JOE VALERIANO: belle sorprese dall’archivio dei live (recensione)

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JOE VALERIANO
LIVE IN CONCERT 2002
Autoproduzione/Crowdfunding

Voto: 8
Recensione di Luca Trambusti

Joe Valeriano è uno dei più apprezzati chitarristi blues del panorama italiano. Virtuoso dello strumento riesce a realizzare sempre interessanti performance, in studio come, ancor meglio, dal vivo. Nei suoi anni di carriera di palchi ne ha calcati parecchi, mettendoci cuore e anima, al servizio di una musica che di anima ne richiede a pacchi. Oltre a suonare e ascoltare l’altrui musica Valeriano ha una buona collezione di registrazioni dei suoi concerti; capita allora, come dice il chitarrista di “ascoltare con piacere le tante cassette musicali che conservo da anni, tra cui diverse registrazioni dal vivo del mio gruppo nei vari locali e Blues Festival.” Ecco allora che tra queste registrazioni ne salta fuori una che lo colpisce particolarmente. Valeriano con questo CD ci riporta al 2002, (ottobre/novembre) al Blueshouse di Milano (orami chiuso), in un concerto con il “power trio”, struttura classica del rock blues. Chitarra e voce (poche sono le canzoni cantate), basso e batteria: Rispettivamente Joe Valeriano, Ray Accardi (cha ha anche suonato in Italia con Chuck Berry) e Roberto Rimoldi. Più che un power trio una macchina da pacifica guerra musicale.

Anche se le registrazioni non sono perfette (ma a qualità non è nemmeno quella del bootleg), il disco ripropone perfettamente la potenza sonora di quella serata e di quel suono. La chitarra elettrica ovviamente comanda su tutto accompagnata da una bella e robusta base ritmica con un passo profondo che riempie le orecchie.

Sono 8 tracce (delle quali solo tre sono cantante) tra le più amate e conosciute del campionario del rock blues, si passa da Chuck Berry al compianto Steve Ray Vaughan, passando per Jimi Hendrix e i Cream, senza dimenticare i Creedence Clearwater Revival e una puntata sino al grunge dei Nirvana e al pop psichedelico dei Pink Floyd. Le versioni che Joe presenta in chiave live sono ovviamente in parecchi casi dilatate (si arriva sino a 10 minuti ma in più occasioni si superano i 7), fatte con lunghe cavalcate e assoli di chitarra elettrica, in cui la tecnica viene esaltata senza essere sterile e fine a se stessa (come sovente capita in questo stile).

Come si diceva Valeriano ci mette sempre il cuore, non dimentica che sta maneggiando, per quanto “arrockato”, il blues, che è sofferenza, calore, passione. Sensazioni, mood che troviamo incastrate tra le sei corde e schiacciate dalle dita del chitarrista (come peraltro dei suoi sodali del momento). C’è tutta la gioia di suonare, il gusto di farlo e di condividere con i compagni di palco l’amore per il blues.

Non importa quindi se i suoni sono ovattati, se le dinamiche sonore sono un po’ compresse, niente toglie a ciò che è, e che deve essere, questa musica in un contesto live. Questo “Live 2002” è da gustare, da sentire con le orecchie collegate al cuore, così come soni collegate col cuore i musicisti sul palco.

Ancora una volta Joe Valeriano si conferma gran chitarrista e grande interprete nostrano del blues, rispettoso e appassionato. Consigliamo al musicista di continuare a scavare tra il materiale live d’archivio… hai visto mai che venga fuori da quei cassetti qualche altra chicca di questo livello …

Tracklist

MACHINE GUN
(J. Hendrix)
PRIDE AND JOY (S. R. Vaughan) – JOHNNY B. GOODE (C. Berry)
SUNSHINE OF YOUR LOVE (Cream) – LESLIE WEST TRIBUTE (J. Valeriano)
SUSIE Q (Creedence Clearwater Revival)
POLLY (Nirvana) – PETER GUNN THEME
RAY BASS SOLO
(J. Valeriano, R. Accardi)
LITTLE WING THIRD STONE FROM THE SUN (J. Hendrix)
BREATHE (Pink Floyd) – FINAL JAM

PER ACQUISTARE IL DISCO : https://www.produzionidalbasso.com/project/joe-valeriano-band-live-in-concert-2002/


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