MARRAGEDDON: cosa hai combinato Marra?!?!? (Recensione concerto e Photogallery)

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MARRAGEDDON
23 settembre 2023
Ippodromo SNAI La Maura
Milano

Recensione di Luca Trambusti
Voto: 8

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Le poche ore, se non minuti, che hanno preceduto l’inizio di Marrageddon, il festival di rap/urban ideato da Marracashandato in scena a Milano, sono state “scoppiettanti”. La prima notizia è il sold out a Napoli, nella replica dell’evento che si svolgerà a una settimana esatta di distanza da quello di Milano. 55.000 sono gli spettatori attesi nel capoluogo campano, per un totale di 140.000 biglietti venduti per le due date. Il che significa che a Milano c’erano 85.000 presenti…. Complimenti.

La pioggia e il fango

Subito dopo questa comunicazione su Milano, in particolare sulla zona dell’evento, si è abbattuto un nubifragio che per una ventina di minuti ha flagellato l’Ippodromo rendendolo alla fine un pantano di pozze e (tanto) fango. Ma poco ha importato per i presenti, che scarpe sporche, si sono ugualmente divertiti e appassionati per ciò a cui hanno assistito. Peraltro con l’inizio delle esibizioni la zona è stata baciata dal sole, da un tramonto spettacolare e illuminato anche da una emozionante mezza luna salita sulla location.

La collaborazione e i giovani

Marrageddonpoteva sembrare un azzardo. Era la prima volta che in Italia si organizzava un evento simile, un momento in cui si mettono insieme il presente e la storia della musica, tra rap, trap e urban italiana. A parte la ricchezza della scena è sceso in campo (o forse, vista la location, in pista) un gruppo di artisti che hanno mostrato un forte spirito di collaborazione, un senso di comunanza artistica e di rispetto reciproco.

È stata una lunga giornata, iniziata alle 16,30 con i DJ set, proseguita con alcuni dei nomi nuovi ed emergenti della scena urban e qualche sorpresa rispetto alla scaletta originaria. Sul palco sono saliti Kid Yugi,Miles, Anna, Paky e Shiva ai quali si sono aggiunti inattesi Ensi e Nerone in un set comune e una breve apparizione a sorpresa di Tedua ( Kid Yugi con lui sul palco) a fare da cerniera tra le nuove generazioni e la “storia” di questo genere.

Fabri Fibra

Il cambio netto di passo arriva con il set di Fabri Fibra che mostra a tutti come si possa tenere il palco con grande convinzione, con energia e con una musica (che per certi versi ha un sapore antico) ritmata su cui si appoggiano delle liriche più “mature” di quanto sentito sinora. Fabri è stato fulminante, accattivante e coinvolgente, tanto che il pubblico, tra lo spontaneo e il “suggerito”, acclama uno dei nomi storici e pietra miliare del rap italiano che per l’occasione viaggia a ritroso nella sua carriera. La parte di Fabri si chiude anche con un po’ di emozione che ha accompagnato tutta l’esibizione.

Salmo

Ecco poi arrivare Salmo, altra colonna della scena attuale. Il suo è un rap più duro, più selvaggio, molto ritmico e “cattivo”. Salmo sul palco appare tutto di rosso vestito (inclusi i guanti) e accompagnato dal suo Dj di riferimento (in tutta la lunga giornata si è visto un solo strumento sul palco, dove tutto si è svolto con le basi nelle mani dei producer). Il set di Salmo (alla fine sudato e stremato) porta con se anche le collaborazioni. Sul palco infatti salgono Fabri Fibra, Noyz Narcosa cui si aggiunge la prima esibizione di Marracash che appare in scena con una maschera ma è ugualmente perfettamente riconoscibile e accolto dagli oltre 80.000. Poi Salmo si sposta alla consolle e inizia a dare vita a un Dj set molto techno Dance su cui lui e il pubblico si scatenano, nonostante il fango. La sua esibizione si chiude dopo applausi e ovazioni su una versione a cappella di “Lunedi”. Da brividi.

Marracash

Passa una manciata di minuti e arriva l’headliner e ideatore di Marrageddon. Ovviamente Marracash è la star della serata e lui non delude, anzi conquista il pubblico che rafforza stima, affetto e passione verso questo rapper che dalla periferia di Milano, il suo quartiere la Barona, ha messo d’accordo e convinto l’Italia e anche la giuria del Premio Tenco, solitamente così lontano da queste forme espressive, tanto da consegnarli il premio come miglior disco dell’anno 2022 con “Noi, Loro, Gli Altri”. Marra ha saputo anche portare 250.000 spettatori ai concerti del suo ultimo tour. (Gli manca solo un tour negli stadi… e ci potrebbe stare)

Sul palco con lui appaiono anche dei ballerini che coreografano le sue canzoni. Lui è “carichissimo”, il pubblico anche, e la magia della serata, sinora in crescendo, esplode, come se tutto fosse innescato da una scintilla.

Tre sono le parti dello show di Marra: la prima in solitudine (si aggiunge Salmo e appare in video Baby Gang che Marra invita a non giudicare per i suoi guai giudiziari (“perché le cose non sono mai sempre bianche o sempre nere” dice il rapper della Barona). Anche il suo show è una sorta di greatest hits, una sfilata di successi che il pubblico apprezza e condivide con lui che stacca rime in velocità per esprimere idee e concetti.

Marracash e i suoi ospiti

Nella seconda parte lo raggiunge sul palco Guè. Ed è un’esplosione e un attestato di amicizia vera, di voglia di divertirsi, di stare insieme e in qualche modo di smorzare la tensione che Marra ha fatto accumulare nella parte precedente. Un set pieno di successi che si conclude su “Love”.

Ma non è finita anche se il pubblico pare già soddisfatto. Arriva il terzo e ultimo atto di questa convincente e vincente performance, una parte che propone un ulteriore affaccio sul palco di tanti amici e colleghi. Si parte con Mahmood, seguono Blanco, Madame, Lazza e Paky insieme, il pianista Claudio Guarcello e il tenore Cristobal Campos. Un altro bello scampolo di musica di livello che finisce l’opera di conquista del pubblico.

Far squadra

Una festa, una celebrazione di tante personalità (ognuna con il suo ego) che tuttavia per l’occasione si sono dimostrati bravi a fare squadra guidati da un allenatore regista di grande abilità com’è stato Marracash.

Perfetta anche la parte organizzativa. Dal palco ritmi serrati, tutto è rimasto nei tempi segnalati nonostante qualcosa si sia aggiunto per strada. Marrageddon ha dimostrato la vitalità di una scena, la sua dinamica, anche la sua varietà e complessità. Per una sera il presente di questo genere si è fatto luminoso grazie a una magica intuizione e il coraggio di Fabio Bartolo Rizzo, in arte Marracash.

Ora il festival arriva a Napoli

Ora Marrageddon si replica a Napoli dove sabato 30 settembre 2023 saranno in 55.000 a decretare e suggellare il trionfo del festival.

Il programma con gli orari

16.30 Radio Deejay E M2o With Wad 
16.55 Dj Ty1 Vs Dj Zak #hiphop50
17.20 Nayt 
18.05 Madame 
19.00 Ernia 
19.20 Geolier 
20.15 Lazza 
21.15Marracash (+ Santeria Set Con Guè)


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