FAST ANIMALS AND SLOW KIDS: seguire l’istinto animale FESTA TOUR recensione live e scaletta concerto Milano
FAST ANIMALS AND SLOW KIDS
Festa Tour
recensione live e scaletta concerto
04 dicembre 2024
Alcatraz
Milano
Recensione di Luca Trambusti
Voto: 8,5
Era il 21 marzo 2013, lo ricorda il frontman dei FAST ANIMALS AND SLOW KIDS, quando “la band che viene da Perugia” salì per la prima volta sul “prestigioso” palco dell’Alcatraz di Milano. A quell’appuntamento ne sono seguiti altri, nel 2016 e 2017, ed ora è stata la volta del quarto passaggio nel club milanese. Nel frattempo, oltre alle date estive e altri locali in città, il quartetto umbro ha proposto la propria musica in un tour orchestrale che a Milano ha fatto tappa al Teatro degli Arcimboldi il 30 marzo 2023.
Per il loro quarto appuntamento all’Alcatraz i FASK arrivano con il “Festa Tour” e portano nel bagaglio un nuovo disco, “Hotel Esistenza” (il cui primo singolo estratto si chiama “Festa”), uscito il 25 ottobre. Un breve lasso di tempo e volutamente (leggi intervista) la band parte per il tour.
I FASK sono (da tempo) una delle migliori realtà del gotha dell’indie rock in Italia e questo nuovo tour non fa altro che rafforzare questo posizionamento.
Aimone Romizi (voce, chitarra), Alessio Mingoli (batteria, seconda voce), Jacopo Gigliotti (basso) e Alessandro Guercini (chitarre), con il supporto esterno di Daniele Ghiandoni (chitarra e tastiere), mettono in scena uno spettacolo muscolare, potente e istintivo in cui la forza della musica si scontra e s’incontra, come nel loro stile, con le melodie vocali di Aimone e i suoi testi mai banali. A suggello di tutto questo un meraviglioso e strettissimo legame con il pubblico, un empatico abbraccio collettivo e virtuale che unisce il pubblico e la band sul palco. E il tutto si svolge in un Alcatraz imballato in un vero sold out e dove il pubblico canta già anche le canzoni del nuovo album, anche se non ha nemmeno due mesi di vita.
Insomma i FASK sono una certezza, una forza, bravi nello scrivere e nell’eseguire, sanno adattarsi alle esigenze dello spettacolo, del luogo, del pubblico e dello stile. Questo tour è in configurazione rock e tutto il contorno alla musica si comporta di conseguenza ma non riesce a coprire la forza delle canzoni.
I suoni sono muscolari, le luci sono “violente”, ma soprattutto colpiscono la veste emotiva e fisica del frontman che inarrestabile salta, si contorce e si muove da consumata star, sino a fare un surf crowd che, mentre la band suona, lo porta dal palco al bar per consumare un fresco gin tonic.
Otto delle canzoni in scaletta arrivano dal nuovo album “Hotel Esistenza” (che contiene 11 brani), il resto spazia tra il repertorio della band e una (spettacolare) cover.
Il concerto parte forte, da subito impattante ma il meglio deve ancora venire, in costante crescita, sino ad arrivare alla sua parte centrale dove “l’infilata” “Brucia”, “Coperta” e “Come reagire al presente” spettinano il pubblico. A dare la giusta dose di lacca per tenere in piedi la capigliatura per il tempo a venire ci pensa l’incredibile cover di “Rock and Roll”, brano del 1972 dall’album “Led Zeppelin IV”. Per l’occasione il batterista Alessio Mingoli veste i panni del cantante Robert Plant, mentre il frontman Aimone Romizi, si sposta dietro i tamburi a coprire il ruolo che fu di John Bonham. Grandiosa sferragliante versione, piena di potenza, fuoco ed energia.
A questo punto arriva forse il momento meno “forte” (in tutti i sensi) del concerto. Dopo la cover la band esce di scena e il rientro immediato avviene su un tappeto di tastiere che aprono la parte più rilassata, intima del concerto. Ecco, forse questo blocco, che conduce al termine dell’esibizione (prima dei bis), dopo la “spettinata” appena ricevuta non è perfettamente nella collocazione migliore. È l’unico neo di un concerto che comunque lascia pienamente soddisfatti.
I FASK sono forti, sono tra le rock band italiane del settore indie quelle con il sapore più internazionale, che non hanno niente da invidiare a nomi che ci arrivano dall’estero, anzi sono quelli che più di altri potrebbero viaggiare fuori dai confini nazionali. Maturi, coscienti e in ottima forma (su palco e su disco).
Il loro è un concerto che non passa inosservato, suonato e sudato, robusto ma mai sopra le righe.
Anche la produzione è interessante. Il palco si trasforma in una sorta di hall di un albergo, con gli addetti al palco vestiti da “inservienti” d’hotel e in un paio di occasioni entrano in scena e portano delle percussioni al cantante usando i portabagagli in ottone che si trovano nelle strutture alberghiere. Inoltre sul fondale del palco (dove non ci sono schermi ma specie di applique luminose) il cantante in alcune occasioni apre una porta dietro la quale spunta in verticale uno schermo su cui scorrono delle immagini legate al brano in questione.
Un concerto da non perdere.
Scaletta
Una vita normale
Quasi l’universo
Vita sperduta
Come un animale
Come no
Riviera Crepacuore
Lago ad alta quota
Canzoni tristi
Stupida canzone
Brucia
Coperta
Come reagire al presente
Rock and Roll
Animali notturni
Torna
Annabelle
Dimmi solo se
Encore:
Festa
Cosa ci direbbe
Non potrei mai
Forse non è la felicità
FAST ANIMALS AND SLOW KIDS – Festa Tour – Le date
Martedì 3 dicembre, Padova – Hall SOLD OUT
Mercoledì 4 dicembre, Milano – Alcatraz SOLD OUT
Venerdì 6 dicembre, Venaria Reale (TO) @ Teatro Concordia
Sabato 14 dicembre, Padova – Hall SOLD OUT
Martedì 17 dicembre, Roma – Atlantico
Mercoledì 18 dicembre, Firenze – Teatro Cartiere Carrara
Venerdì 20 dicembre, Bologna – Estragon Club SOLD OUT
Venerdì 27 dicembre, Napoli – Casa della Musica
Sabato 28 dicembre, Molfetta (BA) – Eremo Club
Lunedì 30 dicembre, Catania – LAND
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