FAST ANIMALS AND SLOW KIDS: le ballate infuocate (Recensione e scaletta)
FAST ANIMALS AND SLOW KIDS
È GIÀ DOMANI ORA TOUR
15 settembre 2022
Carroponte
Milano
Recensione di Luca Trambusti
Voto: 7,5
Per la penultima data del loro tour estivo i Fast Animals and Slow Kids (per brevità FASK) arrivano a Milano, sul palco del Carroponte. Chiuderanno il “È Già Domani Ora Tour” il 17 settembre nella loro Perugia concludendo così un lungo ciclo di concerti che li ha visti impegnati dal 7 aprile 2022, prima nei club e poi negli spazi estivi. Tutti concerti che servivano per presentare live il nuovo album “È già domani”.
Pochi minuti dopo il termine del concerto milanese è stato messo on line, a mezzanotte. “Il tempo è una bugia”il nuovo singolo della band perugina che vede il featuring di Luciano Ligabue. Peccato non averlo sentito live perché il brano si presta molto bene a questo contesto.
I FASK incendiano come loro consuetudine il palco che in quel momento stanno calcando. Con il loro rock, non banale ma ruvido e compatto, fanno scatenare il pubblico. Le chitarre si sentono forti e la batteria picchia duro. A tutto questo però la band sa alternare delle ballate più tranquille che però crescono e finiscono per diventare anch’esse roventi e furiose. Solo con “Rave” aprono le porte al ritmo, quasi dance per poi subito dopo tornare a spingere sull’acceleratore. Si torna poi a ballare anche nei bis con il rock’n’roll.
Il muro sonoro che i FASK innalzano è spesso e la loro spinta è potente e coinvolgente. Oltre all’aspetto musicale a contribuire a questo risultato c’è anche la performance del frontman Aimone Romizi che in una perfetta liturgia rock non sta mai fermo, corre per il palco, salta, agita i suoi lunghi capelli in una contagiosa frenesia e bruciante passione artistica. Sulle note di “Come reagire al presente” va a “farsi un giro” in mezzo al pubblico arrivando a centro platea sulle sue gambe per tornare sulle braccia della gente, mentre la band prosegue con la sua cavalcata musicale.
Nella maggior parte dei casi gli arrangiamenti vengono “spinti”, guadagnano potenza e ben si adattano alle esigenze del live. “Animali notturni” invece apre ancor più le braccia ad una ballata introdotta da un pianoforte per poi anch’essa cedere al richiamo del fuoco rock.
I FASK sono animati dal furore musicale, da un’energia comunicativa che ormai fa parte del percorso decennale della band. La scaletta punta molto sull’ultimo album ma da ogni precedente pubblicazione (a esclusione del primo disco del 2011) estraggono almeno un brano.
Il concerto è assolutamente gradevole, solo in alcune occasioni i brani sono un po’ sovrapponibili, almeno nella parte cantata, In generale c’è una grande energia, poca banalità e una forte spinta musicale. I FASK non perdono occasione per far tornare a sentire il “ruggito” delle chitarre elettriche, cosa che fanno da ben prima che il grande pubblico si accorgesse dell’esistenza in Italia del rock. Va detto che Milano ha dato una buona risposta in termini numerici (e anche “passionali”) al concerto, dove si sono visti parecchi giovani. Anche la capillarità dei concerti e il loro numero depongono a favore del gradimento di questa musica da parte del pubblico.
E allora, citando Neil Young (anche se distante dai FASK): Rock’n’roll will never die.
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