AUTOMOTION: non solo figlio d’arte, la band ha sostanza recensione live Milano
AUTOMOTION
Live Milano
17 gennaio 2025
Palestra Visconti ARCI Bellezza
Milano
Recensione di Luca Trambusti
Voto: 8.00
Essere figlio d’arte a volte è una fortuna, a volte una maledizione, a volte può invece essere un caso, una coincidenza. E questo è, almeno dal punto di vista artistico, quanto succede a Lennon Gallagher, sì avete letto bene il cognome, il figlio di Liam (e di Patsy Kensit, quella degli Eighth Wonder).
Per la prima volta in Italia
Lennon (ogni riferimento è voluto), insieme al compagno di scuola Jesse Hitchman (chitarra), e con Otis Eatwell-Hurst (batteria) e Luke Chin-Joseph (Basso) ha messo in piedi un progetto musicale… (ma dai?!?!?!) sotto il nome di AUTOMOTION che è arrivato live per la prima volta in Italia, per presentare il proprio carico di Ep e singoli sfornati in un tre anni di attività.
Non cercate del brit pop in questa giovane band, non ne troverete traccia. Rivolgete piuttosto lo sguardo a un post punk altamente contaminato.
Le due chitarre marciano forti, Lennon e Jesse si alternano e si scambiano tra loro nelle parti solistiche e ritmiche oltre che al microfono. A sorreggerli una batteria presente, secca e un basso suonato con il plettro.
C’è tanta roba
Se dunque il punto di partenza è noto e riconducibile a un post punk non è invece conosciuto il punto di arrivo. Tante sono infatti le direzioni in cui si muovono le canzoni, anche strumentali. Sul palco dell’iconica Palestra Visconti del Circolo Bellezza (una vera vecchia palestra di pugilato che ha sfornato campioni tra gli anni ’50 e ’60 e dove Luchino Visconti ha girato scene del suo Rocco e i suoi fratelli) i quattro si muovono con scioltezza sia in senso fisico che in senso figurato, viaggiando tra stili diversi che includono psichedelia, qualche accenno di progressive anni ’70 (quando gli arpeggi delle chitarre si sovrappongono creando delicate atmosfere e melodie), viaggiano alle porte dell’hard rock (c’è un attacco in perfetto stile Led Zeppelin) senza dimenticare un “sano” indie rock e alcune armonizzazioni vocali. Riff e soli si alternano e compongono ampliandosi nel tempo in brani dilatati dal punto di vista strumentale, spesso solo strumentali. Il suono è robusto, compatto, segnatamente rock, ogni brano è umanamente suonato e c’è molta elettricità nell’aria
Tutto questo ha un piccolo neo, ma d’altronde la completa maturità non è ancora arrivata, spesso i brani hanno una certa ripetitività, una “sfrondata” in alcuni episodi farebbe bene.
Gli Automotion sanno, anche nell’arco di pochi secondi, cullarti e subito dopo mitragliare con i loro strumenti. C’è molta varietà nei circa 45 minuti della loro esibizione, che proprio per questo diventa gradevole.
Un live essenziale e diretto
Occhiali da sole sugli occhi per Lennon, nessuna concessione da parte dell’intero gruppo allo spettacolo e al pubblico; il concerto del quartetto è diretto, essenziale, scarno e ricco allo stesso tempo, in cui c’è anche un buon livello tecnico visto che hanno da gestire parecchi incastri, cambi ritmici e sonori all’interno delle stesse composizioni.
Lo scarso pubblico (un centinaio di persone, ma non era lecito attendersi di più per una band di “illustri” sconosciuti) ha apprezzato l’esibizione e goduto sino in fondo la ricchezza stilistica del concerto.
Anche se non sono degli esordienti (ed hanno preferito, per ora, la formula del singolo a quella del disco intero) gli Automotion mostrano già una buona padronanza del mezzo e della musica. Hanno idee e prospettive. Certo la loro carriera è inevitabilmente segnata dall’illustre grado di parentela, essere figlio di Liam può aprire loro tante porte, dargli una maggior visibilità mediatica e forse servirgli. Nel concerto tutti i telefoni, tutte le riprese erano per Lennon, era lui il centro dell’attenzione. Ma dal punto di vista musicale non c’è la stessa centralità, il Gallagher junior è uno dei due frontman che condivide con i suoi compagni il progetto.
Andando oltre a questo aspetto c’è una giovane band che ha buone possibilità di proseguire nel fare qualcosa di buono.
Interessante
AUTOMOTION recensione live Milano
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