EMMA: un concerto urlato Recensione
EMMA Adesso Tour
17 Settembre 2016
Mediolanum Forum
Milano
Voto: 6
di: Luca Trambusti
EMMA Adesso Tour
Il tour 2016 (”Adesso Tour”) di Emma sembra essere partito sotto i migliori auspici: due date sold out al Forum di Milano. Un centro pieno dunque per quanto riguarda la musicista che ha iniziato la sua carriera vincendo “Amici”.
Il calendario dei concerti si preannuncia fitto con altre 20 date (per un totale di 22) tutte già messe bene in prevendita.
EMMA Adesso Tour scaletta Milano
Una produzione impegnativa
Quello che sta mettendo in scena Emma è una produzione, dal punto di vista economico, tecnico ed organizzativo, corposa ed impegnativa (con tanto di ballerini) al servizio di un concerto di circa due ore su cui ci sono parecchie ombre più che luci.
Bello è il palco: 18 mq che allarga l’utilizzo dello stesso. Oltre al boccascena infatti alle spalle della band ci alza una “scalinata” che porta ad un ulteriore piano calpestabile su cui si svolgono parecchie azioni del concerto: Emma sale o scende per gradini o per una ripida rampa che unisce i due piani. Con questa struttura la dimensione orizzontale del palco si allarga anche che a quella verticale.
Ospite sul palco
Ottima la scelta di far salire sul palco Valentina Pizzalis, una giovane che si definisce una “sopravvissuta ad una morte voluta da chi diceva di amarmi” A lei ed alla sua associazione “FareXBene” Emma ha deciso di dare spazio attraverso le parole e la testimonianza diretta della violenza sulle donne “Io mi sono rialzata – dice Valentina – vorrei essere la voce di chi non c’è l’ha fatta. Le vittime non abbiamo paura nel denunciare “ Ed aggiunge anche, rivolgendosi alle istituzioni, che le donne “sono da tutelare e proteggere da quando denunciano”
Complimenti dunque ad Emma che ha portato una presenza sul palco che ha colpito il pubblico peraltro in maggioranza composto da ragazze anche giovani sensibilizzando su un problema vero e di grande attualità.
A quanto detto da Valentina Emma ha inoltre aggiunto da parte sua un invito agli uomini ricordando loro che “anche le parole fanno male”
Tanta grinta e tanta foga
Buona, anzi ottima, la dose di grinta che Emma mette sul palco ma allo stresso tempo la foga nel cantare a squarciagola le canzoni è un limite stesso alla perfomance. E’ vero che se usasse uno stile più pacato la sua voce sarebbe sopraffatta da quella di centinaia di ragazzine che cantano insieme a lei, senza perdere una canzone ed una parola di ciò che racconta.
Da segnalare ancora un paio di stacchi musicali (necessari per i cambi d’abito) totalmente strumentali che abbracciano il rock con suoni robusti ed anche “curiosi” per il contesto che oincludono l’utilizzo del moog (che fa tanto anni ’70 e mondo prog).
Lo show non decolla
In realtà i limiti maggiori di questo concerto sono tutti “strutturali”. Lo show non decolla mai: pause tra un brano e l’altro calano il livello di tensione generale rallentando il ritmo dello spettacolo (non di ogni singola canzone). Lunghissimi ringraziamenti tolgono spazio alle canzoni Ed in generale si ha un continuo “Up & Down” emotivo, di tensione e di attenzione che non fa bene allo spettacolo.
A tratti più che un concerto sembra di assistere ad una compilation di singole hit (che peraltro non mancano). Sembra più una formula televisiva applicata al concerto.
Anche la struttura delle canzoni (tutte riarrangiate per l’occasione) è troppo ripetitiva: un inizio pacato, melodico, spesso intenso che in pochi secondi lascia spazio ad un crescendo che termina nel solito rabbioso, grintoso e roco finale tutto urlato.
Un appunto anche sulla struttura e pressione sonora: una voce dal volume incredibilmente forte (ma ogni singola parola è comprensibile) ed batteria potentissima nascondono gli altri strumenti che spesso s’impastano tra loro.
Fa la “sensualona”
Emma, sopratutto quando spinge sulla sua anima rock, ricorda nel cantato Gianna Nannini mentre il pensiero vola a Britney Spears quando fa la sensualona e si “rotola” (brutto temine ma, scusate, non mi viene in mente un sinonimo) sul palco o anche nell’abbigliamento e nel look in genere.
Svenimenti tra il pubblico
Tra cambi d’abito, canzoni cantante in maniera corale, tanta grinta, svenimenti tra il pubblico che hanno interrotto due volte l’esibizione, impegno e tante pause, il concerto raccoglie il pubblico intorno alla pop star che mette attenzione anche a molte altre cose oltre la musica o meglio che usa il veicolo della musica (e la sua visibilità) per (giustamente) trasmettere altre realtà.