DAMIEN RICE: il capolavoro nella semplicità (Recensione concerto e scaletta)

Condividi

DAMIEN RICE
29 marzo 2023

Teatro Dal Verme
Milano


Recensione e foto di Giorgio Zito
Voto: 8

Dopo un breve set della cantautricespagnola Silvia Perez Cruz, che ha aperto il concerto con un set coinvolgente e convincente, riuscendo a far cantare il pubblico, alle 20,20 Damien Rice si presenta sul palco illuminato solo da qualche faretto bianco posto ai lati, quasi in penombra, si avvicina al proscenio e inizia una esecuzione intensa di “The Professor & la fille danse” senza microfono, nel silenzio totale.

Emozioni e toni intimi

Così si apre la serata al Teatro Dal Verme di Milano, e si capisce già che sarà basata principalmente sulle emozioni e sui toni intimi, e non sullo spettacolo. Il cantautore irlandese però è capace anche di sorprendere e fare ironia su se stesso e sulla tristezza delle sue canzoni, quando scherzando dice che non vuole rovinare la sua fama di cantautore triste, e quindi ne presenta una ancora più triste della precedente,

“My Favourite Faded Fantasy”, brano che sul finale però esplode in un rock trascinante, e quando in “Volcano” prima interrompe il pubblico che segue il ritmo battendo le mani a tempo, chiedendo di batterle col pensiero, poi però gioca col pubblico invitandolo a fare il controcanto.

Pubblico attento e pochi telefonini

Molti sono i momenti in cui il pubblico ascolta in assoluto silenzio e con profonda attenzione (anche di telefonini accesi se ne vedono pochissimi), perché questo richiedono queste canzoni e queste esecuzioni così intime e sentite, come la splendida versione di “Accidental Babies” accompagnata alle tastiere, la toccante “Older Chests” o la più movimentata “I Remember”, con Silvia Perez Cruz alle tastiere, dove la chitarra acustica di Rice si trasforma quasi in una chitarra elettrica. A fine esecuzione Rice lascia il palco alla collega per un piccolo break con la sua “Man of the Trees”, che anticipa una seconda parte di concerto più movimentata, che la vedrà sempre presente, e con ospiti che si alternano nelle canzoni.

Gli ospiti

Il secondo set si apre con un brano composto per l’attivista brasiliana Berta Cáceres, “Song for Berta” eseguito dalla coautrice Sandrayati in una versione corale a quattro voci con Sìlvia Pérez Cruz e Jana Jacuka, coinvolgendo il pubblico a cantarne la melodia. Per “9 Crimes” sul fondale le ombre cinesi danno vita a una ballerina, accompagnando un’esecuzione ancora una volta intensa, seguita da “Astronaut” e un bel colpo di scena, con l’ingresso della coreografa Jana Jacuka che, con un piccolo specchio in mano, riflette la luce proiettata da un faro sul pubblico, poi gli specchi aumentano, e lentamente la performer si trasforma in una mirrorball umana, creando un momento da brividi sia per l’esecuzione che per la messa in scena. E dimostrando che si può fare spettacolo ad altissimi livelli anche solo con due faretti bianchi.

Ospite a sorpresa, sale sul palco il cantautore Massimo “Blindur” De Vita presentato da Rice come un giovane conosciuto a Napoli: il palco resta completamente al buio per un’esecuzione toccante di “Cold Water” che si trasforma nella celebre “Hallelujah” di Leonard Cohen in una versione corale, mentre si aggiungono anche Greta Zuccoli alla voce e Carla Grimaldi al violino.

Il bis si apre così come era iniziato il concerto, senza microfoni, ma adesso le voci e le chitarre sul proscenio sono tre, per una bellissima versione di “Cannonballa cui segue un monologo di Jana Jacuka sulla violenza sulle donne, e si chiude, ancora in tre, con la splendida “The Blower’s Daughter”. Ancora una volta, Damien Rice si conferma uno di quei cantautori che non hanno bisogno di una grande band alle spalle, dimostrando come si possa fare un concerto capolavoro anche senza mega schermi, luci, laser ed effetti speciali, puntando tutto sulle emozioni e sull’intensità delle esecuzioni, mettendo in gioco i propri sentimenti, creando col pubblico quell’empatia che rende un concerto unico e speciale.

Scaletta

The Professor & la fille danse
Delicate
My Favourite Faded Fantasy
Accidental Babies
Volcano
Older Chests
I Remember
Man of the Trees
Song for Berta
9 Crimes
Astronaut
Cold Water
Hallelujah

BIS
Cannonball
Routine of fear
The Blower’s Daughter

ASCOLTA LA SCALETTA DEL CONCERTO

https://www.facebook.com/damienrice


Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *