PINK FLOYD AT POMPEII: un documento generazionale Recensione

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VOTO: 👏👏👏👏

Dal 24 al 30 aprile 2025, a distanza di 53 anni dalla prima edizione (1972) e 51 dalla seconda, torna nelle sale una nuova release del film concerto “PINK FLOYD – AT POMPEII ”.

Breve storia degli eventi.

Nell’ottobre del 1971, dopo aver convinto la band, il regista Adrian Maben allestisce per quattro giorni (dal 4 al 7 ottobre) un set all’interno dell’Anfiteatro romano di Pompei dove i Pink Floyd si sarebbero esibiti live in un concerto senza pubblico. Le immagini, montate, andarono a comporre la prima versione del film “Pink Floyd – Live at Pompeii” (o “live a Pompei” come fu chiamato in Italia).

Due anni dopo, nel 1974, viene ripubblicata una nuova versione, integrata con delle immagini della band agli Abbey Road Studios durante la fase di costruzione e registrazione del disco epocale “The Dark Side Of The Moon” (uno dei più venduti di sempre) uscito nel 1973.

A fine aprile 2025 arriva nelle sale un’ulteriore nuova versione, restaurata (e si vede) nella parte video, remixata in ATMOS (dal solito “mago” Steven Wilson – Porcupine Tree) e arricchita con ulteriori e nuove immagini della band in studio.

In più PER LA PRIMA VOLTA, il 2 maggio, verrà resa disponibile la registrazione audio del concerto mai prima pubblicata.

La scaletta

Nella sostanza non cambia niente, la grandezza della musica dei Pink Floyd resta la stessa, migliorano però (e non è poco) le immagini e l’audio, rendendo la pellicola ancora più interessante, grazie a una “spolverata” e “lucidata” che la porta a un alto livello tecnico.

All’epoca del concerto i Pink Floyd avevano pubblicato “Meddle”, un album (sottovalutato) che conteneva perle come “One of These Days” e soprattutto la lunga suite (che occupava l’intera seconda facciata) “Echoes” e che in occasione del concerto venne divisa in due parti che aprivano e chiudevano il set.

Altro materiale presente in scaletta (“Astronomy Domine”) arrivava da “The Piper at the Gates of Dawn” (1967) primo album della band (con ancora Syd Barrett a guidare la formazione) e dal successivo “A Saucerful of Secrets” (1968, con il debutto nella band di David Gilmour) (da quel disco arrivano “A Saucerful of Secrets” e “Set The Controls For The Heart Of The Sun”). “Careful With That Axe, Eugene”, anch’essa in scaletta, fu pubblicata come singolo nel dicembre 1968 e poi inclusa nell’antologia “Relics” (1971).

Infine il set include anche “Mademoiselle Nobs”, che “vede alla voce” la levriera russa Nobs in una sorta di rifacimento di “Seamus” proveniente dall’album “Meddle”.

Il meglio della produzione

La selezione dei brani rappresenta il meglio della prima fase della storia dei PF (manca forse “See Emily Play”, ma sarebbe stata fuori contesto).

“Echoes – Part 1” è “sognante, “Careful With That Axe, Eugene” è ipnotica e piena di tensione per poi esplodere sul finale con l’urlo liberatorio montato insieme ad immagini di eruzioni e di scorrere della lava. “A Saucerful of Secrets” è il trionfo della psichedelia, con una batteria in primo piano (che dimostra la bravura di Mason). Su questo brano si raggiunge l’apoteosi iconografica dell’immagine di Waters che percuote il gong in un contro sole memorabile. “Set the Controls for the Heart of the Sun” è la passionale fusione tra l’anima spaziale e quella psichedelica della band. “One of These Days” è vibrante ed energica mentre “Mademoiselle Nobs” è un divertissement su base blues, con una grande performance vocale! A chiudere la pellicola “Echoes – Part 2” con un crescendo emozionale ed emozionante.

Tra live e studio

La parte live è frammentata dalle immagini in studio della band alle prese con “The Dark…”, spezzoni d’interviste (esilarante quando viene chiesto se litigano mai) e riprese della band e dei collaboratori mentre pranzano e ragionano anche su temi musicali, produttivi e tecnologici. Ad accompagnare la parte live (la band non ha voluto inserire niente di playback) immagini di affreschi del sito archeologico (con il famoso rosso pompeiano), sculture e monumenti della città sommersa dall’eruzione, immagini di lava e ribollire di acque vulcaniche oltre che riprese della band su un costone tra roccia e polvere.

Sicuramente alcune scelte sono dettate dalla tecnica cinematografica allora disponibile, ma ad esempio l’idea del carrello che gira intorno alla band è interessante, così come è interessante nelle (tante) riprese a campo largo notare lo stridore tra l’impianto tecnologico della band (all’epoca molto avanzato) e di registrazione collocati in uno spazio architettonico come quello dell’Anfiteatro.

Intramontabile

Ovviamente il montaggio costruisce un filo logico coerente e credibile, rendendo il più possibile l’idea di una linearità di esecuzione. I primi piani indugiano molto (in particolare sulle dita di Gilmour) ed esaltano i differenti momenti strumentali, dando il giusto spazio a ognuno dei musicisti.

Passa il tempo ma quel documento è un apice della creatività. Rappresenta anche l’ultimo momento della band che sta per passare ad un nuovo status. Ma soprattutto riflette e restituisce ben chiaramente una concezione di musica ed arte che sembrano ormai lontani nel tempo ma sono e restano un momento generazionale elevato.

Il disco

Di seguito la tracklist della versione vinile (e del film) di Pink Floyd at Pompeii – MCMLXXII” (disponibile dal 2 maggio):

Side A
1. Pompeii Intro
2. Echoes – Part 1
3. Careful With That Axe, Eugene

Side B
1. A Saucerful of Secrets
2. Set the Controls for the Heart of the Sun

Side C
1. One of These Days
2. Mademoiselle Nobs
3. Echoes – Part 2

Side D
1. Careful With that Axe, Eugene – Alternate take
2. A Saucerful of Secrets – Unedited

In occasione dell’uscita discografica del 2 maggio, oltre 60 negozi di dischi in tutta Italia celebreranno l’universo sonoro e visivo dei Pink Floyd con due appuntamenti: le Speciali Opening Night (giovedì 1 maggio) e il Pink Floyd Day (venerdì 2 maggio). L’iniziativa, che coinvolge alcuni dei più rappresentativi punti vendita indipendenti del Paese, vuole omaggiare la band attraverso allestimenti, materiali esclusivi e un’esperienza immersiva per tutti gli appassionati.

Il primo appuntamento sarà giovedì 1 maggio con le Speciali Opening Night, che vedranno protagonisti 16 negozi selezionati, alcuni dei quali con vetrine personalizzate grazie a speciali vetrofanie.

Il giorno successivo, venerdì 2 maggio, sarà invece la volta del Pink Floyd Day, che coinvolgerà 55 negozi sparsi sul territorio nazionale, anch’essi impreziositi da materiali allestitivi dedicati.

Per l’occasione, ogni punto vendita aderente riceverà materiali esclusivi per l’allestimento delle vetrine, tra cui vetrofanie (in totale 21) e cartonati sagomati 70×100, realizzati in due grafiche differenti.

I clienti potranno inoltre ricevere in omaggio una delle 1.700 shopper e uno dei 1.700 poster disponibili, fino a esaurimento scorte.

Le migliori esposizioni verranno premiate con una t-shirt celebrativa, pensata appositamente per rendere omaggio a questo evento speciale.

https://www.facebook.com/pinkfloyd


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