LUCIANO LIGABUE: un onesto ritorno alle origini dei club (Recensione e scaletta)
LUCIANO LIGABUE
28 aprile 2023
Magazzini Generali
Milano
Recensione di Marco Rumori
Voto: 6,5
A sorpresa pochi giorni prima dell’evento viene annunciata l’uscita di un nuovo singolo per Luciano Ligabue e in contemporanea, per lanciarlo, il cantautore emiliano suonerà due concerti in altrettanti piccoli club a Roma (il 27 aprile 2023 al Largo Venue) e a Milano (28 aprile 2023 ai Magazzini Generali).
Due serate che riportano Luciano Ligabue all’origine della sua carriera, quando i concerti li teneva nei piccoli club (allora peraltro diffusi) con un numero limitato di persone. Oggi ovviamente la scelta dei piccoli club è voluta, cercata e pensata e anche studiata, perché sceso da quei piccoli stage a luglio lo attendono, nelle stesse città, i mega palchi negli stadi.
Dunque Ligabue torna a una dimensione più contenuta (le due venue ovviamente sono andate esaurite in poche ore) e lo fa con uno spirito onesto e con la voglia di divertirsi e di divertire il pubblico che ovviamente ha l’inattesa opportunità di rivederlo in una dimensione più “umana”, lontana da quella “spersonalizzazione” che appartiene ai grandi raduni.
Queste due esibizioni non sono degli “showcase” ma dei veri e propri concerti con 21 brani suonati full band (con addirittura tre chitarristi), live elettrici che avrebbero potuto trovare cittadinanza in uno stadio, soprattutto per la loro struttura sonora.
Il nuovo singolo
Le scalette dei live di Roma e Milano erano identiche. Dopo l’inizio con due classici arriva il momento di presentare il nuovo singolo “Riderai”, pubblicato il 28 aprile 2023 (lo stesso giorno del live di Milano). Fatto questo il concerto prosegue puntando anche su brani assenti dai concerti da tempo e altri che non hanno una grande frequentazione con le live tracklist. Ovviamente poi non mancano i classici, quelle canzoni che Ligabue mette in ogni suo concerto. È un’occasione, assolto l’impegno promozionale di suonare i nuovo singolo, con cui ripercorre la sua carriera.
Gli arrangiamenti sono virati al rock (pop rock), con le chitarre protagoniste. Sul palco ce ne sono addirittura tre (quattro quando si aggiunge lo stesso Liga) suonate da Federico Poggipollini, Max Cottafavi e Nicolò Bossini. Il tutto però non è certo premiato dall’acustica dei Magazzini Generali di Milano.
I brani imperdibili e il loro karaoke
In questo concerto c’è il Ligabue di sempre, quello che sa mettere in scena uno spettacolo che cattura i fan ma “stanca” chi non trova più il Liga accattivante come qualche anno fa. Di sicuro ancora una volta si evidenziano i limiti di certe canzoni di Ligabue: molte sono sovrapponibili per arrangiamenti e stile. Ovviamente la resa verso il pubblico è più forte quando ripropone quei cavalli di battaglia che infiammano gli stadi, ormai sentite così tante volte da far parte dell’ “immaginario” di Ligabue stesso. Canzoni che offrono immediatamente il fianco all’effetto “karaoke”. Queste sono soprattutto “Urlando contro il cielo”, “Balliamo sul mondo”, “Piccola stella senza cielo”, “Certe notti” oppure “Tra palco e realtà”, ovviamente immancabili in scaletta.
Ligabue scende nuovamente in campo e lo fa riproponendo ciò che è amato dai fan che lo seguono fedelmente. Però, anche se in un nuovo contesto, non riesce più a graffiare, a dare quella zampata da grande campione a spingersi oltre il sé stesso abituale. Un concerto “onesto”, ma che non va oltre, non aggiunge (più?) nulla a quanto ci ha raccontato e fatto vivere il Liga sino a ora. Certo questo concerto, oltre al lancio del nuovo singolo, aveva lo scopo di promuovere i due (e solo due) live estivi. Era quindi un invitante e stimolante aperitivo per poi “banchettare” più avanti.
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