WRONGONYOU: Le diverse anime di un nuovo nome da seguire. Recensione
WRONGONYOUda seguire. Live a Milano
11 Luglio 2018
Castello Sforzesco
Milano
Voto: 7,5
di Luca Trambusti
WRONGONYOU da seguire. Live a Milano
WRONGONYOU da seguire. Live a Milano
Un artista in crescita
WRONGONYOU da seguire. Live a Milano
Da un po’ di tempo il suo nome rimbalza tra pubblico e addetti ai lavori nel tentativo di riuscire nel salto che lo possa portare in alto. In realtà il cantautore romano Wrongonyou (all’anagrafe Marco Zitelli) qualche salto in alto l’ha già fatto. In coda all’uscita del suo disco d’esordio “Rebirth” ha realizzato parecchi concerti in Italia ed anche all’estero (Francia, Inghilterra, Germania e Olanda), probabilmente grazie anche all’uso della lingua inglese e ad un sound che si discosta dagli stereotipi nazionali.
Nel suo tour estivo approda ospite della manifestazione “Estate Sforzesca” nella bellissima location del cortile del Castello Sforzesco di Milano. Lo stesso musicista confessa che la vista dal palco è eccezionale (lui aveva di fronte l’inconfondibile torre del Filarete) e ricorda che circa un anno fa suonava a Milano ma in un chiostro ed ora è nel cortile del Castello e per di più con un discreto numero di persone a seguirlo.
Dunque l’attenzione da dare al musicista è quella per una nuova proposta, un artista che sta cercando il suo spazio e la sua dimensione. E le possibilità e le condizioni ci sono. Intendiamoci: non è una novità assoluta ma contiene parecchi elementi di freschezza e d’interessante lavoro, sopratutto nel passaggio disco live.
La musica live e l’ospite
WRONGONYOU da seguire. Live a Milano
Wrongonyou (voce e chitarra) è accompagnato da altri tre musicisti: Gianmarco Ricasoli (chitarra), Graziano Sessa (basso) e Flavio Zampa (batteria) e dalle prime battute si capisce che sul palco c’è un evidente spostamento verso il rock, mettendo da parte dell’abito più elettronico e “pop” con cui sono vestite le composizioni su disco. Assoli di chitarra e lunghe dilatazioni strumentali con continui cambi di tipi di chitarra segnano i primissimi brani per poi ammorbidire il suono e presentare delle ballate elettriche (tutto è rigorosamente cantato in inglese).
Tuttavia è una parte di un tutto; la salita sul palco di Dardust (all’anagrafe Dario Faini), oltre a raddoppiare gli pseudonimi, sposta la musica su un altro piano, più raffinato, meno sanguigno e potente rispetto alla prima parte. Per il terzo brano in compagnia del pianista la band abbandona la scena e restano solo Dardust e Wrongonyou in un intenso e centrato duetto voce piano, sul loro singolo comune della rilettura con testo di “Birth” di Dardust, in cui si esaltano anche le capacità vocali del cantautore romano il quale poi insiste con un brano in estrema solitudine per voce e chitarra acustica. Per farlo arriva sul bordo palco, si allontana dal microfono e spegne l’amplificazione della chitarra riempiendo il cortile del Castello in maniera acustica e naturale e lasciando colpiti per la sua abilità e potente voce.
La terza parte del concerto è invece nuovamente potente e unisce l’anima rock con quella pop presentando brani d’impatto e di grande partecipazione con il pubblico che a quel punto non riesce (anche invitato dal protagonista) più a stare sulle sedie e si accalca sotto il palco.
La cover
E’ qui che Wrongonyou si cimenta in una cover di “I’m On Fire” di Bruce Springsteen che diventa un pop country western con un lungo assolo finale che snatura completamente l’anima e l’essenza della canzone. Una scelta coraggiosa ma meglio quando sta sul suo, molto meglio.
WRONGONYOU da seguire. Live a Milano
Iniziato in ritardo (intorno alle 22,00) il concerto ha spazio per un solo bis rispetto ai due in scaletta (Solo “The Lake”). Per finire un salto dal palco per un contatto ravvicinato con il suo pubblico tutti contenti, come il musicista, per ciò che è stato visto, ascoltato e vissuto.
Quello di Wrongonyou è uno spettacolo dalle molteplici anima. Si passa dal rock alla musica d’autore al folk rock per arrivare al pop, il tutto con il collante della voce del cantautore che resta sempre interessante. E’ una proposta fresca, eterogenea, piacevole e meritevole di essere seguita e curata sia dal pubblico che dall’entourage dell’artista. Un’ora e mezzo all’insegna di una musica di qualità, divertente e composta dallo stesso interprete.
WRONGONYOU da seguire. Live a Milano
C’è da crescere
WRONGONYOU da seguire. Live a Milano
L’appunto più grande è verso il modo di stare sul palco di Wrongonyou: troppe volte gira (casualmente ed inconsapevolmente) le spalle o da il fianco al pubblico, non si può aprire una bottiglia d’acqua con il microfono acceso in mano e sopratutto non si può dedicare sempre un lunghissimo tempo nella ricerca dell’accordatura della chitarra. Sono dettagli di inesperienza e di un modo un po’ “sanguigno”, di pancia ed “elementare” di stare sul palco. Particolari che influiscono ma non spostano le potenzialità di questo giovane autore.
In crescita. Da seguire con attenzione e supportare.
WRONGONYOU da seguire. Live a Milano
Il tour 2018
Questo il calendario del tour 2018:
7 luglio a Roccamandolfi (IS) in occasione di Rocka in Musica,
11 luglio al Castello Sforzesco di Milano per Estate Sforzesca,
18 luglio al Festival delle Invasioni di Cosenza,
28 luglio a Marina di Andrano (LE) in occasione di Barezzi Summer Luce,
11 agosto al Na Bella Storia Festival di Venticano (AV),
25 agosto al Riverarock Festival di Assisi (PG),
26 agosto al Castello di C’Arte di Montelibretti (RM),
30 agosto al Palio del Vecchio Mercato di Montebelluna (TV)
1 settembre al Rise Festival di Padova