EROS RAMAZZOTTI: il tour mondiale tra melodia e potenza (Recensione e scaletta concerto)
EROS RAMAZZOTTI
BATTITO INFINITO WORLD TOUR
14 marzo 2023
Mediolanum Forum
Milano
Recensione di Marco Rumori
Voto: 6,5
È Milano la città che ospita la prima data italiana del tour con cui Eros Ramazzotti sta girando il mondo per presentare il suo nuovo album “Battito Infinito”. Il “ritorno a casa” per Eros arriva dopo la leg in America e Sud America (molto fortunata) e il rientro europeo.
Ad accoglierlo per la prima delle 4 date milanesi il “pubblico delle grandi occasioni”. Pubblico ovviamente amico, di varia estrazione anagrafica, tutti accumunati dalla passione per Eros, dal suo stile e dal suo modo di leggere i riproporre sentimenti, amori e passioni.
Una platea che non è stata delusa perché il cantautore romano, partendo dalle canzoni dell’ultimo disco, ha saputo conquistare il pubblico grazie anche a una ricca e curata produzione, mettendo in scena uno spettacolo curato a partire dalla struttura architettonica del palco diviso su più livelli con i musicisti ai piani alti. A questo si aggiunge poi un mega schermo alle spalle su cui scorrono immagini e visual e primi piani di Eros.
La prima parte del concerto è dedicata al nuovo album, una manciata di canzoni che si concludono con il duetto “virtuale” su “Sono” con Alejandro Sanz che appare sullo schermo. Seguono il saluto al pubblico, gli auguri al figlio minore che compie gli anni e la dedica del concerto a due “amici che non ci sono più”: Sinisa e Gianluca” (ovviamente Mihajlović e Vialli).
Il concerto prosegue puntando soprattutto sul vecchio repertorio . È un’alternanza di momenti più melodici, declinati sempre con una certa potenza, a quelli più robusti segnati anche dagli assoli di chitarra di Eros. Da segnalare tra le cose migliori l’intro gospel di “Stella gemella” (sulla voce del batterista) che poi prosegue con un potente groove. Ancora l’assolo acustico di Ramazzotti sul finale di “L’uragano Mery” e la versione della classicissima “Terra promessa” con una forte presenza del sax, con cui il cantautore romano “gioca” e che conclude sulle note di “Sona Mo’” con un ricordo omaggio di Pino Daniele (“Ciao Pino, ti amerò per sempre” dice).
C’è spazio anche per una riflessione pacifista. Sullo schermo appare la scritta NO WAR seguita dalla frase ”La pace è l’unica battaglia che valga la pena intraprendere” di Albert Camus.
Il concerto verso il finale lascia spazio ai brani più famosi del repertorio, è il momento (ma già prima ne avevamo vissuti) in cui la comunione con il pubblico è totale, la partecipazione della platea è corale e condivisa.
Un concerto che vive sulla musica e sullo spettacolo, scenograficamente importante ma non invadente, con buone luci e un perfetto audio. Una produzione di alto livello come d’altronde, non può essere altrimenti, visto che stiamo assistendo a un concerto di caratura mondiale. Eros Ramazzotti è l’artista italiano più amato (e “diffuso”) al mondo. Ogni sua esibizione, ogni suo tour ha riscontri ovunque ed è il rappresentante di quella musica italiana che piace al pubblico nel mondo.
Quindi anche questa volta mette in scena uno spettacolo capace di conquistare le platee ovunque. Per farlo ci vuole l’unione di più fattori: le canzoni, lo stile, lo spettacolo. Anche qui, pur senza brillare particolarmente, centra l’obbiettivo e conquista il pubblico.
Scaletta:
Battito infinito
Ultimi romantici
Sono
Dove c’è musica
Quanto amore sei
Un’emozione per sempre
Più che puoi
Stella gemella
Se bastasse una canzone
Ritornare a ballare
Magia
I belong to you
Acustico
Solo con te
L’uragano Meri
Terra promessa
Medley
Una storia importante
Adesso tu
Un’altra te
Fuoco nel fuoco
Cose della vita
Bis
Un attimo di pace
Più bella cosa
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