BENJAMIN CLEMENTINE: sarebbe stato bello Recensione concerto Live Milano
BENJAMIN CLEMENTINE
Recensione concerto Live Milano
23 marzo 2025
Alcatraz
Milano
Recensione e foto di Giorgio Zito
Voto: πππ
Questo è il racconto del concerto che avrebbe potuto essere e non è stato. Avrebbe potuto essere il tour di presentazione dell’ultimo disco di
BENJAMIN CLEMENTINE (ultimo in senso proprio, visto il suo annuncio di addio alle scene per dedicarsi esclusivamente alla carriera di attore), previsto in uscita lo scorso febbraio ma rinviato a data da destinarsi.
Avrebbe potuto essere una serata particolare, quella del tour di addio, magari con sorprese inaspettate. Invece, già all’ingresso ci si accorge che qualcosa non torna, quando si nota che al banchetto del merchandising non c’è niente che riguardi Clementine, ma solo gadget dell’artista di apertura, il pur bravo Beaven Waller, accolto sul palco con interesse e attenzione dal pubblico.

La scenografia del palco vede il pianoforte ricoperto da un telo bianco al centro, come l’asta del microfono pure bianca. Bianche anche le postazioni dei quattro musicisti sul soppalco alle spalle, una formazione particolare e interessante, con violoncello, tastiere, chitarra elettrica e percussioni elettroniche. A contrasto, il vestito completamente in nero di Benjamin Clementine al centro della scena.
Ci sono tutti i presupposti per un concerto interessante, se non fosse che già alle prime note si percepiscono problemi di audio al microfono. Problemi che renderanno difficoltoso lo svolgimento della serata, soprattutto perché la strumentazione elettronica sembra proprio non funzionare. Lui abbozza con un “tonight computer won’t play”, scollega il laptop e lo restituisce al suo assistente di palco. Saltano probabilmente le basi e la parte elettronica dei nuovi brani (sarà per questo che il primo brano lo esegue a cappella?), e la scaletta viene rivista al momento, perdendo forse i collegamenti tra quanto ascoltiamo e quello che vediamo proiettato sullo schermo a fondo palco.
Peccato, perché quando tutto funziona, Clementine conferma di essere artista di livello, capace di emozionare con poche frasi. Succede quando si siede al piano per “Delighted” e “Condolence”, iniziate da solo al piano con la band che entra nella seconda parte, nella toccante “Adios” per piano e violoncello, nella splendida “Cornerstone”, ancora da solo al piano preceduta da una lunga introduzione. Molto bella anche la riproposizione di “God Save the Jungle”, dove vola su livelli altissimi, accompagnato da una band che sembra finalmente girare a pieno regime. Infine chiude poco più di un’ora di concerto da solo al piano con la splendida “I Won’t Complain”, dove dimostra tutta la sua capacità di emozionare e coinvolgere il pubblico, che canta con lui.
Il bis non risolve i dubbi della serata: prima un lungo recitato (forse anche qui mancano le basi elettroniche?), poi si siede al piano per l’ennesima versione di “Caruso” di Lucio Dalla con il pubblico a cantare il ritornello. Ma se al suo primo tour italiano “Caruso” poteva divertire, stasera sembra solo una ripetizione di routine, quasi una ciliegina sbagliata sulla torta venuta male.

Chi non aveva mai avuto occasione di vederlo in concerto, probabilmente sarà rimasto colpito dalla sua voce unica e dalla sua presenza fragile e forte a un tempo. Ma chi lo segue dagli inizi, e ha avuto modo di vederlo più volte, forse si aspettava un addio diverso. Problemi tecnici possono capitare e sono comprensibili, però il pubblico questa sera, per il concerto di addio, si aspettava qualcosa di più. Speriamo che, se e quando uscirà il nuovo disco, segua un nuovo tour e una seconda possibilità per salutare il pubblico italiano, degna di un artista straordinario e di classe superiore quale è senza dubbio Benjamin Clementine.
Setlist
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?
Delighted
Condolence
Adios
Cornerstone
Nemesis
God Save the Jungle
I Won’t Complain
bis
Michael
Caruso
https://www.facebook.com/benjaminclementine
BENJAMIN CLEMENTINERecensione concerto Live Milano