MANUEL AGNELLI: il nutrimento rock (Recensione)
MANUEL AGNELLI
25 luglio 2022
Carroponte
Sesto San Giovanni /Milano
Recensione di Luca Trambusti
Voto: 7,5
Il concerto di Manuel Agnelli e la tanto attesa pioggia su Milano sono arrivati insieme. Il una sera di temporale il cantautore è salito sul palco del Carroponte illuminato, oltre che dai fari di scena, anche dai bagliori dei lampi e sotto una (gradita) pioggia che ha esattamente accompagnato tutto il concerto.
Sotto la pioggia
Gli elementi atmosferici non hanno fermato l’artista e nemmeno il pubblico che si è lasciato bagnare in un’ambientazione veramente rock.
In questo tour, accompagnato da Frankie (chitarra) e DD (batteria) dei Little Pieces of Marmelade (suoi pupilli a XFactor), Beatrice Antolini (tastiere, in tour anche con Vasco Rossi) e Giacomo Rossetti (bassista dei Negrita), Manuel si presenta in veste solista, esplorando il repertorio degli Afterhours (che assicura torneranno) e la manciata di singoli che anticipano il suo album da solista dal titolo “Ama il prossimo tuo come te stesso”, in uscita il 30 settembre.
L’approccio non può che essere quello rock, abbandonando così la veste acustica del precedente tour teatrale “An evening with Manuel Agnelli” che lo ha visto sul palco accompagnato dal solo Rodrigo D’Erasmo (LEGGI QUI RECENSIONE). Le chitarre dunque suonano forti ma sono arricchite da interessanti interventi di piano (sino alla sfida su “Proci” tra lui e Beatrice).
Rock d’autore
In questo stile si esalta la formula del rock d‘autore, veste in cui la “canzone” assume una connotazione di potenza sonora e di energia tipica del rock. Si arriva anche a degli estremi (“Dea”, “Lasciami leccare l’adrenalina” e “Bye bye Bombay”) in cui lo stile è punk o rumoristico.
Nel complesso però c’è un buon equilibrio, che mantiene il concerto nel binario di un rock di qualità ed eleganza, fruibile e piacevole all’ascolto. Sebbene in forma meno teatrale di quanto fatto con il precedente tour anche in questa occasione Manuel non evita di raccontarsi. Con l’occasione però, ricordando la scrittura di alcuni brani, parla molto di sé stesso, delle sue fragilità, dei suoi pensieri, delle ricerche di “altro”, soprattutto quelle spirituali. Introduce anche, quasi a giustificarsi, il concetto del rapporto, nella storia, tra arte e “commissione” (presentando “La profondità degli abissi”).
Gli Afterhours
Ovviamente in scaletta a farla da padrona sono i brani degli Afterhours e le scelte abbracciano un po’ tutte le sfaccettature e il percorso della band: dalle melodie agli sfoghi rock. Le riletture non sono così sconvolgenti ma dietro non ha gli Afterhours, ma una (ottima) band e solo questo inevitabilmente le rende differenti, né più belle né più brutte, solo diverse nell’approccio e nel suono. Ci sono poi i singoli, sempre figli di Manuel e quindi molto avvicinabili alla band (ma non sovrapponibili) essendo lui l’autore anche per la formazione che guida.
In ogni caso quello che non manca mai nell’esibizione di Manuel e band durante questo tour è la potenza e l’energia di cui il rock deve vivere e nutrirsi. E lui lo alimenta.
Ad accompagnare Agnelli sul palco durante i bis sale Massimo Pupillo degli Zu. Insieme e con la band eseguono “Damaged goods” dei Gang of Four (1978), che Manuel dice essere una delle band preferite di sua figlia a cui dedica il brano, sapendo che lei è da qualche parte tra il pubblico.
Manuel Agnelli live Carroponte SCALETTA
Pam pum pam
Signorina mani avanti
Veleno (Afterhours)
Non si esce vivi dagli anni ’80 (Afterhours)
Male di miele (Afterhours)
Varanasi Baby (Afterhours)
Bungee Jumping (Afterhours)
Quello che non c’è (Afterhours)
Ballata per la mia piccola jena (Afterhours)
La profondità degli abissi
Proci
Padania (Afterhours)
1.9.9.6, (Afterhours)
Dea (Afterhours)
Lasciami leccare l’adrenalina (Afterhours)
Voglio una pelle splendente (Afterhours)
Bis
Rapace (Afterhours)
Non è per sempre (Afterhours)
Bye Bye Bombay (Afterhours)
Bis2
Damaged goods cover Gang of Four con Massimo Pupillo
La sottile linea bianca (Afterhours)
Ci sono molti modi (Afterhours)
PER CONOSCERE MANUEL AGNELLI LEGGI
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