FRANCESCO DE GREGORI: non famose ma lo stesso belle recensione concerto e scaletta live Milano
FRANCESCO DE GREGORI
Live Milano
29 ottobre 2024
Teatro Out Off
Milano
Voto: 8
Recensione di Giorgio Zito
Quello che ha preso il via ieri sera al Teatro Out Off di Milano è un piccolo grande evento per la stagione musicale milanese e non solo: FRANCESCO DE GREGORI ha prenotato questo piccolo teatro per circa un mese per una serie di concerti dal titolo “Nevergreen – Perfette sconosciute”, con l’intento di presentare quelle canzoni del suo repertorio meno famose o comunque sovente dimenticate dalle scalette dei suoi concerti, evitando i soliti classici.
De Gregori spiega
Grande quindi l’attesa per queste serate già tutte esaurite da tempo. Alle 21 in punto il cantautore, accompagnato dalla band di fedelissimi musicisti, sale sul palco, saluta il pubblico e spiega il significato del titolo della serata, avvertendo che chi non ha letto bene la locandina e quindi si aspetta i soliti classici, rischierà di rimanere deluso, ironizzando su chi durante i concerti chiede per esempio “Pablo”: stasera sarà inutile chiederli.
Ogni sera la scaletta sarà diversa, così come cambieranno gli ospiti, quindi il cantautore romano avverte che chi ha preso il biglietto solo per stasera, visto che le serate sono tutte esaurite, “si attacca”.
De Gregori scherza
Un De Gregori in ottima forma, con voglia di scherzare, che ironizza anche sul sold out: “ormai sembra che se non fai sold out sei uno sfigato, per questo ho preso un teatro da 200 posti”. Altri due avvertimenti prima di iniziare: avverte che parlerà molto per introdurre i brani, anche se non ne spiegherà il significato, e che chi vuole può fare foto e filmare, ricordando però che per portare a casa una cartolina ricordo di un minuto rischia di perdere la visione d’insieme.
Il brano che apre il concerto è uno di quelli più misteriosi: per anni critici e appassionati hanno creduto di sapere chi fossero i “quattro cani per strada”: stasera il mistero non viene svelato, però De Gregori dice i quattro cani esistono, ma non sono quelli che tutti hanno sempre immaginato. Così, con una versione un po’ swing di “Quattro Cani”, inizia una serata splendida, ricca di sorprese, dove il cantautore scherza molto e si racconta, quasi in un tentativo di aprirsi al pubblico, lui che a inizio carriera passava per ermetico.
Scherza anche sulla sua presunta “fase ermetica”, quando scriveva canzoni difficili da interpretare, e ripesca dal quel passato la splendida “Cercando un altro Egitto” (“ma non ve la spiego” dice sorridendo). Spiega invece “Gambadilegno a Parigi” e la favola gotica de “L’Uccisione di Babbo Natale” (“due ragazzini, figli di puttana, che uccidono Babbo Natale”) e racconta che l’ispirazione per la favola “Un Guanto”, ripresa dalle dieci tavole dell’artista tedesco Klinger. Per presentare “Caterina” racconta che è dedicata a una ragazza a cui ha voluto molto bene, non dice però che si tratta della folksinger e ricercatrice Caterina Bueno.
Belle Versioni
Altre riprese interessanti sono “I matti” e quella che presenta come una canzone non consigliata a chi è un po’ depresso “Caldo e scuro” in cui si esibisce anche in un assolo all’armonica. Convincono le versioni virate rock blues di “Festival”, il brano dedicato a Luigi Tenco, e quella che definisce la più sconosciuta di tutte, “Numeri da scaricare”, il racconto di uno smistare di treni per Auschwitz, per il quale le persone erano solo numeri e il cui unico compito era fare in modo che i treni fossero in orario: “diffidate di chi fa viaggiare i treni in orario” chiosa. La Storia ritorna ne “Il cuoco di Salò” e in “San Lorenzo”, ispirata da quella foto iconica del Papa in mezzo alle rovine del bombardamento dell’omonimo quartiere romano.
Gli ospiti
In realtà qualche successo o brano più famoso spunta nel corso della serata, come, “BananaRepublic”, l’immancabile “Generale”, o “Alicenonlosa”, eseguita insieme a Pacifico, con cui apre la parte centrale del concerto, quella dedicata agli ospiti.
Finito il brano, De Gregori finge di presentare una canzone nuova a cui stanno lavorando in tre, e dal lato del palco arriva a sorpresa Gianna Nannini per eseguire in trio la bella versione in italiano della dylaniana “It’s All Over Now, Baby Blue”. De Gregori e la Nannini poi si divertono ancora, prima con una versione tirata e rock di “America”, e poi con il piccolo gioiello di “Diamante”. Presente infine anche il capolavoro Rimmel che chiude il concerto.
Formate le coppie, si balla
Mancano ancora due sorprese tenute per i bis; una versione per pianoforte e voce di “Mannaggiaallamusica” e una divertente e solare “Buonanotte Fiorellino”, con De Gregori che invita il pubblico a formare delle coppie e scendere davanti al palco per ballare questo ritmo di valzer: pubblico che accoglie subito la richiesta, compreso il Sindaco di Milano seduto in prima fila.
Finale perfetto di una bellissima serata, la cui unica nota negativa è non poter assistere anche a tutte le altre previste.
Scaletta
Quattro cani
La ragazza e la miniera
Caldo e scuro
Cercando un altro Egitto
I matti
Caterina
Festival
Gambadilegno a Parigi
L’Uccisione di Babbo Natale
Il cuoco di Salò
Numeri da scaricare
San Lorenzo
Generale
Alice non lo sa con Pacifico
It’s All Over Now, Baby Blue con Gianna Nannini e Pacifico
America con Gianna Nannini
Diamante con Gianna Nannini
Banana Republic
Un guanto
Sempre e per sempre
Rimmel
Bis
Mannaggia alla musica
Buonanotte Fiorellino
FRANCESCO DE GREGORI: non famose ma lo stesso belle recensione concerto e scaletta live Milano
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