XAVIER RUDD: le belle e buone vibrazioni Recensione concerto e scaletta live Milano

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Nei tour europei diXAVIER RUDDuna o più date in Italia non mancano mai. È così da anni ed anche per questo “World Order Europe Tour”, che accompagna l’uscita dell’EP “Freedom Sessions(29 marzo) preceduto dalla pubblicazione del primo singolo in due parti, “World Order”.

L’appuntamento con la prima delle cinque date estive (vedi sotto calendario e dettagli) è al Magnolia, locale all’aperto alle porte di Milano e vista la stagione e ancor più la facilità di parcheggio in città durante il giorno (indice di svuotamento dell’area metropolitana) l’affluenza è decisamente ottima e l’area è affollata e carica di buone vibrazioni.

Da solo ma non vuoto

Dopo il set chitarra e voce di Joshua Radin viene tolto il telo che copre la strumentazione e appaiono una sedia, una tastiera e una batteria e l’immancabile e caratteristico didgeridoo, tutti strumenti ai quali Xavier Rudd si alternerà nel corso della sua esibizione. È lui solo sul palco, un one man band capace di riempire però la scena come se ci fosse un’orchestra.

Oltre agli strumenti il 46enne artista australiano fa un sapiente uso dell’elettronica, riempiendo il suo suono con la creazione e sovrapposizione “in diretta” dei loop dei suoi stessi strumenti e/o voce e di una percussione a pedale. A parte questi innesti elettronici il concerto è prevalentemente acustico, con chitarra e batteria come protagonisti principali della serata.

Quello che mette in scena Xavier è un inizio molto intenso, in cui lancia al pubblico, pronto a ricevere, una serie di buone vibrazioni, creando un’atmosfera densa, intensa e affascinante per quanto lenta e avvolgente. Ma questo è parte integrante del suo mondo musicale, specchio della filosofia di vita dell’artista, rispettosa dell’ambiente e dell’altro, uno sguardo diverso e critico sulla società moderna.

Ma già alla terza traccia, “Twist” c’è un cambio, quando si siede alla batteria accompagnandosi con un’armonica a bocca. Poco dopo entra per la prima volta il didgeridoo, lo strumento di origine aborigena, ancestrale e dal suono ipnotico che aggiunge un carico insolitamente emotivo.

Da lì in avanti sarà un continuo cambio tra gli strumenti che Xavier farà per tutta la serata.

Le good vibration

Nell’aria si respira una pacatezza, un’atmosfera di coinvolgimento, un inseguirsi di onde di buone vibrazioni, una comunione tra il pubblico e l’artista. Sensazioni che per esprimersi non scelgono la potenza sonora quanto l’intensità e i ritmi lenti, scanditi, come magari quelli del reggae che troviamo la prima volta in “Ball and chain” con tanto di citazione di Bob Marley e che tornano altre volte nel corso della serata.

Si sale di potenza sonora (ma intendiamoci non c’è niente di rumoroso) e di ritmo con una lunga versione di “Let Me Be” seguita subito dopo (a sorpresa) da una bella cover di ”The Boy in the Bubble” firmata da Paul Simon (estratta da quel gioiello capolavoro che è il suo – di Paul – album “Graceland” del 1986).

Ancora colpisce la lunga “World Order”, preceduta da una parte strumentale con un cambio tra chitarra e batteria a cui segue, con un andamento molto variegato, tutta la parte cantata che include anche diversi momenti di “call and response” con il pubblico.

L’apice dell’intensità della serata si raggiunge sulle note di “Spirit Bird” per voce e chitarra acustica, all’inizio della quale è il pubblico stesso a richiedere il silenzio per poi cantare il ritornello e illuminare la platea con gli schermi dei cellulari per catturare video. Il brano, di protesta e speranza con una forte anima ambientalista, assume la sacralità di una preghiera laica e la tensione si scioglie alla fine con un grande e sentito applauso.

Follow The sun e Xavier

Subito dopo, a conclusione della prima parte del concerto prima dei bis, la tensione si stempera con l’arrivo di “Follow The Sun”, la hit che ha dato visibilità mondiale a questo cantautore ispirato e ispiratore. Anche in questo caso lo spirito che anima il brano è quello “alternativo”, di ricerca di nuovi stili di vita, spirito apprezzato dai presenti che cantano con lui in quello che è il momento più atteso della serata

Tutti quanti si va poi a casa dopo i bis, soddisfatti, con un’anima gonfia di buone vibrazioni e la speranza che il mondo possa essere migliore… anche quello della musica.

Per l’occasione Xavier Rudd ha messo da parte la sua spinta ritmica, pochi i momenti in cui si poteva ballare, a favore di un’intensità emotiva e “spirituale”, che ha avvolto e convinto la platea.

Scaletta

Il calendario delle date italiane

Martedì 6 Agosto 2024
Segrate (MI), Circolo Magnolia
Support: Joshua Radin

Mercoledì 7 Agosto 2024
Sogliano al Rubicone (FC), Sogliano Sonica – piazza Matteotti
Biglietti disponibili su Ticketone.
Posto unico in piedi: € 27,00 + prev. / € 30,00 in cassa la sera del concerto
Support: Joshua Radin

Giovedì 8 Agosto 2024
Livorno, Fortezza Nuova – Scali della Fortezza Nuova
Inizio concerti h. 21:00
Biglietti disponibili su Ticketone e Ticketmaster.
Posto unico in piedi: € 25,00 + prev.
Support: Joshua Radin

Venerdì 9 Agosto 2024
NUOVA VENUE: Paestum (SA), Noisy Naples 24 / Dum Dum Republic – via Laura Mare
Inizio concerto h. 21:30
Biglietti disponibili su ETES.
Posto unico in piedi: € 25,00 + prev.

Sabato 10 Agosto 2024
Valico di Castelluccio di Norcia (PG), Suoni Controvento / Loc. Scentinelle
Accesso ai varchi consentito solo se muniti di biglietto dalle h. 16:30 – Inizio concerti h. 18:00
SOLD OUT!!!

XAVIER RUDD: le belle e buone vibrazioni Recensione concerto e scaletta live Milano

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