GAVIN DEGRAW: 20 anni di “Chariot” in un energico live  recensione concerto e scaletta live Milano

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Vent’anni. Anzi, qualcosina di più. Tanto è passato dall’uscita di “Chariot”, il più grande successo di GAVIN DEGRAW.

E per l’occasione il cantautore americano ha deciso di festeggiare il compleanno artistico con una nuova edizione dell’album, “Chariot 20” (pubblicato da Sony), e un tour mondiale a ruota, che ieri sera è partito dall’Alcatraz di Milano, unica data italiana.

Il club è a capienza ridotta e il pubblico non foltissimo, ma molto caldo. Tanti giovani intorno ai trent’anni, con predominanza femminile, pronti a cantare e divertirsi.

E lui, Gavin, non delude. Simpatico, alla mano, senza tirarsela da star. Veste molto casual, col solito cappello con visiera, che non si toglierà mai per tutto il live.

Inizia in piedi, poi si siede al centro del palco a suonare la tastiera, per rialzarsi ogni tanto nei momenti più forti.

Con lui una solida ed essenziale band: chitarra elettrica, basso, tastiere e batteria. A garantire un sound compatto e grintoso, molto Usa, dove ci ritrovi pop, soul, blues, rock e canzone d’autore.

E’ un concerto di quelli semplici e senza fronzoli, alla vecchia maniera: niente megaschermi, effetti speciali, autotune e diavolerie tecnologiche. Si suona e basta. E si canta molto bene, perché Gavin ha una voce potente, dalle coloriture black, capace di regalare una marcia in più ai pezzi.

Si parte subito in quarta con “Fire” e “InLoveWithAGirl”, ma la prima ovazione arriva con una scatenata hit come “ChemicalParty”, preceduta da una strofa di “HonkyTonkWomen” dei Rolling Stones.

A metà serata c’è un breve momento solitario al piano, poi ritorna il gruppo e ricomincia la sarabanda. Qua e là anche qualche chiacchiera e saluto ai fan, fra racconti di vita, amore, famiglia e tempo che passa.

Piacciono la vivace “Radiation” e la più recente e solare “Summertime”, ma i momenti clou, ovviamente, sono “FollowThrough” e “Chariot”, i due singoli portanti del famoso album del 2003.

Due gran belle canzoni, orecchiabili e cantabili: non a caso dalla platea si scatena il classico effetto karaoke.

Viamo”, “Ci sono un sacco di belle ragazze stasera”, scherza Gavin dal palco. E chiude dopo un’oretta e mezza con una serie di bis.

Un’intensa cover di “NeverTearUsApart” degli Inxs per finire in gloria con “Soldier” e “I Don’t Want To Be”, ancora cantate in coro dalla platea.

Un piccolo grande concerto, una serata molto piacevole. Avercene. 

GAVIN DEGRAW – recensione concerto e scaletta live Milano

GAVIN DEGRAW - recensione concerto e scaletta live Milano

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