ALTIN GUN: Ballando sul Bosforo Recensione concerto live Milano
ALTIN GUN
Recensione concerto live Milano
14 giugno 2024
Circolo Magnolia
Milano
Recensione di Luca Trambusti
Voto: 9
Non sono certo un gruppo mainstream gli ALTIN GUN, sangue olandese e turco nelle vene, eppure sono riusciti a raccogliere un discreto pubblico al loro terzo concerto nell’estate italiana. Dopo Roma e Bologna il quintetto arriva a Milano, ospite del Magic Garden Festival che si è svolto all’interno dell’area verde del Magnolia in quello spazio dove l’Idroscalo di Milano, con il suo bacino e il parco, confina con l’aeroporto Linate del capoluogo.
Così in una fresca serata in questa estate che tarda ad arrivare, il quintetto è salito sul palco accolto dall’interesse del pubblico, evidentemente ben cosciente di ciò che stava per iniziare. E ciò che è arrivato ha letteralmente confermato la passione della platea.
Quello che propongono gli Altin Gun (la traduzione dal turco significa “Giorni d’oro”) è un mix esplosivo. Nella loro musica s’incrociano e si mischiano: funk, folk, musica etnica, psichedelia e rock. Con addirittura qualche eco “pinfloydiana”, una commistione esplosiva che genera ritmo, energia e che nella sua dimensione live travolge gli ascoltatori, li coinvolge. E visto l’alto tasso ritmico (batteria, percussioni e basso viaggiano a 1000 all’ora) è letteralmente impossibile restare fermi.
Alla base ritmica si aggiungono una tradizionale chitarra elettrica e soprattutto un saz – o chitarra saracena, uno strumento a corda, tipico della Turchia, dal manico molto lungo e con una cassa (ovale) di differenti dimensioni. É questo lo strumento che contribuisce a dare quel sapore etnico, folk che contraddistingue la band oltre al cantare in turco.
Ma non basta, a dare ricchezza al suono degli Altin Gun arrivano anche diverse tastiere che sono quelle che forniscono l’atmosfera da club. Azzerando ogni distanza spaziale si passa infatti con la massima disinvoltura dal Bosforo a un club europeo che potrebbe essere a Londra, ma ancor più a Berlino, dove la comunità turca è numerosa o a uno di Amsterdam da cui i cinque arrivano.
Lo scopo degli Altin Gun è quello di far ballare… e ci riescono benissimo. Chiunque nello spazio ampio si muove come meglio crede, nella massima libertà espressiva e corporea. Si balla in coppia, si balla da soli, o anche semplicemente si segue il ritmo dondolando sulla stessa mattonella. Quello che conta è essere “presi bene” dalle atmosfere che la band sa costruire.
I cinque sul palco in realtà spariscono come individualità, non concedono nulla allo spettacolo e la loro musica scorre “liquida”, inarrestabile, compatta nella sua struttura. È un flusso continuo in cui anche le singole canzoni si annullano e così per una sera ‘fanculo ad una scaletta suddivisa per brani. Tutto è funzionale allo scopo principale: quello del ballo.
Ed è anche nel nome della danza che spesso le frasi si ripetono, martellano e danno modo di conoscere i ritmi su cui muoversi all’insegna di uno psichedelico “folk funk” coinvolgente e inarrestabile.
Non stupitevi dunque se a un certo punto, dopo soli 70 minuti, sul più bello, quando avete preso confidenza con il ritmo, la band saluta e lascia il palco, per poi tornare per un solo brano di bis. È giusto così: sono i tempi corretti per evitare che arrivi anche solo un accenno di ripetitività o di noia. In tal modo la serata lascia un sapore fresco in bocca, una giusta dose di soddisfazione e la voglia di poterli riascoltare quanto prima.
Ecco, a tal proposito: a questo giro chi li ha visti li ha visti, chi li ha persi li ha persi. Ci permettiamo però di darvi un consiglio: se li rivedete passare dalle vostre parti (ovunque esse siano) non perdeteli perché sono divertenti, vitali, coinvolgenti e soddisfacenti. Anzi, speriamo, a grande richiesta, un loro possibile ritorno in Italia dove erano già stati nel 2017, 2020 e 2022.
Troppo piacevoli e accattivanti. Da vedere e rivedere e quando finiscono si ha un elevato senso di gradimento e di leggerezza, ma non di banalità.
ALTIN GUN Recensione concerto live Milano
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