FLORENCE + THE MACHINE: la magia di una serata (Recensione e scaletta)
FLORENCE + THE MACHINE
I DAYS COCA COLA MILANO
22 giugno 2023
Ipodromo SNAI San Siro
Milano
Recensione: Marco Rumori
Voto: 8,5
Non poteva iniziare meglio l’edizione 2023 degli I Days Coca Cola Milano (Vedi Qui i dettagli della rassegna), con i 30.000 accorsi all’Ippodromo SNAI San Siro per assistere ai tre concerti proposti in giornata e conclusasi con l’ottima performance dei Florence + The Machine guidati da una magnetica Florecence Welch. Prima di loro Sudan Archives eFoals(una scoperta e una conferma ed entrambi molto interessanti).
Teatrale, sensuale, magnetica ed allo stesso tempo grande cantante Florence domina la scena, domina il pubblico in una performance di grande attrazione e molto spettacolare. In più di un’ora e mezzo di spettacolo la cantante londinese cattura i 30.000 dell’ippodromo con un’esibizione che travalica l’arte della musica e porta il pubblico in un mondo particolare, in una liturgia laica in cui l’officiante è proprio lei, che sa come stare sul palco e conquistare il pubblico, anzi rapirlo e portalo nei diversi mondo musicali, emotivi e sonori che in compagnia della band sa creare.
Piedi nudi sul palco, un vestito “svolazzante”, che diventa parte scenica dello spettacolo Florence instancabile percorre il palco cantando, sussurrando, parlando con il pubblico che risponde bene alle sue sollecitazioni e richiesta. Scende nel pit cerca coraggiosamente il contatto fisico con il suo pubblico e resta lì per lungo tempo ad accarezzare e farsi accarezzare.
L’inizio del concerto è lento, avvolgente e con una grande proprensione teatrale con una gestualità forzata ma che fa parte dello show senza appesantirlo, anzi dando una dimensione ben precisa a ciò che sarà la serata.
Florence poi prepotentemente entra nel pop, aprendo subito dopo le porte della musica più delicata, a volte sussurrata. Si arriva anche sbattuto in faccia con forza al punk per chiudere la performacne con un morbido abbraccio sonoro.
Lei, che è il centro focale della serata, si muove come fosse una laica sacerdotessa dai capelli rossi, una sorta di folletto, una fatina incantata e ammaliatrice che sa bene come muovere la bacchetta magica per dirigere lo spettacolo.
Non si riesce a restare estranei a questo spettacolo, ci si resta invischiati, irretiti invischiati in una ragnatela composta da immagini e musica. Anche le grandi dimensioni del luogo, la mancanza d’intimità non spostano l’attenzione, non distraggono tanta e tale è la capacità seduttiva ed attrattiva della band e della frontwoman.
Se è vero, com’è vero, che Florence è l’elemento di maggioranza della ditta anche la band con i suoi suoni e i suoi strumenti (tra cui anche un’arpa) fornisce un grande contributo, pur restando visivamente nell’ombra. Ognuno con il suo apporto contribuisce a creare la magia della serata.
Scaletta:
Heaven is here
King
Ship To Wreck
Free
Dog Days
Dream Girl/Prayer Factory
Big God
June
Hunger
You’ve Got The Love
Choreomania
Kiss With a Fist
Cosmic Love
My Love / Resraint
Bis
Never Let Me Go
Shake It Out
Rabbit Heart (Raise It Up)
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