VASCO NON STOP LIVE 018+019: Vasco racconta due tour ed i loro dettagli. Recensione film
VASCO ROSSI recensione film
VASCO NON STOP LIVE 018+019 – Il Film
Nelle sale
25/26/27 Novembre 2019
Voto: 6
Di Luca Trambusti
VASCO ROSSI recensione film
Due anni fa, a coronamento del concerto dei record di Modena Park, Vasco Rossi regalava ai fan un film che con le immagini ripercorreva quell’evento. Un raduno a cui accorsero 225.000 persone in una unica soluzione. (leggi qui la recensione del film)
Nel 2019 Vasco e la sua struttura produttiva ripete il format realizzando un film, sempre a firma Giuseppe Domingo Romano (AKA “Pepsy Romanoff”) in cui si racconta di due tour: il “VascoNonStop Live 2018” e il 2019. Quest’ultima edizione è stata anch’essa da record ed ha visto il cantautore modenese riempire per sei volte lo Stadio di San Siro a Milano (dopo le due date di apertura a Cagliari).
VASCO NON STOP LIVE 018+019 il film
Il film “VASCO NON STOP LIVE 018+019” racconta quelle due esperienze per immagini, canzoni e parole. Nelle oltre due ore del film c’è tanta musica live ma anche una dettagliata descrizione di come quei tour sono nati e costruiti dal punto di vista artistico.
A ripercorrere la storia sono chiamati i i musicisti che hanno suonato in quelle occasioni, oltre che ovviamente Vasco. Il rocker in prima persona racconta di com’è nata la scaletta e quali erano le intenzioni che hanno dato il via alle due esperienze. In particolar modo Vince Pastano, chitarrista e direttore musicale dei due tour, entra con tanti dettagli nello specifico della costruzione degli arrangiamenti scelti per le esibizioni live del 18 e 19,
Tra il film live ed il making of
Di fatto non è solo il racconto dal palco di un concerto. Il risultato è una via di mezzo tra il film live ed il making of che ci porta nella fase costruttiva e creativa del tour. Quindi tra immagini di studio, dove si allestisce lo spettacolo, quelle delle prime prove e diversi racconti/interviste a Vasco, si entra nei retroscena della produzione.
Immagini live
Poi ovviamente ci sono le riprese dal palco. Sono le occasioni in cui Vasco Rossi ti canta in faccia, quelle in cui ci si trova sul palco o tra il pubblico, quelle in cui le mani di Sfef Burns volano in primo piano sul manico della chitarra destreggiandosi tra le corde in fulminanti assoli. Le immagini live ovviamente riportano all’immediatezza del concerto, alla sua essenza. Ne sottolineano la potenza musicale, l’energia, che tra ballate ed una grande vocazione rock, contagia il popolo di Vasco.
I live indugiano molto su San Siro 2019 (altre immagini arrivano dai concerti di Roma del 2018) e rendono parzialmente giustizia a ciò che quell’esibizione fu dal punto di vista musicale.
Il live tra le parole
Nel complesso però il film fa fatica a trovare una sua vera dimensione. I momenti live sono inframmezzati dalle parole e le canzoni non sempre vengono proposte per intero. In tal modo si fatica a mantenere la tensione del concerto. Ogni tanto in questa alternanza affiora della noia. Inoltre, la mancanza di esecuzione completa dei brani lascia un po’ di amaro in bocca ed un senso di incompiutezza. Lascia anche un po’ spiazzati questa scelta di spiegare per parole ed immagini. Può essere curiosa perché si entra nei retroscena, nei dettagli della costruzione di un concerto.
C’è da chiedersi anche quanto i fan di Vasco siano interessati ad un’operazione del genere. La risposta la si è avuta alla “prima” milanese. Il pubblico (fan club ed ospiti tra cui quasi tutti i musicisti di Vasco) esplodeva, come già fatto alla proiezione di due anni fa, sulle canzoni, cantando e ballando come se si fosse nuovamente a San Siro. Ascoltavano con attenzione le parole del “Komandante” sottolineandole con applausi ma sembravano molto più freddi nelle occasioni più di dettaglio tecnico anche quando di taglio emotivo.
Il montaggio frenetico
Ancora da notare il montaggio delle parti live. Frenetico con cambi di immagini rapide, in grande successione ed innesti a volte inspiegabili. Pochi indugi sui dettagli, impossibilità di concentrarsi sui particolari visivi (si nota solo la scarsa sudorazione di Vasco che non appare mai sudato). Tutto questo come a dire che le immagini contano sino ad un certo punto. Il focus è la musica che però non è la protagonista assoluta. Più statiche invece le parti “parlate” che si avvicinano al documentario.
“VASCO NON STOP LIVE 018+019”, che non convince sino in fondo, dopo la prima del 25 è in programmazione nelle sale ancora per due date (il 26 ed il 27 Novembre), salvo proroghe dell’ultimo momento.
Intanto Vasco Rossi ha già annunciato la sua estate 2020 che lo vedrà protagonista in 3 grandi festival rock nazionali ed una data conclusiva, tutta sua, all’autodromo di Imola (Leggi qui).