VASCO ROSSI: la potenza della perfezione (Recensione)
VASCO ROSSI
Vasco Live 2022
24 maggio 2022
Ippodromo SNAI San Siro
Milano
Recensione di Luca Trambusti
Voto: 9,5
Qualche biglietto era fortemente spiegazzato perché tenerlo in tasca per due anni non fa certo bene, né all’estetica né alla voglia. Però dopo due anni di attesa il momento di rivedere Vasco Rossi sul palco è arrivato, sconfiggendo anche le pessime previsioni meteo. Vasco ha più potere del colonnello Bernacca. A parte un forte acquazzone nel tardo pomeriggio (che ha ben bagnato i presenti) nel corso del concerto sono cadute solo poche gocce, niente rispetto a quanto era previsto sino a poche ore prima dell’evento.
Dopo i 120.000 di Trento, prima data del tour (leggi qui il racconto di una nostra lettrice tra il pubblico) è il momento degli 80.000 di Milano tutti assiepati nell’enorme area dell’Ippodromo di San Siro, confinante con quello stadio che tante volte ha ospitato il rocker. Per il tour di 11 date (tutte sold out) sono stati emessi 660.000 biglietti.
Impressionante è il colpo d’occhio: il palco è enorme, tantissimi schermi rimandano le immagini del concerto, il suono è perfetto, il light design di grande rilievo e il volume sufficiente. Grazie a tutto ciò anche chi era in fondo alla spianata ha ricevuto l’energia che Rossi ha messo in questo show. Certo le distanze sono enormi, manca quella comunanza e quell’”intimità” (da grande evento ovviamente) che può regalare un San Siro o uno stadio. Ma l’affetto del pubblico verso il Kom è enorme e così pur di esserci, pur di vivere questa esperienza collettiva si superano (o si digeriscono) anche gli invalicabili limiti dello spazio.
Vasco Rossi sale sul palco con qualche minuto d’anticipo ma subito si capisce quale sarà la portata del concerto. La chiave di lettura primaria è: energia. E lui con i suoi 70 anni ne ha messa tanta. Si capisce che dopo tre anni dall’ultima esibizione (19 giugno 2019 Cagliari) Vasco e il suo popolo hanno voglia di ritrovarsi e di essere sopra e sotto il palco a cantare.
Sei dei ventisette brani in scaletta arrivano dall’ultimo album “Siamo qui”. “X1 comandamento” apre il concerto. Sono tutti brani inediti live perché usciti nel novembre 2021. Tra le proposte del tour il Blasco recupera anche delle perle dal passato, brani che si perdono negli anni ’80 e che dal palco non venivano eseguite da tempo o addirittura mai, come “Amore aiuto” del 1982. Poco prima della metà del concerto Vasco lascia il palco alla band che si prende un bello spazio con un brano che parte in forma autorale con Beatrice Antolini e arriva ad avere un vago sapore “pinkfloydiano” sulla chitarra di Burns.
Molto interessanti gli arrangiamenti che vedono la significativa presenza di un trio di fiati, che non si limitano a “dare colore” ma intervengono con pertinenza nel suono e che a tratti regalano un’atmosfera funky di grande gusto. Da non dimenticare e sottovalutare gli assoli di chitarra costruiti da mani e corde di Stef Burns e Vince Pastano (che è anche il direttore musicale dello show).
Tutti gli elementi del concerto s’incastrano alla perfezione: il mito, la voglia di musica, le canzoni, gli arrangiamenti energici, le luci e l’atmosfera e perché no, anche la tecnologia (impressionanti i dati tecnici del concerto. Gli autoarticolati con il materiale messi uno dopo l’altro formerebbero una fila di 3 Km. Non certo un live a impatto zero). E poi c’è il popolo di Vasco. Non manca anche un’invettiva contro la guerra all’urlo di “Fuck The War” lanciato dal palco dal protagonista della serata e rimbalzato sugli 80.000 di Milano e tutti coloro che hanno assistito e assisteranno a questo tour.
Un concerto all’insegna del rock, da vedere, da cantare e anche da ballare. Farsi stordire dal suono delle chitarre è sempre buona cosa.
La band sul palco:
STEF BURNS: chitarra
VINCE PASTANO: chitarra, cori, direttore musicale
ANDREA TORRESANI: basso
CLAUDIO GOLINELLI: basso, guest star
ALBERTO ROCCHETTI: tastiere, piano, cori
FRANK NEMOLA: cori, tastiere, programmazione
MATT LAUG: batteria
BEATRICE ANTOLINI: percussioni, tastiere, cori
ANDREA FERRARIO: sax
TIZIANO BIANCHI: tromba
ROBERTO SOLIMANDO: trombone
Le prossime date (tutte sold out) saranno:
28 maggio Imola,
3 giugno Firenze
7 giugno a Napoli
11 e 12 giugno Roma
17 giugno Messina
22 giugno Bari
26 giugno Ancona
30 giugno Torino.
LEGGI INTERVISTA A VASCO ROSSI
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