MODENA CITY RAMBLERS: abbiamo ancora tanto entusiasmo e lo condividiamo (Intervista)

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MODENA CITY RAMBLERS
Uscito il nuovo disco la band lo suona in giro per l’Italia e non solo


Intervista di Luca Trambusti

Lo scorso 23 giugno 2023 i Modena City Ramblers sono riapparsi sul mercato discografico con un nuovo disco dal titolo “Altomare” che arriva a distanza di parecchi anni dal precedente album di inediti.

Altomare” è un album politico, diretto, che non nasconde il modo di pensare dei MCR (come se mai l’avessero fatto). Una raccolta di undici nuove canzoni che raccontano il presente, lo criticano e fanno interrogare su ciò che vediamo.

Modena City Ramblers

La copertina è opera di TVboy, street Artist noto a livello internazionale. Ospiti nel disco i Punkreas in “Resistenza globale”, Luca Morino, cantante e leader dei Mau Mau, in “Mediterranea”, la cantante sudafricana Zolani Mahola aka “The one who sings” assieme al mito del folk rock britannico Ian Anderson, leader dei Jethro Tull, in “Per quanto si muore”.

Abbiamo fatto una lunga chiacchierata con Davide “Dudu” Morandi, il cantante della band per parlare di questo lavoro e soprattutto del lungo tour che lo accompagnerà e lo presenterà.

Ecco cosa ci ha raccontato.

Altomaremi sembra un disco molto arrabbiato, in cui si parla del tema dell’immigrazione, di quello che succede nel Mediterraneo, una fotografia di questi giorni.
Sicuramente è arrabbiato perché era tanto tempo che non facevamo un disco di inediti, era dal 2017 e quindi c’era un’urgenza espressiva. Poi c’è stato di mezzo il Covid, che per noi artisti non è stata una passeggiata. Quindi avevamo accumulato un po’ di sana rabbia. Avevamo voglia di tornare a raccontare la realtà che ci circonda. Ne abbiamo viste tante, era già un po’ di tempo che puntavamo molto sull’argomento immigrazione, perché è un qualcosa che ci lascia esterrefatti, ogni volta che succedono fatti come quello dei giorni scorsi in Grecia e altri ancora. Non riusciamo a concepire come nel 2023 il genere umano in generale possa essere in un punto come questo. Dov’è l’empatia verso il prossimo? Sta sparendo completamente? Questa è una cosa che lascia veramente senza parole perché ti rendi conto che la discriminante sono i soldi e dove sei nato. Poi c’è l’altro argomento, quello della giustizia sociale, l’utopia dell’uguaglianza sociale che è un’utopia e tale rimarrà.

Questi sono temi cheai Modena City Ramblers sono sempre stati cari, molto vicini e di cui già avete cantato, però mi sembra che ora ci sia un approccio molto più diretto, molto più chiaro. È così?
È anche legato al fatto che siamo cresciuti, diventiamo vecchi, vecchi brontoloni, abbiamo meno tempo di stare a pensare alla poesia. Un conto era “Amaehd l’ambulante”, un conto alcune di queste canzoni dove c’è meno poesia a favore di un modo nuovo di comunicare che è anche figlio dei nostri tempi. Buona parte della musica oggi vive di un linguaggio diretto, immediato. È tempo anche per noi di diventare rapper arrabbiati e lo facciamo a modo nostro, sotto forma più di canzone che di rap. Sicuramente è un disco in cui i temi trattati sono esposti in maniera diretta, non devi andare troppo a grattare la superficie della canzone per capire.

Avete anche ribaltato le geografie musicali, nel senso che forse più che all’Irlanda guardate al Mediterraneo, al sud piuttosto che al nord.
Sì, sì, l’Irlanda rimane sempre perché non possiamo proprio farne a meno. Insomma, il primo amore non si dimentica. Però c’è un qualcosa che avevamo già cominciato a fare nell’ultimo disco, quello del 2017, allora c’erano molti Balcani, in questo c’è molto Mediterraneo. Musicalmente già da tempo abbiamo cercato di mischiare, per far sì che quello che ne usciva fuori fosse poi anche gradevole all’ascolto.

Per quanto riguarda il live, quello dei Modena City Ramblers è quasi un never ending tour, citando Bob Dylan. Siete spesso in lunghissimi tour che si incastrano uno con l’altro. Come saranno questi concerti?
Credo molto belli, perché noi per primi ci divertiamo molto sul palco dove c’è spazio per tutto. Per la prima volta, credo, nella storia dei Ramblers proporremo in tour tutti i brani del disco, magari non tutti in una serata ma nel corso del tour sì. Solitamente fai un disco, scegli i brani che reputi più forti e così alcuni non li suoni mai dal vivo. Quest’anno li suoneremo tutti perché crediamo davvero in queste canzoni e le prime date ci stanno dando ragione. Ci sono canzoni nuove che già vengono cantate, almeno quelle già edite: “Mediterranea” e “Resistenza globale”, anche se chi ha partecipato al crowdfunding per il disco lo ha già ricevuto in digitale. Per noi è già incredibile stare fermi un paio di mesi, quindi adesso abbiamo tutta l’Italia da battere, ci sono già tantissimi concerti e altri ne stanno arrivando. In autunno andremo in Europa e annunceremo le date entro fine mese e poi vediamo, ma credo che continueremo a fare concerti al chiuso.

Dal vostro punto di vista, quello del palco, che cosa vedete? Che cosa percepite dal vostro pubblico? Come sono le reazioni che vi ritornano?
Percepiamo che c’è sempre tanto entusiasmo, rimaniamo ancora stupiti nel vedere a distanza di tanti anni dei ragazzi così giovani, perché ce ne sono davvero tanti molto giovani che vengono a vederci, c’è molto ricambio generazionale. Non è una cosa scontata, soprattutto di questi tempi. Una volta magari ci si passava la cassettina o il disco, adesso non funziona più così. Noi non siamo certo un gruppo mainstream che passa per radio, che va in televisione, anzi… e quindi vedere tanti giovani per noi rimane sempre motivo di grande soddisfazione e anche ci chiediamo: ma com’è possibile? Però non andiamo a indagare, che magari si rompe l’incantesimo. Li vediamo molto arrabbiati anche loro e con grande voglia di partecipare, di stare insieme, di fare festa, sicuramente di ballare, di pogare, di bere una birra. Però ascoltano anche i testi e reagiscono sempre. Questa è una cosa che ci è sempre successa, che abbiamo imparato dalla tradizione irlandese: raccontiamo cose terrificanti, però lo facciamo in modo allegro, facendo ballare la gente, perché è il modo migliore per dire e capire le cose. Questo funziona ancora e quindi quando scendiamo dal palco abbiamo sempre un minimo di speranza nel futuro. Ciò che si dice di queste generazioni di debosciati, che non gliene frega niente di quello che gli succede intorno, della società in cui vivono, della politica, eccetera, nel nostro piccolo mondo noi non lo vediamo. O quanto meno non entrano nel nostro universo. Trovi anche quelli che arrivano dicendoci: “Non vi avevo mai ascoltati e mi son divertito tantissimo, ma quella canzone parla di ….?” E già lì, capisci che hai vinto, dai un senso a quello che fai che non sia il pagare le bollette e il mutuo della casa.

Dal vostro punto di vista che cos’è un concerto?
Una gran fatica fisica. Ancor di più ora con gli anni e tra l’altro non è che dici: “vabbè, facciamo una cosa: visto che siamo diventati tutti un po’ più anzianotti, facciamoli un po’ più corti, ‘sti concerti!”. No, figurati, li facciamo ancora più lunghi e con sempre meno ballate e sempre più pezzi da pogo. È una gran fatica, ma è sempre una gran soddisfazione. Io personalmente scendo dal palco e la prima mezz’ora non capisco niente, ma veramente, perché ho l’adrenalina che mi gira in corpo. Questo è un bel segnale, quando smetterà di essere così credo che sarà arrivato il momento di fare altro, di dedicarsi solo all’orto e la campagna perché vorrà dire che non hai più niente da dare. Però per fortuna adesso, è vero, torni a casa molto stanco, però appena ti sei riposato un attimo, non vedi l’ora di ripartire, ritornare sul palco e questa è una bellissima cosa.

Avresti un piano B al fatto di scendere dal palco?
No, sinceramente no. Non ci ho mai pensato, anche perché credo che ci creperò su un palco. E non mi va neanche di pensarci.

Come cambiano le canzoni dei Modena City Ramblers nel live? Cosa si aggiunge? Cosa si toglie? Cosa cercate? Quali canzoni mettete in scaletta?
Ti ripeto, quest’anno di certo tutte quelle del disco che suoneranno un po’ più scarne, perché in studio ovviamente ci sono sempre più strumenti che suonano, però non così tanti, perché non siamo un gruppo. che sovraincide. Quindi il brano che ascolti dal vivo non è così diverso da quello del disco.  Certo, mancano i Punkreas, manca Luca Morino, Ian Anderson. Questo sì, però non è che dobbiamo stravolgere il brano perché l’abbiamo iper prodotto in studio e quindi riprodurlo sul palco è quasi impossibile. E poi ci sono quelle canzoni che bene o male devi fare perché sono la tua storia, sono il tuo biglietto da visita, sono quelle canzoni che la gente giustamente vuole ascoltare e soprattutto in un anno come questo dove ne propini 11 nuove è anche giusto che le altre di contorno, chiamiamole così, siano canzoni che si riconoscono dalla prima nota. Facendo concerti lunghi abbiamo potuto mettere dentro alcune canzoni che non facevamo da tanto tempo.

C’è un cambiamento in formazione, un nuovo batterista. Cos’è successo?
Niente di che e niente di grave. Diego Scaffidi lo sentiamo ancora: è che semplicemente lui ha scelto di fare altre cose. Come capita, no? Si diventa grandi e lui ha preso un’altra strada extra musicale anche se continua a fare musica, ma con un impegno diverso. È stata la fine di un percorso. Adesso abbiamo trovato Enrico Torreggiani che è altrettanto bravo e speriamo che rimanga con noi tanti anni.

Modena City Ramblers

I prossimi concerti dei Modena City Ramblers

29 Giu 2023 – Solarussa (OR) – Piazza
01 Lug 2023 – Pesaro – Balamondo 
02 Lug 2023 – Loculi (NU)- Voci Di Maggio 
07 Lug 2023 – Sesto San Giovanni (Mi) – Carroponte
09 Lug 2023 – Coltano (PI) – Festival 110 Herz 
14 Lug 2023 – Travo (PC) – Parco Archeologico Villaggio Neolitico
15 Lug 2023 – Schio (VI) – Brick Line Festival
22 Lug 2023 – Salza Di Pinerolo (TO) – Salza Music
31 Lug 2023 – Villachiara (BS) – Campo Sportivo Comunale Giacomo Favalli
10 Ago 2023 – Paliano (FR) – Estate Palianese
12 Ago 2023 – Bonorva (SS) – Sagra Dello Zicchi
18 Lug 2023 – Signa (FI) – Renai Beer Fest
15 Ago 2023 – Canicattini Bagni (SR) – Agire L’Accoglienza
16 Ago 2023 – Crotone – Tracce Festival
18 Ago 2023 – Guspini (SU) – Piazza Giardini Pubblici
31 Ago 2023 – Ponte Nelle Alpi (BL) – Polpet 
02 Set 2023 – Riofreddo (Roma) – In Vino Veritas 
10 Set 2023 – Castelfiorentino (FI) – Festa Della Birra Castellana
16 set 2023 – Palagano (MO) – Col Passo A Tempo Di Chi Sa Ballare – Festival

https://www.facebook.com/modenacityramblers


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