MARLENE KUNTZ: quando il rock si fa cazzuto (Recensione concerto)

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MARLENE KUNTZ
POST PANDEMIC TOUR
11 settembre 2021
Circolo Magnolia
Milano

Recensione live di Luca Trambusti
Voto: 9

Marlene Kuntz Live Milano 11 09 21 0006
Marlene Kuntz Live Milano 11 09 21 0006
Live Milano Circolo Magnolia
«4 di 19 »

Si chiude con il concerto di Milano al Magnolia il tour estivo dei Marlene Kuntz denominato “Post Pandemic Tour”. Una serie di date in cui la band piemontese ha proposto brani storici e altri più recenti.

«Lo scorso anno suonammo tre soli concerti in estate, quest’anno abbiamo rivisto molti nostri fan in giro per l’Italia – racconta Cristiano Godano a proposito di questo tour – Ci siamo adattati all’obbligo ancora vigente di suonare per un pubblico seduto, ripercorrendo questo stato d’animo con canzoni sottilmente inquiete e mediamente adatte a interpretare lo stato confusionale in cui è piombata l’umanità, con una dose magnifica di propellente implosivo pronto a tramutarsi in esplosivo».

Parole rispettate. Il concerto è infatti un continuo alternarsi di momenti implosivi con altri esplosivi in cui il sacro fuoco del rock infiamma il palco con clamore e grande qualità, frutto anche di una maturata esperienza. Non a caso Cristiano ricorda che il suo sodalizio con il chitarrista Riccardo Tesio dura da ben 30 anni.

C’è però anche un’assenza in questo tour. Luca Bergia, lo storico batterista (di cui il giorno di questo concerto ricorreva il compleanno) ha deciso di rinunciare. Questo l’annuncio a suo tempo fatto dalla band: “per ragioni personali Luca ha deciso di prendersi del tempo per se stesso e di staccare dalla musica per qualche mese“. In sua sostituzione il seggiolino della parte ritmica è stato occupato da Sergio Carnevale (Bluvertigo). Oltre a lui, Cristiano e Riccardo, sul palco ci sono due consolidati collaboratori: Lagash al basso (un grande performer) e il polistrumentista (violino, tastiere, percussioni elettroniche etc) Davide Arneodo.

Quelle dei Marlene Kuntz sono due ore di concerto di forte intensità, un’altalena emotiva di grande ampiezza, sono arrangiamenti “pesanti” e la scelta della scaletta è magnifica. Il “Post Pandemic Tour” è un momento molto elevato dei live della band e di quelli italiani (in ambito rock).

Se c’è da fare il rock cazzuto, sfiorando la psichedelia e il “rumorismo” i MK sono lì, pronti a farlo, quando c’è da essere più raffinati ed introspettivi loro non si tirano indietro. Nelle, poche ma interessanti, introduzioni del frontman si capisce anche quale sia il livello culturale della band, non certo banale, quali siano le fonti di ispirazione dell’artista piemontese.

I MK sono la dimostrazione che il rock può andare anche oltre i semplici quattro accordi (che per carità va benissimo), può avere una sua complessità, può portarci in un mondo (alto) assai variegato, regalare emozioni e sensazioni, energia e pensiero, esplosioni e introspezione, inquietudine e rabbia. È impossibile restare indifferenti a questo muro sonoro (con l’apoteosi nei bis) che avvolge anche rudemente i presenti (i quali rispondono con grande entusiasmo, con una lunga standing ovation – e qui è proprio “standing” – al termine della bellissima coda finale di “Osja amore mio” e di“Lieve”).

Certo se il pubblico non chiacchierasse incessantemente per l’intero concerto tutto questo sarebbe ancor più godibile.

Chi ama i Marlene ed ha perso questa occasione se ne può solo rammaricare. Ora l’attesa si sposta sul tour nei club, nella speranza che questa attività possa tranquillamente riprendere.

Un pezzo di storia che conferma la vitalità del rock italiano (e ben prima dei Maneskin).

Marlene Kuntz Scaletta
Scaletta Live 11 09 21 Milano Circolo Magnolia

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