notte che anche la luna ha voluto illuminare quelle donno che nn ci sono più. GRAZIE GRAZIE GRAZIE A TUTTE/I GLI ARTISTI
Mi piucerebbe acquistare cd/video della serata e possibile.
Elisabetta
Ciao Elisabetta
Grazie per il commento.
Nel pomeriggio, durante la presentazione dell’evento, hanno detto che tutto sarebbe stato ripreso ma che, AL MOMENTO, non è prevista alcuna uscita audio o video, questo per non togliere la magia e “l’esclusività” ai 100.000 che erano lì. Per questi, e altri motivi, hanno evitato anche la diretta tv che impone i suoi tempi e i suoi ritmi).
Hanno però detto AL MOMENTO. Del futuro non v’è certezza!!!