MAX GAZZE’: sono stufo, dobbiamo riprendere i live. Lui e SILVESTRI lo faranno anche questa estate (Intervista)
MAX GAZZE
Questa estate porterà in tour “La matematica degli rami”
Passati due mesi dal festival di Sanremo Max Gazzè pubblica il suo nuovo disco che oltre a “Il farmacista”, il brano in gara, include la cover di “Del mondo” dei CSI presentata dal palco dell’Ariston nella serata del giovedì del festival rivierasco, quella dedicata alle cover di canzoni italiane.
“La matematica degli rami”, questo è il titolo del nuovo album, è frutto di una stretta collaborazione tra il cantautore romano e la Magical Mistery Band, formazione composta da un gruppo di ottimi musicisti romani (Fabio Rondanini, Gabriele Lazzarotti, Duilio Galioto, Daniele Fiaschi e Daniele “il Mafio” Tortora) ai quali si aggiunge anche l’amico Daniele Silvestri, per l’occasione prevalentemente seduto dietro le tastiere.
Lo sviluppo del disco, avvenuto tutto in pandemia/lockdown, è corale, alla scrittura hanno partecipato tutti i vari componenti di questo progetto. Nel farlo i musicisti si sono trovati in una sala di registrazione, che è diventata la loro casa, e tra improvvisazioni e ricerche di arrangiamenti hanno realizzato un disco in cui queste atmosfere creative si percepiscono chiaramente.
Sostanzialmente, lo dicono anche Gazzè e Silvestri, è un disco “live”, registrato tutti insieme , con una tecnica “vecchia” gestita poi con le attuali modalità elettroniche, moderne.
Terminata però questa collaborazione in studio la MMB proseguirà per il suo cammino, che non prevede una tour con Max Gazze. Quindi il cantautore romano, così come il suo amico Silvestri, saranno in concerto con le rispettive band.
Silvestri e Max Gazze sono tra i pochi musicisti che nell’estate del 2020 hanno portato live la loro musica in un tour, molto difficile, ma strutturato. Lo stesso, promettono, faranno nei prossimi mesi estivi.
È fondamentale riprendere attività l’attività – diceGazze– Sono stufo di ciò che sta accadendo e vorrei evitare altri gravi problemi per i lavoratori. Per questo riprenderò con lo staff al completo e lo farò questa estate. Anzi invito chi non ha ancora organizzato concerti a farlo per non arrivare in ritardo. Occorre pianificare per tempo. Quest’anno mi auguro che le cose possano riprende come prima. Non so se torneremo alla vecchia normalità, parola che peraltro detesto. La normalità per ora sarebbe lasciarsi dietro tutto ciò che è successo in questo anno, riprendere in ogni ambito lavorativo, far lavorare l’economia per evitare una pandemia economica.
Silvestri da parte sua aggiunge:
L’anno scorso c’erano tante incognite, superate con sfacciataggine. Allora in pochi ci credevano tutto era complicato e difficile ed ognuno ha dovuto rinunciare a qualcosa. Io con i miei concerti son riuscito a dare lavoro a un po’ di lavoratori e così 15 famiglie hanno potuto mangiare. Spero per questa estate in tanti seguano il nostro esempio. Nel 2020 negli spettacoli ci sono stati 200.000 persone coinvolte come pubblico e c’è stato un solo positivo. Certo poteva essere fatto di più, sono stati fatti anche degli errori per eccesso di cautela. Ora credo sia il caso di essere costruttivi, mi aspetto una ripartenza anche perché adesso ne sappiamo di più. E poi questa estate si suonerà perché in assenza non ci sarà più solo polemica… ma rabbia.
Non può andare avanti così a lungo – aggiunge Gazzè con un velo di sarcasmo – sicuramente il Governo farà di tutto per far tornare la gente a lavorare.
È ancora Silvestri ad approfondire allargando le considerazioni sull’intero settore dei lavoratori dello spettacolo.
“Manca un sindacato – dice – manca storicamente e ora sarebbe più che mai necessario. Nel mondo dello spettacolo ci sono tante figure non tutelate che ora sono in grande difficoltà. In questo periodo sono nati dei “tavoli” per affrontare i problemi, alcuni anche importanti ma erano costituiti con tutti i rappresentanti di una filiera professionale che è troppo lunga e dove ognuno ha esigenze differenti. Così trovare soluzioni è difficile. In queste ore sta nascendo qualcosa con Matteo Orfini, un disegno legge a tutela dei lavoratori dello spettacolo. Ma – aggiunge dopo aver mandato qualche messaggio telefonico – mi dicono che non posso anticipare nulla.
In questa situazione si è capito molto bene che in passato spesso sono state aggirate le regole – dice ancora Silvestri che aggiunge: lasciarlo fare, permetterlo, non valorizza le regole stesse e chi si comporta bene. In questo campo però si lavora anche in maniera giusta e corretta.
Aggiunge poi Max Gazze:
Occorre velocizzare la distribuzione delle risorse e le attuazioni legali, accelerare i processi ed eliminare la burocrazia. Chiude Max dicendo: “Quello dello spettacolo è un settore ignorato e ora ascoltarlo è più difficile.
Il progetto dei “Bauli in piazza” ha una grande importanza” …. e anche Daniele concorda.