PAOLO JANNACCI: un festoso ricordo di Enzo con gli amici (Recensione e Scaletta)
PAOLO JANNACCI
JANNACCIAMI
3 giugno 2023
Teatro Arcimboldi
Milano
Recensione e foto: Giorgio Zito
Voto: 8,5
Alle 21.10 una riproduzione gigante di una radio d’epoca sospesa sopra il palco si illumina, e dall’impianto arriva la voce di Enzo Jannacci che canta “Souvenir”, piccolo capolavoro di malinconia come solo lui sapeva scrivere.
È il primo dei tanti colpi a sorpresa che illuminerà una serata davvero speciale, che Paolo Jannacci ha organizzato per festeggiare il padre Enzo, scomparso dieci anni fa, nel giorno del suo compleanno.
Un omaggio di Paolo al padre per il suo compleanno
Jannacciami è il nome della serata, un omaggio al grande cantautore e musicista milanese, che vede sfilare sul palco alcuni dei suoi tanti amici e collaboratori di vecchia data, per ricordarlo riproponendo il suo vasto repertorio.
Circondato da una band formata da alcuni dei migliori musicisti jazz italiani (da Stefano Bagnoli alla batteria a Sergio Farina alla chitarra) Paolo Jannacci si siede al piano e inizia con il classico “Giovanni telegrafista”, una bella versione in cui riesce anche a citare i morti sul lavoro e le inondazioni. È palpabile la sua emozione nell’eseguire il brano, emozione che però si stempera subito entrando nel vivo della serata, in un susseguirsi di brani capolavoro, a cominciare da quella “Musical” che, dice Paolo, suo papà non voleva mai eseguire, e che stasera gli sarebbe certamente piaciuta.
Gli ospiti
“Io e te” invece era uno dei brani quasi sempre presenti nei suoi concerti, e per cantarla stasera Paolo ha chiamato un bravissimo Nek. È il primo degli ospiti a sorpresa, a cui segue Paolo Rossi, nella sua doppia veste di cabarettista – cantante con una divertentissima “Faceva il palo”, e attore, recitando un testo profondo sul senso della vita. Importante anche il contributo di molti musicisti amici, arrivati per eseguire anche un solo brano, come Michele Monestiroli il cui sax ha impreziosito “Parlare con i limoni”, e Mario Brioschi, che con tromba e flicorno ha accompagnato una versione intensa di “Ti te se no” da cui emerge l’anima milanese del grande Enzo che ritroviamo anche nella versione swing di “T’ho cumpràa i calsett de seda”.
Se c’è una voce che davvero rappresenta Milano, non può che essere Ornella Vanoni: a lei il compito di eseguire una bellissima versione di “Ma mi”, non prima però di aver accennato alcuni successi de I Due Corsari. Per lei, tutto il pubblico degli Arcimboldi si alza in piedi.
La festa esplode
Difficile per J-Ax entrare sul palco dopo simili emozioni, ma la dirompente “Desolato”, che vede uno scatenato Paolo Jannacci lasciare la sua postazione dietro il piano, prepara il pubblico per l’ingresso di Ale & Franz. Con loro inizia una vera festa, fatta di battute e improvvisazioni a ruota libera, prima con “Quelli che”, che vede il ritorno di Paolo Rossi, poi con una versione divertentissima di “E la vita, la vita”. Quando al terzetto si aggiunge anche Elio, la festa è completa: il classico “Ci vuole orecchio” è irresistibile, e una scatenata “Silvano”, che vede ballare scomposto anche Paolo Jannacci, conquistano definitivamente il pubblico.
… E non è ancora finita
Sarebbe un gran finale perfetto per un concerto normale, ma con la famiglia Jannacci niente è normale, e la sorpresa è sempre dietro l’angolo. Si alza il tendone sul fondale del palco e spunta l’orchestra Infonote diretta da Maurizio Bassi. Inizia un’altra lunga parte del concerto, in cui arrangiamenti orchestrali accompagnano alcuni dei brani più profondi di Enzo, da “L’uomo a metà” a “Vincenzina”, dedicata a tutte le donne, a un’intensa “Se me lo dicevi prima”, dove Paolo lascia il piano e regala una grande interpretazione.
La stessa intensità che ritroviamo anche nel brano “La fotografia”, dimostrazione che Paolo Jannacci non è più solo un grandissimo musicista, ma anche un notevole cantante. Non sfigura anche la sua “Voglio parlarti adesso”, che dedica al padre. Arrangiamenti orchestrali che fanno risplendere anche brani più legati alla vena ironica di Enzo, come “El purtava i scarp del tennis”, con l’ingresso del clarinetto swing di Paolo Tommelleri, storico collaboratore di Enzo e considerato da Paolo come un secondo papà, e “L’Armando”, dove Paolo si trasforma veramente in Enzo: la stessa genialità, la stessa grande musicalità, le battute improvvisate con l’orchestra, la capacità di giocare con la musica. La stessa capacità che esplode in “Vengo anch’io”, complice un bravissimo Francesco Gabbani.
Il gran finale
Adesso siamo pronti davvero per il gran finale, e non poteva essere che con gli amici più veri, quelli di tutta una vita: Diego Abatantuono, Cochi Ponzoni e Massimo Boldi (assente giustificato Renato Pozzetto). È con loro che Paolo Jannacci sceglie di cantare “Ho visto un re”, dove ancora una volta esplode l’anima del cabaret e dell’improvvisazione. Ma non è ancora finita: Paolo Jannacci, usciti di scena gli amici, decide di chiudere con “Sfiorisci bel fiore”, riprendendo quel tono di malinconia con cui oltre due ore prima aveva aperto la serata, e che è sempre stato in fondo uno dei tratti essenziali e profondi della poetica di Enzo Jannacci. Il commento più bello a fine serata è quello di Massimo Boldi, quando, prima di lasciare il palco, si avvicina a Paolo e confessa: ho ascoltato tutta la serata, mi hai emozionato, sei diventato come tuo papà.
Scaletta
1 Giovanni telegrafista
2 Musical
3 Io e te feat. Nek
4 Faceva il palo feat. Paolo Rossi
5 Paolo Rossi legge ultimi appunti di Enzo Jannacci
6 Parlare con i limoni feat. Michele Monastiroli al sax
7 Ti te se no feat. Mario Brioschi tromba e flicorno
8 T’ho comprat i calset de seta
9 Ma mi feat. Ornella Vanoni
10 Desolato feat. J Ax
11 La fotografia
12 Quelli che … feat. Ale & Franz e Paolo Rossi
13 E la vita la vita feat. Ale & Franz e Paolo Rossi
14 Ci vuole orecchio feat. Elio, Ale & Franz e Paolo Rossi
15 Silvano feat. Elio, Ale & Franz e Paolo Rossi
16 L’uomo a metà
17 Voglio parlarti adesso
18 El portava i scarp del tennis feat. Paolo Tommelleri al clarinetto
19 Armando
20 Vincenzina
21 Se me lo dicevi prima
22 Vengo anch’io feat. Francesco Gabbani
22 Ho visto un re feat. Abatantuono, Ponzoni, Boldi
23 Sfiorisci bel fiore