BLACKBERRY SMOKE: il granitico guitar rock Recensione live e scaletta concerto Milano

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A un anno e mezzo di distanza dalla loro ultima apparizione in Italia (Leggi qui la recensione) tornano i georgiani BLACKBERRY SMOKE, per presentare il nuovo album “Be Right Here”. Rispetto al live del 2023 c’è una brutta novità. Purtroppo il batterista Brit Turner, uno dei fondatori della band e fratello del bassista, non c’è più. A marzo di quest’anno un tumore se l’è portato via. Sul palco è stato sostituito da Kent Aberle.

Nonostante il lutto la band è rimasta saldamente in strada e prosegue la sua intensa attività live. Quella di Milano era l’ultima data di un mese di tour in Europa e U.K. Ora tornano a suonare oltreoceano.

Pur nelle variazioni di umore e di sfumature tipiche di ogni data o tour la band resta uguale a sé stessa. È sempre quel vincente e appassionante mix tra rock’n’roll, blues, country, hard rock, elementi che combinati in differenti dosi tra loro danno forma e vita a quello che viene definito southern rock, stile tipico del sud degli States (i Blackberry Smoke sono di Atlanta) che annovera tra le sue fila band come Allman Brothers Band, ZZ Top, Lynyrd Skynyrd o Molly Hatchet sino ai più recenti Black Crowes.

È un suono marcatamente da guitar band. Infatti le 18 corde delle tre chitarre dei B.S. dominano il suono. I tre chitarristi si intrecciano tra loro, si dividono le parti soliste e ritmiche, “battagliano” a suon di note e scenograficamente si raggruppano per suonare tutti insieme. A sostenere e insinuarsi tra le chitarre ci pensano le tastiere, piano ed organo, che contribuiscono in molti casi a dare, in un serrato fraseggio con le chitarre, una netta impronta rock’n’roll. Impronta ben evidente nel concerto, in particolar modo nella prima parte.

Il live di suo ha una buona dinamica, ci sono scatenati rock’n’roll (i brani migliori dello show), ci sono ballate più delicate con puntate nella psichedelia, atmosfere oniriche, lunghe fughe strumentali, qualche accenno “pop” (o meglio AOR, a impronta radiofonica), “sporcature” blues o spunti country rock. Pochi i momenti acustici, limitati a qualche intro e mai un brano totalmente senza l’arrivo della chitarra elettrica.

Nella sua sostanza il concerto ha momenti granitici, in cui la musica suona forte, con un marchio stilistico evidente e concreto. Il campionario sonoro è sostanzialmente rigido e in questo sta la sua forza. Ci sono momenti esaltanti (la maggior parte) e altri in cui le (poche) “sbrodolature” allungano eccessivamente il tutto.

È impressionante notare come il pubblico però conosca il repertorio della band. Evidentemente sono conosciuti e apprezzati e non a caso, dal 2015, hanno sulle spalle sette date in Italia, sei a Milano e una a Roma.

A fine concerto durante i saluti, a musica finita, sul palco appare uno striscione con la foto del defunto batterista Brit Turner, tenuto dalle mani di tutti i componenti. Sempre al batterista hanno dedicato “Yesterday”. I BS non hanno perso nemmeno l’occasione di rivolgere un pensiero alle popolazioni degli stati del sud alle prese in quel momento con un uragano.

Convincono, appassionano e “scuotono” le orecchie. Da rivedere con piacere.

Ps: purtroppo i concerti spesso sono disturbati dalle chiacchiere del pubblico, ma mai come in questa occasione. Tanti presenti che non hanno fatto altro che parlare (ovviamente dato il volume della musica) ad alta voce, perdendo completamente il concerto, riducendo, per loro, la musica ad un sottofondo, oltre che disturbare chi invece era lì per sentire.

BLACKBERRY SMOKE Recensione live e scaletta concerto

Rispetto a quanto indicato nei bis hanno aggiunto “Willin'” cover dei Little Feat

https://www.facebook.com/BlackberrySmoke


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