DAVE MATTHEWS BAND: travolgenti virtuosismi potenti e creativi recensione concerto e scaletta live Milano

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Era il 3 aprile 2019 l’ultima volta che la DAVE MATTHEWS BAND si esibiva in Italia ed era proprio, come adesso, al Forum di Milano. Quella milanese del 2019 era la terza e ultima data italiana, prima si erano esibiti a Padova e Bologna.

Dave Matthews con la sua band torna dopo 5 anni di assenza e lo fa con due date a Milano e Firenze. Il primo appuntamento, quello milanese, richiama un pubblico molto attento e appassionato della proposta artistica della band. E con le 2 ore e 40 minuti di concerto ne avranno di che sfamare la loro voglia di musica della band.

A causa della proverbiale lunghezza dei live del gruppo americano l’inizio è fissato alle 20 e alle 20,15 la formazione entra in scena in maniera un po’ strana. Si spengono le luci, i musicisti vanno sul palco alla spicciolata senza musica e ci vuole qualche secondo prima che inizino a suonare.

Come consuetudine la DMB ogni sera propone una scaletta nuova, originale e anche per il live di Milano non è stato differente, con qualche brano che è stato eseguito per la prima volta in questo tour europeo.

Assistere a un concerto della Dave Matthews Band è come entrare in una bolla dove tempo e stile si annullano. Ciò che arriva dal palco è infatti un miscuglio di stili che lascia stupefatti per l’abilità con cui sono assemblati. Lo stesso per l’aspetto temporale, si entra in un contesto che come un buco nero inghiotte gli anni ’70, ’80, 90 e ’00 creando suoni e atmosfere sospesi, non collocabili appunto nello stile e nello spazio tempo. Una formula unica, irripetibile. È la formula della Dave Matthews Band.

Dopo la parte iniziale del concerto, maggiormente dedicata alla “canzone”, la musica (ma ci vuole una quarantina di minuti) decolla e comincia a dilatarsi, si espande in durata, mischia e tritura, concedendo spazio a ogni singolo musicista, che è chiamato a parti soliste appassionanti e suonate con estrema accuratezza tecnica e qualità generale. Non sono in sostanza freddi virtuosismi. Questa di fatto è la chiave di lettura del concerto: 2 ore e 40 che sono un flusso continuo di assoli, alternati a momenti più corali della band, che in alcuni casi diventano occasioni in cui la velocità rallenta, si fa più tranquilla a differenza dei momenti più torrenziali.

Un’esibizione che alla fine risulta muscolare, continua, affascinate da cui il pubblico si fa travolgere. È una formula sicuramente potente che affida a fiati e chitarra i suoi momenti salienti ma che alla fine in alcune occasioni, pur nelle differenze, si ripete nello schema.

Certo che la fantasia esecutiva e le ampie libertà musicali che la band si prende affascinano sempre. Il flusso è quello delle jam, con gli strumenti che si scambiano in maniera esaltante le posizioni di primo piano sonoro. I vari soli ruotano intorno alla voce e chitarra acustica del band leader Dave Matthews e all’incessante base ritmica. Ad accompagnare la musica ci sono luci e proiezioni sul grande schermo alle spalle della band.

Alla fine del concerto i fan escono, subito dopo le note di “All Along the Watchtower” cover di Bob Dylan, con le orecchie piene di musica suonata ad altissimi livelli tecnici, soddisfatti di quanto si è sentito, sfamati dalla durata del concerto dell’esibizione.

Tutto perfetto? Si per i fan. Gli altri sono affascinati dalla dilatazione sonora, dalla libertà creativa che la band si prende sul palco, confermando che è il contesto migliore per il loro stile musicale.

Scaletta live Milano

Pig
Samurai Cop (Oh Joy Begin)
Walk Around the Moon
Funny the Way It Is
Looking for a Vein
Madman’s Eyes
Stolen Away on 55th & 3rd
The Only Thing
You & Me
Seek Up (debutto nel tour)
So Much to Say
Anyone Seen the Bridge
Too Much
Break Free
Crush
Virginia in the Rain
Rooftop
Pantala Naga Pampa
Rapunzel

Encore:

Here on Out (debutto nel tour)
Singing From the Windows
All Along the Watchtower

https://www.facebook.com/davematthewsband

DAVE MATTHEWS BANDrecensione concerto e scaletta live Milano


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