ANGELICA: l’emozione di tornare live e vincere (Recensione concerto)
ANGELICA
22 giugno 2021
Arena Milano Est
Milano
Recensione concerto
Voto 7
di Luca Trambusti
Per una sera la memoria è tornata all’estate 2019. Fu quella l’ultima estate in cui si andava ai concerti con serenità, consapevoli di far parte di una consuetudine, di un momento e un movimento aggregativo, in cui la vicinanza era essenza stessa della serata. Poi il black out. Le luci sui palchi si sono spente, niente più concerti, niente più assembramenti, anche nella scorsa estate, quando qualcosa si mosse, il timore era tanto.
Oggi in questa estate 2021 qualcosa sembra essere tornato al passato. Si riaprono i concerti all’aperto e sebbene con mascherina e (non sempre) distanziati si torna a sentire il caldo sulla pelle, a bere una birra guardando al futuro con più serenità, e così un concerto prende un sapore antico e nuovo allo stesso tempo.
Questo è successo anche a Milano, dove la stagione plein air è ripartita e dove addirittura si osa aprire una nuova area concerti e spettacoli. Nell’ampio spazio del cortile del palazzo dei “Martinitt” (storico ente milanese nato per proteggere e accogliere l’infanzia abbandonata) nasce l’Arena Milano Est, con un grande palco dove si alterneranno spettacoli teatrali ed eventi musicali.
A inaugurare la parte musicale di questa nuova iniziativa è stata chiamata una delle artiste nell’ambito indie più in vista del momento: Angelica, che con il suo secondo album sta raccogliendo notevoli consensi.
Ad aprire il concerto i fiorentini “Aquarama” che hanno presentato il loro album d’esordio “Riva” del 2017. Una performance interessante che propone un gran calderone che, all’insegna del groove, mischia il funk con Morricone, passando per il pop, e dove spesso gli ingredienti risultano ben miscelati.
Alle 23:20 sale sul palco, insieme alla sua band, Angelica, la “titolare” della serata. Quello che immediatamente salta all’occhio, poi confermato dalla stessa artista, è una certa “rigidità” sul palco. La tensione di tornare live dopo oltre un anno era per lei (ma anche per gli Aquarama) palpabile ed evidente. Con il passare delle canzoni Angelica (al secolo Angelica Schiatti, originaria di Monza e già vocalist dei “Santa Margaret”) si “riprende” il palco e conquista con maggior scioltezza un rapporto con il pubblico. Certo non deve essere facile tornare dopo così tanto tempo…
A differenza di quanto si ascolta sul suo secondo disco (“Storie di un appuntamento” uscito nel febbraio 2021) le versioni live dei brani sono molto più “suonate” e quella loro tristezza intrinseca (parole della stessa Angelica) resta “confinata” alla parte testuale e, pur senza essere travolgente, non invade quella musicale. Insomma disco e live si posizionano, giustamente, su due piani comunicanti ma distinti.
Sul palco una tastierista, un bassista e un batterista, mentre Angelica, completamente vestita di bianco (… quindi molto “angelica”) si accompagna con la chitarra. È una formazione che assembla bene i suoni ed altrettanto bene accompagna le canzoni adeguandosi a questi nuovi arrangiamenti,
Al netto delle difficoltà emotive iniziali (che non hanno disturbato, anzi hanno dato calore ed umanità al personaggio) la strada di Angelica sta tra la melodia ed il ritmo, tra il nuovo indie e la più tradizionale canzone d’autore. La cosa migliore che la cantautrice lombarda propone dal palco è una versione molto “groovy” di “Karma”, uno dei brani di punta del suo nuovo album. Le sue abilità compositive sono interessanti ed il risultato è piacevole, grazie a buone scelte di arrangiamento, anche quando in scena ci sono solo la sua voce ed il piano. Certo, ad un concerto di Angelica non si poga, anzi si riflette e si ascolta (volendo si canta) ed alla fine dopo circa un’ora si esce soddisfatti ma non certo eccitati. Ma va bene così. Brava.
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