MANU CHAO: cantando e ballando nel caldo Recensione live Milano

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Dalla fine degli anni ’80, prima con i Mano Negra e poi, dalla fine degli anni ’90 come solista, MANU CHAO ha saputo attraversare i tempi e costruire una musica ed un personaggio che va oltre l’aspetto prettamente musicale diventando icona politica, ideologica e culturale, portavoce di una differente visione del mondo.

Dopo i fasti dei primi 2000, figli del successo del (bellissimo) album “Clandestino” (1988), da qualche anno il musicista 63enne franco spagnolo sembrava essersi allontanato dalla grande scena musicale, defilato in piccoli concerti acustici che lo vedevano comunque protagonista ma senza quel clamore mediatico degli anni precedenti. Anche la sua produzione discografica era ferma da anni, con l’ultimo disco in studio di originali, “La radiolina”, uscito nel 2007.

A maggio 2024 però arriva, prima la notizia di un nuovo singolo per il cantautore e il mese dopo l’annuncio di un nuovo disco in calendario per il 20 settembre 2024. Ad accompagnare e precedere le uscite previste, un tour che lo porterà per sette date in Italia. Complice il fatto che a Milano mancava da tempo e di un mai sopito interesse verso di lui il concerto in calendario al Magnolia a Segrate, alle porte di Milano, va sold out in pochissimo tempo.

Così nella calda serata milanese ci si ritrova tutti schiacciati nel giardino del locale immerso nel verde sulle sponde dell’Idroscalo, quello che viene considerato il mare dei milanesi. Si capisce subito che la serata è una di quelle importanti e avrebbe meritato anche una location più ampia per permettere una maggior comodità al pubblico (e probabilmente si sarebbe riempito ugualmente ma con una miglior agibilità).

Dopo aver visto l’affluenza la conferma che la serata sarebbe stata speciale è arrivata quando Manu Chao accompagnato dai suoi due musicisti è salito sul palco. Un boato, un entusiasmo irrefrenabile, ricambiato da un euforico protagonista “carico a molla” per una serata che ha offerto un grande e festoso show.

Manu all’acustica (con Luciano Falico Salvadori alla chitarra acustica e Miguel Rumbao Serrano alle percussioni) partono subito con la parola “libertà” a dominare e un ciao “Segrateeeee” divertente. Libertà non sarà solo una parola ma la cifra della serata, unita quella di “divertimento”.

La musica si fa essenziale dal punto di vista sonoro, lo spettacolo s’incentra tutto sul senso di comunità che esplode e pervade il Magnolia trasformato in un luogo pieno di festa, di belle emozioni e sensazioni quanto di alta temperatura.

È inutile soffermarsi sulla struttura della scaletta e sulle forme canzone. Per l’occasione tutto diventa fluido, tutto si confonde. Manu ripercorre il suo repertorio da solista e con i Mano Negra e lo fa in una maniera acustica, con un suono delle chitarre limpido, cristallino ed una martellante base ritmica. I brani si dilatano, si ripetono, si arricchiscono di altri spunti ed ogni occasione è buona per ballare, cantare, saltare e rispondere in maniera condivisa ai gesti, alle parole e ai richiami di Manuel che si dimostra un ottimo “maestro di cerimonia”, un perfetto officiante di un copione che sembra improvvisato e gestito solo con lo scopo di “far casino”. È un momento di festosa riflessione visto che i temi che Manu Chao tratta non sono mai banali, hanno sempre un fondo di “impegno”, un’osservazione e critica sociale e spinta su idee alternative e “controculturali” come si sarebbe detto negli anni ’70.

Tutto si mischia, tutto si canta, spesso le note della famosa colonna sonora del Pinocchio TV degli anni ’70 riappaiono come “divisorio”, come “riempitivo” ma soprattutto sempre come occasione per fare festa ballando e cantando tutti insieme, bagnati di sudore e di gioia.

Sebbene, a causa della temperatura e delle condizioni, la serata sia stata impegnativa a rendere più piacevole il passare del tempo è stata questa forza dirompente di Manu Chao, che come un perfetto officiante offre al pubblico un senso di spontaneità e genuinità coinvolgente, anzi travolgente, forse un po’ disordinata ma assolutamente condivisiva e partecipata.

Disagio a parte un live appassionante e vitale. Da non perdere.

Il tour in Italia

28 luglio Tarvisio (Ud), No Borders Music Festival (Laghi del Fucine concerto pomeridiano in quota)
1 agosto Segrate (Mi), Circolo Magnolia
4 agosto Fermo Giardini del Parco del Girfalco
8 agosto Paestum (Sa)
15 agosto Castrignano Dei Greci (Le) Kascignana Festival
20 agosto Bagheria (Pa) Piccolo Parco Urbano
25 agosto Diamante (Cs) Teatro dei Ruderi

MANU CHAO Recensione live concerto Milano

https://www.facebook.com/manuchao


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