HEROES: sul pc come in Tv. Recensione

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HEROES
AAVV
Live on line
Domenica 06 settembre 2020
Arena
Verona

Di
Luca Trambusti

Passata l’abbuffata di musica in tv dei Seat Music Award, dal tardo pomeriggio di domenica 6 settembre 2020 arriva il momento di accendere il computer per proseguire nella fruizione delle sette note.

Heroes 06 09 20 0004
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Un target ben preciso

Dalle 18,50 (e per oltre 5 ore) va in scena “Heroes” un concertone che porta all’Arena di Verona il meglio della musica pop con un target “Young e digital”. Sul palco sfilano le stelle della musica web e dei talent. Accanto ai “giovani” ci sono alcune storiche band rock: Marlene Kuntz, Afterhours, Subsonica o cantautori come Brunori Sas o Diodato. A fare la parte del leone sono però i vari rapper della più o meno ultima ora ed i campioni dell’Indie Pop (It.pop). In pratica troviamo tutti quegli artisti che spopolano nelle classifiche delle varie piattaforme di streaming, quelli che raccolgono grandi numeri di contatti, visualizzazioni e like. Tra loro l’immancabile Achille Lauro.

Alcuni di questi artisti sono i medesimi che abbiamo potuto vedere ed ascoltare nella tre giorni televisiva dei Music Award. Sovrapposizioni inevitabili visto che entrambe le manifestazioni partono dai piani alti delle suddette classifiche.

Sfruttando il palco delle precedenti serate, sistemato al centro dell’Arena (come già fatto da Claudio Baglioni), il format di Heroes è molto fluido e scorre bene per l’assenza di siparietti e la mancanza di presentatori. Gli oltre 40 artisti (che non hanno bisogno di presentazioni) salgono sul palco, eseguono la loro canzone (o due che siano). Al termine dell’esibizione escono di scena e in pochissimi secondi sale l’ospite successivo. Complimenti all’organizzazione che è riuscita a mantenere questi ritmi che dal punto di vista tecnico organizzativo sono impegnativi.

In realtà il format ricorda quello televisivo ma l’assenza di interventi tra un brano e l’altro rendono tutto più interessante, leggero e scorrevole lasciando la musica al centro della scena, a differenza dei concerti del primo Maggio o di altre rappresentazione della musica viste in Tv.

Uno show multivisione

Gli unici interventi avvengono alla fine di ogni “blocco” e sono a cura di attori. Ognuno di loro riporta un articolo del manifesto della sostenibilità redatto dalle Nazioni Unite. Un interessante e lodevole sforzo per la sensibilizzazione del pubblico da parte dell’organizzazione di Heroes. Gli interventi con interviste, chiacchierate con ospiti su differenti temi sono dei blocchi a parte che si trovano in una delle differenti “room” disponibili per la visione. Sulla piattaforma c’è infatti il “Main Stage” su cui si esibiscono gli artisti, la “Creators Room” dove si svolgono gli incontri, i “Meet & Greet” e le esibizioni di Ariete, Suerte e Abby 6ix, tre giovani artisti selezionati da una competente “giuria” (Paola Zukar, Sara Potente e Marracash). C’è inoltre “l’Immersive Stage” dove, con l’uso delle cuffie, si gode di una differente qualità audio. Oltre a questo la piattaforma, su www.futurissima.net per i Pc e tramite l’app “A-Live” per il mobile, ha allestito tutta una parte “social” attraverso la quale gli spettatori possono interagire tra loro o con gli ospiti della “Creators Room”.

Per completezza d’informazione va ricordato che sulle gradinate dell’Arena ha trovato posto un ridotto pubblico (che spesso inquadrato dava segno di grande partecipazione con canti e balli) di cui molti erano operatori socio sanitari. 

Il bello

Ancor più dei Music Award, che sono – negli anni firmati da sponsor diversi – un appuntamento televisivo annuale (anche se quest’anno non è stato premiato nessuno) “Heroes – Il futuro è adesso” è una “nuova” formula tecnica, un tentativo di (ri)portare la musica al suo ruolo ed al suo posto. Ha dunque un valore differente da quanto visto invece in Tv che rientra in “canoni” già codificati e fruito nelle loro differenti forme. Inoltre, proprio per la sua novità, potrebbe essere un modello ripetibile in altre occasioni.

La manifestazione ha avuto dalla sua un cartellone decisamente molto interessante per il target di riferimento, mettendo insieme nomi consolidati, di sicuro richiamo; il meglio di ciò che in questo momento propone la pop music italiana. Tra questi anche delle presenze più “coraggiose” ed assai interessanti. Perfetta pure la gestione organizzativa (almeno da quello che s’intuiva stando stravaccato sul divano). Dal punto di vista audio la qualità era accettabile (anche se le voci erano sempre “fuori”) a differenza di quanto invece sovente capita in Tv. Un plauso anche al format adottato e alla cura delle immagini e la regia dell’evento.

I dubbi

Detto questo però in Heroes ci sono almeno due aspetti negativi. Una è la formula artistica. L’esibizione con singoli brani, che siano solo successi, fa tanto effetto “playlist”, con la voglia di andare sul “tranquillo”, non superare ciò che il pubblico già conosce, apprezza. Manca in sostanza una visione un po’ più ampia di ciò che un artista sa realmente essere (ma in alcuni casi non c’era proprio altro da proporre).

C’è poi, anche se in questo caso ci può essere qualità, un limite intrinseco ed oggettivo nella formula. La musica dal vivo ed in diretta filtrata da uno schermo (che sia una Tv o un Pc/Smartphone) manca di appeal, manca di sostanza perché priva di quegli aspetti esperenziali che la rendono irripetibile, magica. Manca quel calore (non solo atmosferico) che un concerto riesce a regalare, mancano quelle sensazioni che si vivono nell’esperienza del live (al di là della bellezza dello show), manca quel contatto con gli altri, manca quel senso di socialità, condivisione e partecipazione che solo “essere lì” può dare.

Spesso, in Tv come in rete, la fruizione è dispersiva. Durante il concerto mi sono alzato, ho bevuto, cenato, ritirato il bucato, guardato il temporale che arrivava, cambiato la sabbia del gatto, chiacchierato con la mia compagna… insomma tutte cose che “in presenza” non puoi fare (anche se l’indisciplina del pubblico in tanti concerti è palpabile). I “concerti a distanza” (CAD) sono un surrogato, così come lo è la didattica a distanza (DAD). In momenti difficili come questi, nell’emergenza possono essere degli strumenti utili, ma MAI e POI MAI potranno sostituire i veri concerti. 

Infine. Uno degli scopi del concerto era quello di raccogliere fondi per i lavoratori dello spettacolo, una lodevole iniziativa di solidarietà già vista anche per i Music Award nei giorni precedenti. In tutto lo show però non è mai apparsa questa segnalazione, non è mai stato indicato il numero di telefono solidale per la raccolta. Nemmeno la piattaforma prevedeva un bottone o un’altra forma di possibilità per donare. Il tutto quindi si è limitato alle poche parole (Manuel Agnelli è quello che più si è dilungato sul tema) che alcuni artisti hanno riservato a tecnici e lavoratori.

HEROES – La scaletta

Alex Braga feat. Rosa Feola & Kety Fusco
E.N.N.I.O.

Michele Bravi
La vita breve dei coriandoli

Anastasio
Atto Zero / Quando tutto questo finirà

Random
Sono un bravo ragazzo un po’ fuori di testa

Gaia
Chega
Coco Chanel

Franco126
Brioschi

Coez
È sempre bello
La musica non c’è

Frah Quintale
Amarena

Coma_Cose
Mancarsi
Post concerto

Levante
Sirene
Tikibombom
Andrà tutto bene

Pinguini Tattici Nucleari
La storia infinita
Bergamo

Gazzelle
Punk
Vita paranoia

Willie Peyote
La tua futura ex moglie
Ottima scusa
Selton feat. Willie Peyote
Fammi scrollare

Marlene Kuntz
Ineluttabile
Io e me

The Kolors
Non è vero

Anna
Bando

Aiello
Vienimi (a ballare)
Arsenico

Brunori Sas
Per due che come noi
Al di là dell’amore

Tommaso Paradiso
Non avere paura

Zero Assoluto feat. Gazzelle
Fuori noi

Rocco Hunt feat. Ana Mena
A un passo dalla luna

Marracash feat. Elisa
Neon – Le ali
Marracash
Crudelia – I nervi

Madame
Sciccherie

Mahmood
Rapide
Dorado

Mecna
Ho guardato un’altra / Così forte

Priestess
Fata Morgana

Achille Lauro feat. Annalisa
Sweet dreams
Achille Lauro
Bam Bam Twist

Gemitaiz & Madman
Esagono
Scatola nera

Mostro
Memorie di uno sconfitto, pt. 2

Ghemon feat. Ginevra
Inguaribile e romantico

Ginevra
Rajasthan

Ghali
Barcelona
Good times

Elodie
Non è la fine
Guaranà

Francesca Michielin
Nessun grado di separazione
Fedez feat. Francesca Michielin
Magnifico
Francesca Michielin
Vulcano

Fedez
Bimbi per strada
Fedez feat. Cara
Le feste di Pablo

Cara
Lentamente

Afterhours
La verità che ricordavo
Quello che non c’è

Eugenio In Via Di Gioia
Giovani illuminati
Altrove

Subsonica
Up patriots to arms
Tutti i miei sbagli

Diodato
Adesso
Che vita meravigliosa

Margherita Vicario
Mandela
Giubbottino
Piña Colada

Shiva
Bossoli
Mon fre

Nitro
Garbage / Saturno

Salmo
90 minuti
Ho paura di uscire


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