BLACKBERRY SMOKE: i traghettatori elettrici (recensione e scaletta)

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BLACKBERRY SMOKE
You Hear Georgia – U.K. / Europe Tour ’23
07 marzo 2023
Alcatraz
Milano

Recensione di Luca Trambusti
Voto: 7

Il ritorno a Milano dei Blackberry Smoke era previsto per il 7 febbraio 2022, ma sul palco dell’Alcatraz a Milano ci sono saliti il 7 marzo 2023. Non si sono persi su qualche highway americana a cavallo di rombanti moto, ma sono stati, come tutti, bloccati dalle norme sanitarie previste in piena pandemia da COVID.

Alla fine però chi aveva acquistato il biglietto ha potuto mostrarlo all’ingresso, anche se magari un po’ sgualcito per averlo tenuto in tasca per ben 13 e oltre mesi.

Blackberry Smoke
Blackberry SmokeLive Milano

Le chitarre sopra a tutto

Tutto quello che c’era da attendersi dalla band georgiana (atterrata per la sesta volta in Italia) è arrivato puntuale e preciso. Sul palco la formazione Charlie Starr (voce, chitarre), Richard Turner (basso, voce), Brit Turner (batteria), Paul Jackson (chitarre, voce), Brandon Still (tastiere), Benji Skanks (chitarre, slide e mandolino) e Preston Holcombe (percussioni) ha messo mano al suo campionario di southern rock esponendolo in poco meno di due ore ad alto voltaggio elettrico.

Come si conviene è la chitarra a guidare il suono, ce ne sono ben tre sul palco e allora la caratteristica principale non può essere che quella dell’assolo e di adeguati “riffoni”. Ma essendo la formazione così ricca anche gli altri vogliono la loro parte a cui viene concessa, soprattutto alle tastiere con l’organo che spesso s’intreccia con la sei corde. Ma d’altronde questo richiede il “copione stilistico”.

Blackberry Smoke Live Milano
Blackberry SmokeLive Milano

Molto anni ’70

Lunghi assoli spesso preceduti e seguiti da melodie vocali sono immancabili nella maggior parte dei brani, a suonarli si alternano i vari chitarristi, che in questo compito si appoggiano su una marcata base ritmica. Siamo in un territorio dove l’hard blues si avvicina all’hard rock. Ma c’è spazio anche per le ballate, acustiche o semi acustiche impreziosite da armonie vocali che dal torrido sud degli States ci portano nella sognante west coast.

I Blackberry Smoke, sebbene attivi negli anni duemila, ci riportano per look, sostanze e stile a quel rock americano che ha connotato gli anni ’70, in particolar modo il cosiddetto “southern rock”, figlio della Allman Bros Band e di tutti i suoi discendenti.

La scena è scarna, poche le luci, un fondale in cui appare il profilo di una montagna aumenta la percezione dell’”on the road” tanto cara a questa filosofia e immaginario collettivo di una certa cultura americana. Va benissimo così, perché questa musica non chiede altro che di essere ascoltata, sudata e vissuta a ogni singola nota, perdendosi dentro gli assoli e il suono delle chitarre.

Nella serata (stranamente non riportata in scaletta) c’è anche l’immancabile ricordo di Gary Rossington il chitarrista fondatore dei Lynyrd Skynyrd scomparso il 5 marzo 2023.

Curioso anche notare come Charlie Starr (chitarra e voce) con i suoi pantaloni bianchi spesso si rifaccia al “duck walk”, tipico di Chuck Berry.

In scaletta molti i brani del nuovo album “You Hear Georgia” mentre sono rimasti un po’ penalizzati altri “classici” della band, quelli che quando sono arrivati hanno immediatamente coinvolto il pubblico.

Chitarre e passione

In sostanza quello dei Blackberry Smoke è un concerto dove chitarra e passione si uniscono al servizio di un pubblico accogliente e non certo giovane. Vale però la pena (ovviamente se appassionati) seguire questa band che ci traghetta dal passato al presente con tanta energia (anche elettrica) e immenso calore.

https://www.facebook.com/BlackberrySmoke


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