BLACK CROWES: va bene anche se fischiano le orecchie Recensione e scaletta concerto Milano

Condividi

Dopo il concerto del 13 ottobre 2022 con cui i BLACK CROWES festeggiavano i 30 anni dell’uscita del loro album d’esordio “Shake Your Money Maker” (Leggi qui la recensione) i due fratelli Robinson (Rich alla chitarra e Chris alla voce) tornano a Milano e lo fanno con il tour per presentare il nuovo disco “Happiness Bastards” uscito lo scorso marzo che, dopo 15 anni, li ha visti tornare a pubblicare nuovo materiale.

BLACK CROWESRecensione e scaletta concerto Milano

“Happiness Bastards” è un disco convincente che la band presenta con un tour mondiale che a Milano (come in altre occasioni) fa tappa in un teatro, per l’occasione il capiente Arcimboldi. È strano vedere una rock band sanguigna, passionale, che richiede un approccio “fisico” alla musica esibirsi in un teatro che infatti resta tale sono nell’attesa della band (ad accompagnare l’ingresso del gruppo dopo l’apertura dei Jim Jones All Stars una bellissima colonna sonora che ha incluso Kim Fowley, Dwight Twilley Band e The Replacement). Alla prima nota tutti in piedi!!!! e non poteva essere altrimenti.

Alle 21.14 si spengono le luci parte la musica degli Ac/Dc e la band sale sul palco pronta a dare la prima frustata rock a quella che sarà una serata tutta all’insegna di questo stile.

Le chitarre

Chitarre infuocate, riff micidiali, soli fulminanti a volte lunghi sono gli ingredienti che mettono in campo i due chitarristi Rich Robinson e l’argentino Nico Bereciartua che si alternano nel ruolo di solisti e/o di “riff maker”. Con loro il rientrante bassista originario della band Sven Pipien e un cartonato in dimensione reale di “papà” Chuck Berry. È su questo tappeto chitarristico che si basa tutta l’architettura sonora del concerto. È una struttura solida, impattante, che permette al cantante Chris Robinson di esibirsi in una grande performance vocale e spettacolare. Mai fermo, sempre al centro dell’attenzione, istrionico anche quando è la musica protagonista della scena.

Ma tutto gira alla perfezione, la musica è incessante, martellante, potente e dirompente. Le canzoni si alternano con una grande fluidità e la scaletta pesca dall’ultimo album ma guarda anche al passato recuperando brani dai primi tre dischi, con dei momenti veramente di altissimo livello. Si aggiungono poi tre cover. “Hard to Handle” (di Otis Redding) singolo di successo agli albori della band, si balla il classico rock’n’roll con “High School Confidential” di Jerry Lee Lewis e infine nei bis “God’s Got It” di Reverendo Charlie Jackson.

I Black Crowes sono una macchina potentissima, lanciata a tutta velocità che ha solo un rallentamento con una ballata (“She Talks to Angels”), un unico momento di “relativa” intimità. Per gli amanti del rock è oro puro, medicina per il cuore che pulsa adrenalinico al ritmo del rock.

Energia e potenza

In 90 minuti precisi la band emoziona, galvanizza e carica i presenti, un pubblico molto soddisfatto, mettendo in mostra una grande forma artistica e la ritrovata pace tra i due fratelli. Band di “genere” e di grande riscontro (non pop o mainstream) i Black Crowes nella loro carriera hanno mostrato parecchi “alti” ma anche parecchi “bassi” e in questo momento sembrano bel alti sulla china. Lo ha dimostrato il disco e anche questo concerto. Una sferzata di vitalità, una botta di energia e di potenza che fa bene agli amanti del rock.

Le orecchie fischiano? Ma chi se ne frega. Ogni tanto ci vuole!!!

Scaletta:



Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *