ANTONELLA RUGGIERO: un disco live tutto emozioni. RECENSIONE CD
ANTONELLA RUGGIERO
Empatia
Cd Live
5 dicembre 2020
Voto: 9,5
Recensione di
Luca Trambusti
Leggi qui l’intervista con Antonella Ruggiero
Lo scorso 8 febbraio 2020 Antonella Ruggiero si esibì, all’interno della Basilica di Sant’Antonio a Padova, in un concerto per la pace in occasione dei festeggiamenti dell’inizio dell’attività di capitale del volontariato, ruolo che nel 2020 ha ricoperto la città veneta. In occasione del passaggio delle consegne di quella funzione alla città di Berlino, coincidente con la giornata del volontariato (5 dicembre 2020), Antonella Ruggiero rende disponibile “Empatia” che contiene la registrazione di quel concerto (che aveva lo stesso nome). Il cd è disponibile al momento solo sullo shop del sito dell’artista.
Il risultato sono 13 tracce live (senza gli applausi) più due brani in studio firmati ed interpretati dal quartetto acustico che ha accompagnato la cantante in quell’esperienza live e che di quel concerto ne ha curato gli arrangiamenti.
Le tracce dal vivo coprono e rappresentano un viaggio nella carriera di Antonella Ruggiero. Si va dal pop alla musica sacra interreligiosa, a dimostrazione che l’ex Matia Bazar è un’artista di grande versatilità.Due sono i cardini su cui s’incentra l’intera esibizione: gli arrangiamenti e la strepitosa voce di Antonella, bella, intensa, tecnica ma anche emozionale, seconda, forse, per capacità interpretative e potenza solo a quella di Mina. Esclusivamente i suoi particolari e ricercati percorsi (in specie post Matia Bazar) l’hanno tenuta lontana dal grande pubblico rispetto a quanto raccolto dalla “tigre”.
Se l’indiscutibile grandezza vocale della protagonista è l’ennesima conferma, in questo cd/live ciò che colpisce sono gli arrangiamenti scelti per questa manciata di canzoni. Partiamo dalla formazione: già la strumentazione può rendere idea del risultato finale del lavoro fatto. Sul palco con Antonella c’erano: Maurizio Camardi ai saxofoni, duduk e flauti insieme a Sabir, un quartetto di musicisti acustici formato da Alessandro Tombesi all’arpa, Ilaria Fantin all’arciliuto, Alessandra Moro al violoncello e voce e Alessandro Arcolin alle percussioni, oltre naturalmente a Roberto Colombo (marito e produttore della Ruggiero), al vocoder e organo liturgico.
Voce ed arrangiamenti sono un connubio di altissimo livello che regalano un’esecuzione di grande intensità e di magica bellezza. “Empatia” non è certo un disco “di plastica”, non è un prodotto da “consumare” con velocità e leggerezza. Richiede un ascolto “devoto” (e non solo per le sue tematiche) in grado di infondere pace e serenità, affascinati dal suono di strumenti e voce. I fiati di Camardi intervengono con colori di grande intensità accompagnandosi ai ricami e filigrane che costruiscono gli strumenti acustici. Dal canto suo l’organo e il particolare uso del vocoder danno un tocco di sacralità che ben si adattava alla location, ma perfettamente riportato in questa versione discografica.
Pop e sacro si mischiano, laico e religioso convivono all’insegna delle grandi interpretazioni di Antonella. Il disco nel suo scorrere regala momenti di grandissimo livello lasciando che l’ascoltatore si perda cullato da dolci noti e grandi suoni. Il livello emotivo è mediamente alto, sia che si tratti di rivisitazione/stravolgimento di brani del repertorio dei Matia Bazar (la fantastica “Cavallo bianco”), sia che si tratti di De Andrè, della sua laica “Ave Maria” o della più “terrena”, prosaica e etnica “Creuza De Ma”, come del pop di classe della prima ora di Antonella solista (“Echi d’infinito”, firmata dal duo siciliano Kaballà/Venuti). Ovviamente le composizioni a sfondo religioso arrivano con immediatezza e facilità, ma le versioni di “Kyrie”, piuttosto che dell’ebrea “Respondemos” o dell’hindi “La danza (Tu Mhi Shiva)” ti strappano la pelle di dosso.
Chiudono il disco due bonus track: “Barene”, brano strumentale composto da Alessandro Tombesi, e “Soltanto”, tradotto e cantato da Alessandra Moro sul tradizionale yiddish “Main rue platz”.
Disco bellissimo dedicato a chi ama la Musica, a chi si aspetta emozioni forti anche dalle casse di uno stereo domestico. Da non stancarsi mai di ascoltarlo, magari a occhi chiusi.