FRANCESCO RENGA e FILIPPO NEK NEVIANI: è nato un nuovo artista, Renganek (Intervista)
FRANCESCO RENGAFILIPPO NEK NEVIANI
Arriva il disco “Renganek” e il tour prosegue nei teatri
Intervista di Luca Trambusti
Questa estate Francesco RengaFilippo Nek Neviani sono stati impegnati in un tour congiunto che li ha visti esibirsi in parecchie date all’aperto. Il progetto ha una genesi particolare. L’idea iniziale doveva essere quella di una sola data all’Arena di Verona per celebrare la loro amicizia, le loro pluridecennali carriere artistiche che già più volte si sono incrociate.
Poi, l’idea ha preso piede, e si è concretizzata in un vero e proprio tour che in alcuni casi ha sostituito le date già in calendario per Francesco Renga (altre sono state cancellate). Il tutto sotto il segno dell’amicizia e della reciproca collaborazione.
Con il tempo e il gradimento del pubblico il tour si è allargato anche all’autunno entrando nei teatri e con una data speciale al Mediolanum Forum di Milano. Non sono arrivati però solo nuovi live, ma anche un disco d’inediti “RengaNek” (dall’8 settembre 2023) che include anche i due singoli usciti nell’estate e già portati sul palco nei concerti.
Ci siamo fatti raccontare tutto ciò che è successo e succederà dai due protagonisti.
Qual è l’elemento essenziale di questo progetto?
(Nek) L’amicizia e il divertimento. Non c’è nessun calcolo, velleità di classifica per quanto riguarda il disco, solo la voglia di festeggiare le nostre carriere e condividere le nostre canzoni con il pubblico
(Francesco Renga) E il pubblico questo lo percepisce e condivide con noi il divertimento e la partecipazione al concerto. La voglia era proprio quella di mettersi in gioco, in discussione. Però, appunto, giocando e divertendosi. Abbiamo pensato con una testa diversa da quella con la quale ci siamo sempre approcciati al nostro modo personale di esprimersi.
Ma com’è strutturato il concerto?
(Nek) Sono pezzi miei e suoi che vengono cantati insieme. Ci sono parti in cui sono io che gestisco i tempi, altre Francesco. Ci accompagna una band mischiata, composta da alcuni dei bravissimi musicisti dei nostri gruppi così da avere un gruppo che sa elaborare entrambe le sonorità. Si sentirà Francesco che canta le mie canzoni e io le sue. Tanta roba in condivisione.
(Francesco Renga) Questa è anche la maggior curiosità del pubblico: scoprire come sono le nuove versioni. Non si tratta solo di un nuovo arrangiamento, ma di un nuovo modo di interpretarle.
(Nek) Così non è un concerto di uno di noi, il risultato è qualcosa di diverso, lo si sente anche sul disco, è una sorta di terzo artista: Renganek appunto. Abbiamo dovuto adattarci a questo stile, a questa mentalità. Certo cantare un brano come “Laura non c’é” di fronte all’autore e al suo pubblico non è facile (Ride).
In scaletta avete anche “Il solito lido”, il singolo “comune” che anticipava il disco che avete realizzato insieme. È un brano un po’ particolare, fuori dai vostri schemi.
(Francesco Renga) È un brano che ho portato io. In effetti sì, è un po’ particolare e io da solo non lo avrei mai fatto uscire. Però con la nostra unione non è stato azzardato. C’è molta ironia.
(Nek) Quel brano rispetta e riflette in pieno lo spirito di questo progetto. L’unione ci ha permesso di andare oltre le aspettative del pubblico e le nostre consuetudini. In quello che stiamo facendo c’è un’apertura maggiore alla creatività, arriviamo anche a prenderci in giro da soli, senza essere troppo concentrati ognuno su se stesso. C’è una libertà espressiva che poteva esistere solo in coppia. In tour come nel disco.
(Francesco Renga) Questa idea di dividersi e condividere le responsabilità, le scelte e l’approccio mi ha fatto ritornare l’idea e l’atmosfera del gruppo, che era dai tempi dei Timoria che non vivevo più.
Cosa avete scoperto uno dell’altro?
(Francesco Renga) Il senso del tempo, il timing di Filippo che io non ho, anche nel modo di portare la voce. Filippo è un musicista vero e preciso, mette attenzione e cura nei particolari. Io sono più istintivo, mi fido molto dei miei musicisti. Lui è una macchina da guerra.
(Nek) Francesco mette una cura elevata nei testi. Mi piace cantare frasi che non ho mai cantato, per me nuove. Le mie sono meno sofisticate perché più diretto sui concetti. Lui dice delle cose in modo diverso, rispettando la poetica e attento ad ogni singola parola, io molto meno. Poi la sua caratteristica è quella di una melodia larga e una struttura metrica che poche volte ho affrontato.
Ma invece come nasce questo disco “Renganek”?
(Nek) Con uno spirito simile a quello del progetto live. Siamo molto felici di questo percorso insieme, siamo amici e in questo progetto prima arriva l’amicizia, poi la strategia che lasciamo ad altri che la sanno fare meglio di noi. Il nostro stretto legame ha prodotto un forte entusiasmo. Tutto doveva limitarsi alla festa in Arena ma non ci è più sembrato sufficiente. Doveva essere un progetto live ma poi è nato anche un disco che non era previsto. Abbiamo ascoltato dei nuovi brani che ci piacevano e da lì è arrivata un’alchimia, una comune visione musicale che ha fatto nascere questo disco che viviamo con grande gioia, che va oltre le questioni anagrafiche perché porta un entusiasmo adolescenziale.
(Francesco Renga) È un disco figlio della voglia di tornare a divertirsi, di questa amicizia e di un continuo confronto tra noi due. Francamente dopo 40 anni di musica per me l’idea di rimettermi a fare un disco da solo non mi entusiasmava per niente. Questa occasione è stata invece positiva perché mi ha fatto fare delle cose che da solo non avrei fatto. È un progetto per il nostro pubblico, senza nessuna velleità di classifica o di ricerca di hit.
Ora vi attende una nuova fase di questo tour. Avete un intero disco da presentare nei teatri e con la data speciale al Forum di Milano. Cosa cambia? Cosa porterete sul palco di quel disco?
(Nek) Non cambia niente, nel senso che suoneremo e canteremo i soli singoli estratti dall’album, incluso l’ultimo “Inspiegabile” perché il live è un’altra cosa e vive tutto sulle nostre hit, è un momento di festa in cui la gente canta e partecipa. Vogliamo far cantare e divertire la gente. Il tour chiede caos ed entusiasmo e lo si può avere solo con le canzoni conosciute. Se ne metti una non famosa senti subito calare il livello di partecipazione.
Questi tutti gli appuntamenti live di FRANCESCO RENGA FILIPPO NEK NEVIANI
02 luglio – Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – ROMA
05 luglio – Marostica Summer Festival – MAROSTICA (VI)
11 luglio – Anfiteatro dell’Anima – CERVERE (CN)
14 luglio – Parco Vistarino – SASSUOLO (MO)
29 luglio – Festival di Majano (Area Concerti) – MAJANO (UD)
01 agosto – Oversound Music Festival – LECCE
02 agosto – Castello Tramontano – MATERA
04 agosto – Banchina San Domenico – MOLFETTA (BA)
07 agosto – Piazzale D’Alaggio (Festival 20Eventi) – PIOMBINO (LI)
13 agosto – Arena Dei Pini – BAIA DOMIZIA (CE)
16 agosto – Roccella Summer Festival – ROCCELLA JONICA (RC)
17 agosto – Mercati Saraceni – CIRÒ MARINA (KR)
19 agosto – Arena 3040 – CAROVIGNO (BR)
26 agosto – Teatro Antico – TAORMINA
27 agosto –Teatro Valle Dei Templi – AGRIGENTO
02 settembre – Piazza dei Cavalieri (Summer Knights) – PISA
05 settembre – Arena di Verona – VERONA
07 settembre – Piazza della Loggia – BRESCIA
09 settembre – Planet Arena – PAESTUM (SA)
07 ottobre – Mediolanum Forum di Assago – Milano
10 settembre – Teatro Gabriele D’Annunzio – PESCARA
11 ottobre – Teatro Augusteo – NAPOLI
12 ottobre – Teatro Team – BARI
16 ottobre – Europauditorium – BOLOGNA
19 ottobre – Teatro Verdi – FIRENZE
21 ottobre – Teatro Colosseo – TORINO
I biglietti sono disponibili in prevendita su www.ticketone.it e nei punti vendita abituali.
Per info: www.friendsandpartners.it