MANESKIN: i ragazzi del rock crescono (Recensione e scaletta)
MANESKIN
LOUD KIDS WORLD TOUR
25 febbraio 2023
Pala Alpitour
Torino
Recensione di Luca Trambusti
Voto: 8.5
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Foto di Elena di Vincenzo
Dopo aver avuto la “benedizione” del mondo anche oltreoceano, il “Loud Kids World Tour” dei Maneskin arriva in Italia, con una serie di date che possono configurarsi come il primo vero e grande tour italiano. I concerti negli anni passati erano quelli di una band esordiente, in crescita e alla ricerca di una propria strada che poi hanno trovato (dopo la vittoria all’Eurovision) portandoli, lo scorso 2022, a esibirsi all’Arena di Verona (28 aprile 2022), allo stadio di Lignano Sabbiadoro (23 giugno 2022) e al Circo Massimo di Roma (8 luglio 2022).
Torino – Il live
Nel nostro paese intorno al loro nome ci si divide in fazioni: i pro e i contro, gli ammiratori (a volte fin eccessivi) e i denigratori (altrettanto “feroci”). La loro esibizione live potrebbe mettere d’accordo o quanto meno avvicinare le due parti…. potrebbe!!!!
Dopo il concerto di Pesaro (non si capisce per quale motivo considerata “data zero” visto che è un anno che sono in tour nel mondo) il secondo appuntamento italiano è fissato al Pala Alpitour di Torino. Uno dei tanti sold out in giro per l’Europa.
Occasione attesa dal nutrito pubblico degli ammiratori italiani che hanno preso questo concerto come un evento a cui esserci. 13.000 sono gli spettatori annunciati per l’esibizione. 13.000 impazienti di assistere a uno spettacolo che li avrebbe coinvolti e divertiti, facendogli assaporare un gusto rock che probabilmente mai prima avevano conosciuto o quanto meno non ne avevano percezione, relegandolo a categoria del passato, a elemento “preistorico”, facente parte del mondo dei propri genitori.
La scoperta del rock
Certo qui il rock si sposa con il pop, si ammorbidisce e diventa molto spettacolare, adattandosi al gusto dei più, ma ugualmente mantenendone le regole sonore e dello spettacolo. Una scoperta dunque per molti. C’è da augurarsi che anche solo una piccola parte dei 13.000 (e di tutti gli altri che hanno assistito e assisteranno a un concerto dei Maneskin nel mondo) si sia incuriosito e abbia voglia di ripercorrere la storia, le radici di questa musica. Gli strumenti per farlo con facilità in questi anni non mancano certo.
Pochi minuti dopo le 21 lo show inizia con i quattro musicisti romani nascosti dietro un telo rosso, lo stesso che avvolgeva il palco pre show. Le loro silhouettes controluce appaiono e la musica inizia a suonare già subito forte.
La musica al centro
È un inizio al fulmicotone, nella prima parte del concerto le canzoni s’innestano, senza soluzione di continuità, una nell’altra e già il pubblico è in delirio, soprattutto quando arriva la super hit “Zitti e buoni”. Gli assoli di chitarra si susseguono, scatenando applausi e l’entusiasmo della platea che evidentemente non è completamente avvezza a questo tipo di suono.
È una buona prova di pop rock, una dimostrazione di forza della band, aiutata da un grande impianto luci ad alta tecnologia, che ruota, si apre, si distende in orizzontale e verticale sopra le teste dei musicisti, regalando notevoli effetti scenici. Effetti scenici, in una ricca produzione, che però non distraggono l’attenzione dall’elemento centrale che è la musica.
Finita la sfuriata iniziale il concerto prosegue sempre all’insegna del rock, del suono tipico della band. Nel corso dello show su “Gasoline” ci sono fiamme sul palco e soprattutto un’asta del microfono prende fuoco, mentre su “Love Me”, durante il lungo solo di chitarra Damiano illumina con un faro Thomas che suona. Già vista nel film (1988) “Rattle and Hum” degli U2 (ma quanti tra i presenti se ne sono accorti? E quanti erano già nati?).
Seconda e terza parte
Nella sua seconda parte il live si sposta sullo stage B, situato in fondo al parterre dove salgono Damiano e Thomas (con la chitarra acustica) per la sezione unplugged del concerto. Sono tre brani che si concludono con la riproposizione di “Amandoti” dei CCCP (anche qui quanti ne conoscono la versione originale del 1990?) già proposta a Xfactor.
L’ultima fase del concerto si apre, nuovamente sul palco principale, con un lungo solo di basso e batteria così da permettere ai due “fuggiaschi” di tornare nuovamente nella postazione originale (gli spazi del Pala Alpitur sono ampi e le sue percorrenze lunghe). In questa fase sono concentrati alcuni dei pezzi “nuovi” (non singoli) dell’album “Rush” di recente uscita. L’ultimo in scaletta è il potente punk (cantato con un incredibile accento da Damiano) di “Kool Kids” per il quale il palco si affolla di persone scelte tra il pubblico.
I bis si aprono con un lunghissimo (anche troppo) solo di Thomas che introduce “The Loneliest”. Dopo oltre due ore il concerto si chiude con la ripresa di “I Wanna Be Your Slave” e tutti a casa soddisfatti.
Possono piacere o menoma hanno successo
La sensazione è quella di aver visto un buon concerto, di pop rock, che conferma quale sia il gradimento del pubblico verso questa band. Uno show dove i quattro ragazzi fanno ciò che vogliono fare: il rock (da classifica). E in questo sono coerenti e hanno saputo (con una sapiente regia) mettere in scena uno spettacolo di alto livello e di buona qualità, nel loro campo.
Possono piacere o meno. Non sono dei fenomeni ma nemmeno il diavolo come a volte vengono dipinti. Di certo hanno saputo intercettare i bisogni, i desideri e il gusto di un pubblico, forse digiuno di rock, portando loro una novità o la scoperta di un qualcosa di cui si favoleggiava l’esistenza.
Il merito dei Maneskin è stato di riportare in auge e al successo un genere che le giovani generazioni non paiono più frequentare. Lo hanno fatto ispirandosi ai modelli del passato ma con una maggior freschezza, concedendo il giusto al mercato e al grande pubblico. I Maneskin non sono una band di nicchia, non lo vogliono essere, sono un progetto nato e sviluppato per avere una grande apertura pop, con buona pace di chi una certa cultura l’ha già vissuta e non riesce ad accettarne un ritorno con altre vesti. Il percorso della band è all’interno della musica di massa e popolare, nessuna velleità alternativa, anche se in realtà sono i più alternativi nel mainstream perché suonano dei veri strumenti.
MANESKIN
LOUD KIDS TOUR – DATE ITALIANE 2023
23 febbraio 2023 – Pesaro, Italy – Vitrifrigo Arena SOLD OUT
25 febbraio 2023 – Turin, Italy – Pala Alpitour SOLD OUT
16 marzo 2023 – Bologna, Italy – Unipol Arena SOLD OUT
17 marzo 2023 – Bologna, Italy – Unipol Arena SOLD OUT
20 marzo 2023 – Florence, Italy – Nelson Mandela Forum SOLD OUT
21 marzo 2023 – Florence, Italy – Nelson Mandela Forum SOLD OUT
24 marzo 2023 – Rome, Italy – Palazzo dello Sport SOLD OUT
25 marzo 2023 – Rome, Italy – Palazzo dello Sport SOLD OUT
28 marzo 2023 – Naples, Italy – Palapartenope SOLD OUT
29 marzo 2023 – Naples, Italy – Palapartenope SOLD OUT
31 marzo 2023 – Bari, Italy – Palaflorio SOLD OUT
3 aprile 2023 – Milan, Italy – Mediolanum Forum SOLD OUT
4 aprile 2023 – Milan, Italy – Mediolanum Forum SOLD OUT
6 aprile 2023 – Milan, Italy – Mediolanum Forum SOLD OUT
5 maggio 2023 – Milan, Italy – Mediolanum Forum SOLD OUT
STADI 2023
16 luglio 2023 – Stadio Nereo Rocco, Trieste (DATA ZERO) NUOVA DATA
20 luglio 2023 – Stadio Olimpico, Roma
21 luglio 2021 – Stadio Olimpico, Roma
24 luglio 2023 – Stadio San Siro, Milano SOLD OUT
25 luglio 2023 – Stadio San Siro, Milano
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