STRUTS : This is a rock n roll show (Recensione e scaletta)
STRUTS
REMEMBER THE NAME TOUR
25 agosto 2023
Circolo Magnolia
Milano
Recensione di Marco Rumori
Voto: 9,5
Preceduti dalla loro fama per i live gli Struts arrivano per la quarta volta nella loro carriera in Italia. La prima delle due date estive in calendario nel nostro paese era a Milano, nel verde del Circolo Magnolia alle porte della città.
Fa caldo ma il rock rinfresca
Una calda serata attende Luke Spiller, frontman della band inglese, il chitarrista Adam Slack, il bassista Jed Elliott e il batterista Gethin Davies. Stare su quel palco doveva essere una fatica immane ma il quartetto britannico non si è certo lasciato spaventare dalla temperatura e ha messo in pratica ciò che Luke ha ricordato sin dalla fine del primo brano: “This is a Rock’n’Roll show”, promessa mantenuta con grande onestà, regalando al, tutto sommato, numeroso pubblico (Milano era ancora deserta per vacanze) uno spettacolo di pura energia e di grande coinvolgimento, confermando tutto il bene che si dice sulla band inglese.
In circa un’ora e quaranta i quattro hanno proposto la loro trascinante offerta musicale fatta di canzoni tirate, in cui la chitarra è protagonista con assoli e riff al fulmicotone. Ma la vera attrazione è Luke che, seppure limitato dalla temperatura, tiene il palco in maniera eccezionale, si muove (ricordando a volte Mick Jagger) inarrestabile e apparentemente instancabile.
Fa caldo ma il rock coinvolge
Gli Struts sono una vera macchina da spettacolo. Colpiscono oltre che con la musica anche per la loro presenza e forza scenica, pur senza fare niente di eclatante, costruiscono un mix vincente capace di coinvolgere e trascinare il pubblico che incessantemente balla, si muove, batte le mani in una grande festa collettiva, divertente e fresca (a dispetto della temperatura).
I quattro conquistano a colpi di chitarra, chiacchiere e divertimento e lo fanno in maniera onesta, reale, senza piaggeria o falsità scenografica (se non il giusto). Sul palco ci sono loro e la loro musica che è figlia (o forse nipote) degli anni ’70 ma riportata all’oggi, attualizzata e quindi moderna pur nella sua essenza originaria.
Fa caldo ma il concerto è perfetto
Un concerto dove si rasenta la perfezione. Giusto è lo stile, il modo di porsi, perfetti suoni e volume, divertente lo spettacolo e il controllo di palco e pubblico (con cui Luke interagisce molto), Qualche pecca solo sulla scaletta che ha un piccolo cedimento verso la metà, ma è un peccato veniale, perché sono molti di più gli episodi travolgenti e più che convincenti.
Il quartetto di Derby ha esplorato la propria discografia proponendo anche la cover di un brano di Lorde e un tuffo (in apertura di bis) nei Queen con un accenno (la prima strofa) di “Bohemian Rhapsody” per piano e voce del solo Luke. Hanno anche annunciato dal palco che a novembre uscirà il loro nuovo quarto disco dal titolo “Pretty Vicious” di cui hanno proposto in anteprima una adrenalinica tittle track segnata da un bel solo di chitarra.
Fa caldo ma gli Struts sono una vera rock band
Ad ogni concerto gli Struts dimostrano di essere una incredibile live band, capaci, proprio dalle assi del palcoscenico, di dare il meglio di sé, mettendo in pratica tutti gli insegnamenti dell’inossidabile e immortale scuola del rock’n’roll e del glam rock. Avvicinabili ai Greta Van Fleet e ad altre rock band del nuovo millennio i quattro portano alta la bandiera del rock, una tradizione musicale che per più volte e da più parti viene data per morta ma che alla fine, pur nascosta sotto le ceneri, continua a vivere e a proliferare. Insomma i costruttori di chitarre elettriche (e degli altri strumenti della tradizione) grazie a queste ed altre band (includere anche quella italiana) possono contare su bei bilanci, perché la sei corde, vivaddio, ha ancora un ruolo primario nel mondo del rock.
Da non perdere.
Scaletta
Dirty Sex Money
Body Talks
Fallin With Me
Too Good At Raising Hell
Kiss This
Primadonna Like Me
All Dressed Up: With Nowhere To Go
In Love With a Camera
One Night Only (Luke al piano)
Mary Go Round (Luke al piano e Adam all’elettrica)
Low Key In Love
Royals (Lorde cover)
Guitar Solo
Wild Child
Pretty Vicious
I Do It So Well
Where Did She Go
Put Your Money on Me
Encore
Bohemian Rhapsody (accenno con Luka al piano)
Fire (Luka solo al piano)
Could Have Been Me
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