EROS RAMAZZOTTI: In giro per il mondo con il pop e il rock. Recensione

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EROS RAMAZZOTTI Live Milano
VITA CE N’E’ TOUR
08 Marzo 2019
Mediolanum Forum
Milano / Assago

Voto: 7
Di Luca Trambusti

EROS RAMAZZOTTI Live Milano

Che Eros Ramazzotti sia una star internazionale lo si sa da tempo, non lo si scopre con questo nuovo “Vita Ce n’è World Tour” e che porta in nuovo omonimo disco in giro per il mondo.

Eros Ramazzotti Live Milano
Il tour mondiale

Dopo la data zero a Mantova il tour è partito molto bene dalla Germania (con alcuni sold out), nel suo peregrinare tra Europa continentale, Americhe e Est Europa fa una prima “leg” in Italia, con una data (sold out) a Torino, 4 a Milano (di cui 2 sold out) e altre 4 a Roma (anche qui 2 sold out). Tornerà poi nel nostro paese a Luglio (al Lucca Summer Festival e Nichelino) ad agosto (3 volte al Teatro Antico di Tormina), a settembre (3 volte in Arena a Verona), per concludersi “in casa” tra fine novembre e metà dicembre 2019 (17 Dicembre a Livorno). Un calendario impegnativo e di grande spessore (a New York – il 18 giugno – sarà nuovamente al prestigioso Radio City Music Hall).

Quello che Eros porta in scena in giro per il mondo è uno spettacolo di oltre due ore, robusto, con una produzione in alcuni momenti di grande livello ed un repertorio che pesca dall’ultimo album e ripropone alcuni dei suoi cavalli di battaglia, brani da cui non può prescindere. Lo spettacolo nel suo complesso va analizzato su almeno due livelli: quello musicale (arrangiamenti e scaletta) e quello spettacolare/produttivo.

Vocazione pop rock

Musicalmente il cantautore romano conferma la sua vocazione pop rock, in cui i due elementi sono bilanciati tra loro anche se la prevalenza, rispetto alla scaletta, va ad uno o all’altro. L’inizio del concerto (con una manciata di minuti di ritardo) è decisamente dal punto di vista sonoro virato al rock (rock pop), con brani che ben si adattano a questo tipo di arrangiamenti. Gli assoli di chitarra segnano molti brani ed è lo stesso Eros (come abitudine) a cimentarsi nell’attività. L’apoteosi la si raggiunge con la classica “La Terra Promessa” segnata da una intro strumentale in cui chitarra e sax suonano forte, entrando fin quasi nei territori dell’hard rock.

La band

E’ una sezione di grande energia e di potenza sonora, ben gestita da una super band che accompagna Eros, otto musicisti d’eccezione e due coristi: Luca Scarpa (Direttore musicale, piano), Giovanni Boscariol (Tastiere), Giorgio Secco e Christian Lavoro (Chitarra), Paolo Costa (Basso) e tre new entry internazionali Corey Sanchez (Chitarra), Eric Moore (Batteria) fenomeno dell’r’n’b e della musica gospel e Scott Paddock (Sassofono), americano celebre per le sue influenze jazz che ha collaborato, tra gli altri, anche con artisti del calibro di Natalie Cole, Jackson Browne, Ray Charles. Ad accompagnare la voce di Eros, Monica Hill e Giorgia Galassi (Cori).

EROS RAMAZZOTTI Live Milano
Eros Ramazzotti vita ce n'é tour Scaletta
La seconda parte

Esaurita con due medley la prima parte il concerto prende una piega diversa, ovvero lascia spazio alle melodie ed all’anima più tipicamente pop e delicata di Ramazzotti. Questa seconda sezione si apre con il duetto Ramazzotti/Galassi sulle note di “I Belong To You” e si mischia con l’impegno ecologista del musicista romano. Al termine del brano infatti sugli schermi appaiono, separati da una canzone, due video: uno relativo al problema dell’inquinamento del mare per le plastiche, l’altro invece relativo alle emissioni nocive nell’atmosfera. Un bel invito alla sensibilizzazione ad una vasta platea. A seguire arriva la parte “unplugged”, quella in cui sul palco troviamo il solo Eros con la chitarra acustica a cantare coralmente con il pubblico alcuni brani delicati, melodici resi in maniera intima.

Black e cover

Dopo l’angolo acustico riprende fiato l’energia e la potenza sonora con un’altra manciata di canzoni pop rock (più pop che rock) dal forte impatto, che include anche una lunga e riuscita versione di “Un’Altra Te” con una coda (con Eros all’acustica) reggae e con citazioni di “No Woman No Cray”. E’ una rilettura divertente e coinvolgente che culmina in uno show molto “black” del possente batterista. Nel proseguire dello show si apre un’ulteriore finestra “latin” in cui Ramazzotti si cimenta con il ritmo e che presenta ovviamente il recente successo di “Per Le Strade Una Canzone”, il fortunato singolo/duetto con Fonsi che qui appare “virtualmente”, sullo schermo e con cui Ramazzotti duetta.

Rock pop

La parentesi si chiude con una transitoria “Fuoco nel Fuoco” che dal latin lentamente ritorna verso un rock pop (più rock che pop) potente, che precede un altro momento topico: quello della conclusiva “Musica E’” che chiude lo show (prima dei bis). E’ una versione assai robusta, accompagnata da imponenti effetti scenici. Nel complesso quella di questo tour è una scaletta ben costruita che mette in mostra le diverse anime del musicista romano, alternando schitarrate rock a momenti più delicati che fanno parte del suo repertorio e successo.

La produzione

Veniamo così alle riflessioni relative alla scenografica/produttiva, dove si notano almeno due momenti di grandissimo rilievo (“Musica E’” e “La Terra Promessa”) con una grande esplosione di luci ed il palco che cattura l’attenzione non solo per la musica e per il protagonista. Dal resto dello spettacolo ci si poteva, invece, aspettare qualcosa di più, soprattutto vista l’imponenza del tour mondiale. Non che sia una produzione povera ma a volte non risulta all’altezza.

Il palco

Il palco presenta, sul fondale una sorta di spaccatura, simile ad una finestra ogivale con uno scivolo che arriva circa a metà palco. In questo spazio, che divide anche la band, vengono proiettate immagini e grafiche mentre ai lati del palco, da entrambi i lati dello stesso, due schermi trasmettono immagini dal palco stesso, concentrandosi ovviamente su Eros. Le luci invece sono sistemate ai due lati della “spaccatura” della scena.

Le grafiche

Le grafiche proposte sono a volte ripetitive, magari accompagnano buona parte di un brano, mentre anche le luci sono “ferme”, per qualche minuto sempre sullo stesso colore. Nei momenti topici invece l’esplosione di colori, laser ed immagini sono di livello superiore (anche se i “quadri” sono molti simili tra loro). Questa è la pecca più grande del concerto. I suoi punti di forza sono la potenza sonora, la grande band che accompagna Eros e l’amore del pubblico verso il cantante che conferma tutte le sue caratteristiche vocali e di performance. Ci sono poi le canzoni ma quello è un discorso soggettivo.

All’uscita, in occasione dell’8 Marzo, un mazzo di mimose per tutte le donne.
Buon giro del mondo Eros Ramazzotti.


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